00 27/02/2009 11:13
Velvet ha sempre avuto una vita molto attiva, escluso la mattina mentre lavoro, il pomeriggio ha sempre fatto qualcosa, alternando passeggiate in campagna, lavoro in pista, sugli attacchi e nelle obbedienze da ipo e da obedience. Aggiungetevi poi qualche esperimento vari su pecore e in agility...

Ho pensato che chiaramente non poteva continuare ad avere una vita così attiva ma per il suo benessere fisico ma soprattutto psicologico non poteva neanche fermarsi. Quindi ho piano piano ridotto l'attività fisica spostandola su attività mentale. Ho insegnato comportamenti nuovi visto che lei adora imparare (ad esempio andare a marcia indietro davanti a me o tornare da me a marcia indietro passando sotto le gambe, lo slalom in mezzo alle gambe, insomma un po' di freestyle) e ho lavorato su esercizi vecchi meno dinamici (posizioni a distanza, condotta, descriminazione...). Le passeggiate in campagna sono diventate solitarie, lei ed io, visto che con gli altri (soprattutto i due whippet) partivano delle corse a seimila all'ora che non mi sembravano opportune. Allo stesso tempo ho cominciato a fare una cosa che non amo ma che nelle ultime settimane mi è sembrata indispensabile, ovvero delle passeggiate in città a guinzaglio. Velvet è bravissima ma sono io che non sono molto "mondana".

Altra cosa secondo me importante è invece il massaggio alla panciotta. Diversi studi hanno dimostrato che massaggiare la pancia alla mamma porta i cuccioli ad essere più ricettivi e più disponibili alle successive carezze umane. Oltretutto a Velvet i massaggi alla pancia sono sempre piaciuti e hanno sempre fatto parte del ns. rito mattutino. Per non parlare poi dell'emozione (lo so, sono una sentimentalona) di sentire il battito dei cuoricini e i primi spostamenti, i calcetti... immaginare che presto uno di questi magari farà parte della tua vita o di quella di qualcuno che speri lo ami con tutto il cuore.



Durante il parto Velvet ha dimostrato di gradire tantissimo la mia presenza, quasi si aspettasse che fosse una "faccenda" comune. Si è dimostrata piena di istinto e con delicatezza ha aperto la sacca, pulito il cucciolo, sistemato con precisione chirurgica e senza agitarsi il cordone ombelica (per esempio mi ricordo che sua madre Onice su queste cose era stata più frenetica) mangiato la placenta, pulito e ripulito il cucciolo sistemandosi in modo che potesse subito attaccarsi alla mammella.

Quando è nata la piccoletta che è poi morta lei si è prodigata un sacco a leccarla, leccarla leccarla, soprattutto il musetto ma anche polmoni e pancetta, ma poi mi guardava perplessa e ha gradito che io mi occupassi di lei, che cercassi di aiutarla. Quando poi è morta io per un po' le ha lasciato il corpicino, preoccupata che un allontanamento potesse preoccuparla e stressarla. Al momento che è nato il secondo maschio e lei era tutta indaffarata a sistemarlo, le ho levato la piccolina e non ci sono stati problemi.