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Coercizione, Collaborazione, Sottomissione.

Ultimo Aggiornamento: 15/10/2008 08:43
13/10/2008 00:31
 
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Partendo da un altro forum(parlava di cavalli), potremmo iniziare una riflessione su questi tre argomenti.
Sul forum faceva tre esempi che sono adatti anche ai nostri boxer.
Parafrasando..

1) il cane deve saltare l'ostacolo e non lo vuole fare, il conduttore utilizza il guinzaglione e il collare a punte per farlo saltare.
2)IL cane segue perfettamente il riporto con aiuti precisi e gentili del conduttore.
3) Il cane esegue perfettamete una condotta in piena sintonia con il conduttore.


Nel primo esempio il conduttore trasmette al cane o lo fai o uso la forza (coercizione)
Nel secondo caso è "te lo chiedo e lo fai" (sottomissione)
Nel terzo caso "lo facciamo insieme" (collaborazione).

Iniziamo dalla collaborazione.

Possiamo parlare di collaborazione in addestramento?
In teoria si può parlare di collaborazione se gli individui coinvolti siano sullo stesso piano.
Sappiamo anche che questo è impossibile, il conduttore deve essere riconosciuto leader dal cane.
Dove possiamo trovare una fase dove il cane collabori?
Forse in difesa, visto che il maggior lavoro lo fa lui, ma anche li deve sottostare ai nostri voleri, quindi piu' di collaborazione si può parlare di sottomissione.
Una sottomissione vicino alla collaborazione questo si.
La Coercizione è sempre negativa?
Voglio dire ha sempre una valenza negativa?
Se per ipotesi spostiamo l'educazione del cane ai nostri figli.
E' coercisivo punire un bambino e non fargli vedere la tv perchè non ha studiato?
Per similitudine è coercizione sospendere il lavoro e metterlo nel box se il cane decide di non fare l'esercizio?
E se si, esiste altro modo di educare/addestrare?
Infine quanta percentuale di docilità e quanta di "durezza" deve avere il cane per poter superare a pieno punteggio, una prova di UD?
Cosa ne pensate?








Quando non si può attaccare il ragionamento, si attacca il ragionatore.
(Paul Valery)
13/10/2008 07:28
 
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Marisa, per la prima volta da mesi un post mi fà dire...fammi un po' pensare!
Quindi hai il mio plauso d'inizio.
Dopo di che...soprattutto vista l'ora ...fammi pensare!
13/10/2008 12:40
 
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per quanto mi riguarda in tutti e tre gli esempi si parla di sottomissione, la prima coercitiva, la seconda e la terza sociale o gragaria.

poi sul forum bisognerebbe fare anche un bel glossarietto dei termini

la collaborazione arriva in un secondo tempo, quando cioè si è creato il giusto rapporto col cane, il cane ha appreso quel che gli chiediamo e in perfetta sintonia noi chiediamo e lui esegue.
quindi per me il discorso da affrontare è solo sul metodo più efficace per conduttore e cane per arrivare all'obiettivo esercizio capito o condizionato.
partendo dal presupposto che si conosca il cane (allievo) in questione per tempra, temperamento, docilità si cercherà la soluzione più adatta.
quindi il metodo rispecchierà per forza di cose l'indole del nostro cane.
la punizione per il cane non esiste, è un vocabolo esclusivamente umano, nessun cane punirebbe un altro cane, come nessun cane addestra un altro cane, i cani tra loro arrivano alla rissa per qualcosa di proprio, per non perdere i propri vantaggi, non per punire l'altro.

un buon cane per ud secondo me dovrebbe avere media tempra, medio temperamento e ottima docilità. un'utopia...e se qualcuno ha questo boxer non fa ud. della serie c'è chi ha il pane e non i denti e c'è chi ha i denti e non ha il pane.
comunque il lavoro più grosso per arrivare all'obiettivo ultimo della reciproca collaborazione, si fa a casa, nel quotidiano e no come pensano molti solo sul campo di addestramento.
13/10/2008 13:34
 
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Re:
Marisa48, 13/10/2008 0.31:

Partendo da un altro forum(parlava di cavalli), potremmo iniziare una riflessione su questi tre argomenti.
Sul forum faceva tre esempi che sono adatti anche ai nostri boxer.
Parafrasando..

