18/10/2006 16:41 |
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In sintesi, c'è ne sono tanti di esempi:
il cane mangia quando le lo dico ( porto ) io, io metto le mani nella ciotola quando voglio, io posso anche togliere la ciotola quando voglio .......
il cane in casa ha il suo posto che gli indico io, sulla poltrona ortopedica ( che serve a ben altro ) non ci deve andare
il comando ' salvavita ' lo deve fare, cascasse il mondo ecc. ecc. ecc.......
Sinceramente, ho quasi l' impressione che la ' gioventù ' si scandalizza quando i ' vecchietti ' parlano di capo branco, di ' dovere ' ecc. ecc. e poi però si salta fuori con idee come quella di far finta di mangiare dalla ciotola del proprio cane ..........ma il cane come la vede? La prende veramente come un diritto del capobranco ( e che fa il padrone, fa finta di mangiare dalla ciotola da terra, dalla ciotola rialzata oppure se le mette sul tavolo ? ) oppure diventa una sofferenza psichica per il cane che non ne capisce più niente perchè magari dopo ( in genrale parlando, nulla di personale ) lo stesso capobranco gli da il bocconcini dal tavolo?
Sul fattore cane sul letto concordo pure che ci può salire se gli lo permetto io ma questo significa che prima devo anche averlelo negato.......pensa che c'è una che balla con i cani che sostiene che proprio il cane sul letto, sin dall' inizio, senza avergli mai negato di salirci, rispecchierebbe proprio il fattore gerarchico = capobranco e sottomesso ( cane ) assieme nella tana..............
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