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Tradizionale o gentile???

Ultimo Aggiornamento: 28/08/2006 18:29
23/06/2006 17:29
 
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Allora, per me la base dell'educazione consiste prima di tutto nel parlare col proprio cane.
Parlare, parlare, sempre e continuamente e soprattutto il suo nome on dev'essere usato solo per affiancarlo al no o al richiamo per fargli interrompere un'azione.

In generale uso molto i toni che cambiano in proporzione all'età e soprattutto al fatto se sappiano già o meno che quella determinata cosa non voglio che si faccia.

Il nome lo uso quando devo "spiegare" una cosa che non voglio sia fatta.
Avendo un branco, l'uso del nome è per me indispensabile, ma serve unicamente per attirare l'attenzione e, una volta che mi sta guardando, "spiegargli" cosa voglio.

Quindi, nel caso di un cucciolotto che prende in bocca qualcosa che non deve, il mio atteggiamento è : "nome" (con tono normale) e non appena mi guarda gli dico uno o una serie di no delicati e scanditi se riguarda l'oggetto "vietato". Non appena perde d'interesse per quello che stava facendo che non andava bene, tanti complimenti.

Ho notato che con questo sistema, molti cuccioli hanno un atteggiamento di divertimento nell'apprendere.
Si ha quasi l'impressione che, non accusino minimamente il no, ma che per loro sia praticamente una gioia applicarsi per capire, perchè facendo la cosa giusta arriva tanto divertimento.

Ovviamente il discorso cambia, quando invece stanno facendo una cosa che sanno benissimo che non devono fare, oppure per i più capoccioni.
Io sono assolutamente a favore del rinforzo positivo, ma sono anche molto mamma boxera e mamma boxera non sempre è così paziente e consenziente.

La sgrullata o la pacca data al momento giusto e nel giusto modo, per me non ha mai fatto male a nessuno ed esattamente tanto quanto si pigliano le loro belle sgridate da mammina se le rompono le scatole nel momento sbagliato o per esempio sbagliano la ciotola, allo stesso modo, se ritengo sia il caso, la prendono da me.

Ovviamente è tutto assolutamente proporzionato alle loro conoscenze e all'età, ma per fare un esempio se un cucciolo mi dovesse ringhiare per la pappa o qualsiasi altra cosa, così come si prenderebbe la "pinzata" da mamma o da un altro adulto, se la piglia da me.

Io osservo molto le mie mamme di casa, i loro insegnamenti (perchè comunque sono loro le prime che insegnano). Guardo gli altri adulti del branco, come si rapportano coi cuccioli e come impartiscono comunque le prime regoline nonostante giochino con loro e li curino e molti dei miei atteggiamenti derivano appunto da queste osservazioni....in pratica proseguo il loro lavoro rapportandolo nelle esigenze che comporta una vita in famiglia.



Scritto da: Vega boxer 23/06/2006 14.52


Per Swan No non vuol dire "guai a te se fai questa cosa", vuol dire "smetti di fare questa cosa e ricevi un premio".
Anche perchè lavorando in rinforzo positivo, praticamente il cane viene premiato per qualsiasi cosa faccia di "giusto" che può anche essere il semplice guardarmi negli occhi quando passa vicino alle scarpe, nel metodo gentile e nel c.t. il no non è ammesso, il cane fa qualcosa che non va ... lo si ignora.



E infatti la cosa che mi ha sempre creato più perplessità è questo "lo si ignora"
Come faccio ad ignorarlo mentre mi sta mangiando un mobile o mentre si sta suicidando con qualche oggetto? E se voglio che venga da me e invece se ne sta per gli affaracci suoi in un prato? Che ignoro?



Esempio: swan ama rosicchiare i mobili... come le insegno a non rosicchiare i mobili con il c.t.???
Facendo passi indietro insegnano un comando in questo caso il NO.
come lo insegno???
Normalmente: boccone nella mano destra, clicker nella sinistra, abbasso la mano come il cane si avvicina chiudo la mano, al 3° tentativo il cane non si avvicina più, quindi click e premio dall'altra mano.



E qui mi sono proprio persa...non ho capito...
Partiamo che sta rosicchiando un mobile. Chiudo la mano quando si avvicina al mobile? Ma se sente il boccone presumo che sia attratto da quello e che quindi in quel momento sia distratto dal mobile, ma non perchè ha capito che se ci sta lontano viene premiato
Per mia maggiore comprensione: mentre fai quello che sopra hai descritto in che posizione saresti rispetto al mobile e al cane=



Il cane si avvicina al mobile da rosicchiare ... io dico NO (potrei dire qualsiasi altra parola), il cane si ferma io clicco e premio ... Uso il NO, ma potrei usare qualsiasi altra parola, però facendo così il no lo insegno come comando non come una negazione.



E questa mi è molto di più facile comprensione. In pratica non è molto distante da quello che faccio io, cambia solo il tipo di premio.



Modificato da Ale e Casper 23/06/2006 17.46

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