1) il cane deve saltare l'ostacolo e non lo vuole fare, il conduttore utilizza il guinzaglione e il collare a punte per farlo saltare.
2)IL cane segue perfettamente il riporto con aiuti precisi e gentili del conduttore.
3) Il cane esegue perfettamete una condotta in piena sintonia con il conduttore.


Nel primo esempio il conduttore trasmette al cane o lo fai o uso la forza (coercizione)
Nel secondo caso è "te lo chiedo e lo fai" (sottomissione)
Nel terzo caso "lo facciamo insieme" (collaborazione).

Iniziamo dalla collaborazione.

Possiamo parlare di collaborazione in addestramento?
In teoria si può parlare di collaborazione se gli individui coinvolti siano sullo stesso piano.
Sappiamo anche che questo è impossibile, il conduttore deve essere riconosciuto leader dal cane.

Beh, il cane è un animale sociale, collabora con il capo per l'ittenimento dello scopo
Dove possiamo trovare una fase dove il cane collabori?

Beh...in pista collabara davvero molto.....facendo ciò che viene chiesto ma lavorando da solo
Forse in difesa, visto che il maggior lavoro lo fa lui, ma anche li deve sottostare ai nostri voleri, quindi piu' di collaborazione si può parlare di sottomissione.
Una sottomissione vicino alla collaborazione questo si.
La Coercizione è sempre negativa?
Voglio dire ha sempre una valenza negativa?
Se per ipotesi spostiamo l'educazione del cane ai nostri figli.
E' coercisivo punire un bambino e non fargli vedere la tv perchè non ha studiato?
Per similitudine è coercizione sospendere il lavoro e metterlo nel box se il cane decide di non fare l'esercizio?
Direi che un tipo di coercizione molto accettabile e chiaro. Il limite del metodo stà nel fatto che il cane può non volere in quel momento collaborare...quindi l'esere messo via è un premio e non una punizione
E se si, esiste altro modo di educare/addestrare?
Infine quanta percentuale di docilità e quanta di "durezza" deve avere il cane per poter superare a pieno punteggio, una prova di UD?
Cosa ne pensate?
Tata un boxer a punteggio pieno in Ud te lo puoi sognare di notte! Deve avere docilità e temperamento dal medio all'alto e tempra media...sufficente per reggere il lavoro del figurante e le pressioni, sepur non spaventevoli, che il conduttore inevitabilmente provocherà sotto forma di stress. Visto che docilità e tempra sono inversamente proporzionali, il giusto mix è il difficile lavoro dell'allevamento











13/10/2008 14:20
 
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io concordo con animabella!
Coercizione (ripeto: così come lo si vuol chiamare ora) ci stà nei giusti limiti...
come una mamma-boxer ringhia, zampotta...insomma.... rimprovea i cuccioli...
noi useremo i NO, gli strattoni di gunzaglio, rimproveri "psicologici" ma nulla da elettricista o falegname pazzo...(intendo elettricità o chiodi)
...
come è giusto lodare e premiare le cose giuste: coccole, bocconcino o gioco... (solo nei primi momenti)
il cane non è cretino... basta saperlo far riflettere!
e il proprietario deve essere il primo... la prima cosa più interessante... il mito dei miti!
perchè "io e lui siamo il massimo insieme, ci divetiamo e lavoriamo"
raggiunto questo : tu e il tuo cane sarete in grado di far di tutto (o quasi... dopo è la genetica che vi blocca)
prova a far fare gare di tane a un boxer! [SM=g27831]
13/10/2008 14:28
 
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la docilità è genetica e difficilmente modificabile soprattutto con questo tipo di addestramento!
ma il boxer (il più delle volte è docile di suo)...
come non manca di tempra... chi più ...chi meno... in UD può ottenere risultati...
poi... (per carità) ci son cani che non mordono... e se non mordono=non mordono. Puoi lavorarci anni e devi sperare che quel giorno sia per lui il gg giusto! :-O

PS: il punteggio pieno è come chiedere il cane perfetto!
Non esiste! come non esiste il proprietario perfetto!
ma esiste il cane giusto per la persona giusta ma il voto non conta a questo punto!
[Modificato da Cati-Salvo-Zeus 13/10/2008 14:30]
13/10/2008 15:26
 
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Cati, ti prego di una cosa...credimi, sono mesi che te lo dico e Mariangela ha pure postato fior di video per fartelo vedere di persona..le mamme boxer non rimproverano mai! Quindi non usare questo esempio...ti scongiuro!Striscio ai tuoi giovani piedi...smettila di dirlo....
13/10/2008 15:29
 
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Re:
Come qualche amico ha proposto è necesario chiarire l'uso dei termini tecnici che usiamo, per evitare fraintendimenti. Ho creduto opportuno inserire alcuni esempi per facilitare la comprensione ( non esiste cane adatto al soccorso o cane da UD...sempre lavoro è..!!
Buona lettura...

DOCILITA’

E’ importante non confonderla con la sottomissione. La Docilità è la spontanea, naturale accettazione del cane a riconoscere nell’uomo un superiore, l’atavico capo branco. Questa peculiare delicata dote facilita di molto il rapporto cane-conduttore in ogni fase dell’addestramento. Può essere marcata o, di un gradino inferiore-corretta-.

TEMPERAMENTO

E’ la velocità (e intensità) di reazione a stimoli esterni di qualsivoglia natura, emotiva, fisici, graditi e sgraditi.
Un soggetto che non dimostra questa qualità è definito apatico e più esattamente:
a)APATIA SUPERFICIALE (reversibile)
b)APATIA SOSTANZIALE (irreversibile)
Per il cane da soccorso, come per quello da utilità,è gradito un temperamento vivace da cucciolo, che tenda a passare a pronto. Per ogni specializzazione occorre almeno un temperamento normale.

TEMPRA

E’ la capacità di tollerare stimoli esterni, fisici, psichici di natura spiacevole. Essa è inversamente proporzionale alla docilità. Nella scala della tempra si va dalla durissima alla dura, alla malleabile,alla scarsa,alla molle. E’ da scartare la durissima in quanto l’uomo può imporre una gerarchia solo attraverso punizioni molto severe ( anche fisiche). Da scartare la molle perché il cane non riuscirebbe a sopportare le difficoltà che il superamento di qualsiasi problema può porre. I cani di grande tempra si buttano incuranti in mezzo a rovi,spine, fango, condizioni di clima avverse, acque gelide in pieno inverno per riportare un ’oggetto al conduttore (quelli di scarsa tempra dopo il primo tuffo non si buttano più). Il cane di grande tempra, che scivola da una roccia o da una scala, riparte come se nulla fosse accaduto; il cane senza tempra rifiuterebbe la scala e l’arrampicata.

CURIOSITA’

E’ l’interesse rivolto dal cane a tutto ciò che lo circonda e l’intenzione POSSESSIVA, indipendentemente dal suo utilizzo, di tutto ciò che costituisce oggetto, motivo di scoperta. E’ importante che venga sempre esaltata e mai repressa perché indispensabile per la ricerca.

POSSESSIVITA’

E’ legata alla curiosità e la si vede già nei cuccioli come espressione di competitività. Il cucciolo difende il suo oggetto preferito con accanimento contro chiunque tenti di espropriarlo.

VIGILANZA

E’ la capacità di avvertire possibili pericoli esterni. Correlati a questa dote sono i concetti di tempo di attenzione ( tempo e durata della vigilanza) e di territorio più o meno esteso (oggetto della vigilanza).
La facoltà della VIGILANZA è sempre connessa alla razza; quando però in un soggetto il carattere della vigilanza è troppo accentuato ciò diventa molto negativo per altre componenti caratteriali.

AGGRESSIVITA’

E’ la capacità e l’intensità di reazione positiva a vantaggio della propria e dell’altrui difesa. Costituisce la PRIMA FASE della pulsione reattiva, difensiva del cane e si esprime in vari modi: - abbaiando-ringhiando- con l’affronto- (anche in un mordere discontinuo). La pulsione aggressiva, poiché viene spesso repressa per abitudine o addestramento, va man mano aumentando nel soggetto tanto che a volte deve essere scaricata. Ci sono cani che riconoscono come proprio simile solo l’uomo e scaricano la loro aggressività su altri cani, altri animali o anche su oggetti. Succede quando è mancato il periodo di socializzazione con gli altri cuccioli. Cosi come se il cane manca di aggressività verso l’uomo, può significare che non lo considera un suo con specifico : è mancato ugualmente il periodo di socializzazione ( questa volta con l’uomo) cioè non ha avuto con lui socievolezza.

COMBATTIVITA’

E’ la SECONDA FASE della pulsione aggressiva che porta il cane ad un contatto fisico diretto attraverso il morso e presa potente e durevole. I diversi gradi dell’intensità di questa reazione consentono di misurare la combattività che qualcuno nella fase più esasperata definisce come “PIACERE ALLA LOTTA”.
Vi sono razze che privilegiano l’aggressività rispetto alla combattività e viceversa.

CORAGGIO

Un cane coraggioso è un cane disposto a fronteggiare anche le situazioni alle quali potrebbe sottrarsi nell’interesse della propria integrità. Il coraggio è direttamente proporzionale alla SOCIEVOLEZZA ed al TEMPERAMENTO, senza mai contrastare con la docilità.

SOCIEVOLEZZA

E’ la dote che consente al cane di inserirsi nella vita e nella società umana e dà la possibilità al cane di compiere con correttezza,naturalezza, spontaneità ogni cosa, ogni compito, spogliandosi per quanto possibile da preventivi condizionamenti.

ISTINTO PREDATORIO

Nel cane socializzato,dall’originario istinto predatorio ,sono derivate due componenti caratteriali molto importanti:
-LA CURIOSITA’ (intenzione possessiva di tutto ciò che è motivo di scoperta)
-LA CAPACITA’ OLFATTIVA , cioè l’abitudine a usare l’olfatto come mezzo di ricerca e di riconoscimento.

mago merlino [SM=g1566595]

[Modificato da Ornblower 13/10/2008 15:31]

kor and geiserblack
13/10/2008 15:35
 
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amelialastrega, 13/10/2008 15.26:

Cati, ti prego di una cosa...credimi, sono mesi che te lo dico e Mariangela ha pure postato fior di video per fartelo vedere di persona..le mamme boxer non rimproverano mai! Quindi non usare questo esempio...ti scongiuro!Striscio ai tuoi giovani piedi...smettila di dirlo....




quotissimo Amelia,
le mamme dei boxer sono CALME e Assertive. [SM=x1153401]

kor and geiserblack
13/10/2008 15:47
 
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Coercizione, collaborazione, sottomissione

io credo che in questa discussione manchi il termine motivazione.
la motivazione è la ragione per cui il cane decide di far qualcosa.
quindi se vogliamo che esegua un determinato esercizio è necessario motivarlo con il giusto rinforzo.
se lavoriamo sui giusti rinforzi diamo motivazione al cane per la collaborare con noi.
la motivazione una delle chiavi necessarie per aprire la porta della collaborazione.
13/10/2008 15:58
 
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Re: OT
amelialastrega, 13/10/2008 15.26:

Cati, ti prego di una cosa...credimi, sono mesi che te lo dico e Mariangela ha pure postato fior di video per fartelo vedere di persona..le mamme boxer non rimproverano mai! Quindi non usare questo esempio...ti scongiuro!Striscio ai tuoi giovani piedi...smettila di dirlo....




perdono.. ho perso video e mesi di forum...a quanto pare...
magari un messaggio in pvt... mi poteva aiutare nella mia ottusità...
paragone errato nelle mamme boxer...
non ho mamme boxer per ora fortunatamente ...
(e comunque non generalizzerei troppo per quel che ho visto...ma sono casi a quanto pare...)
quindi secondo te bisogna essere accondiscendenti come mamme boxer o meno?


13/10/2008 16:01
 
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E' un luogo comune pensare che tempra e docilità non possano coesistere.La tempra è la capacità del cane di non modificare il proprio stato di fronte di sollecitazioni negative, aggressività o sottomissione sono due facce della stessa medaglia, di un cane che cede di fronte alla pressione, a seconda della reazione possiamo parlare di maggiore o minore aggressività. Di contro la docilità, associata erroneamente nei luoghi comuni alla tendenza alla sottomissione, è la propensione a collaborare con il padrone. Preciso che ho usato il termine "padrone" e non capobranco in quanto non credo che il cane vada sempre misurato in termini lupini, troppi sono i millenni di addomesticamento e selezione (anche involontaria) ed a mio parere il cane sa benissimo che il padrone è umano e anche nell'ambito della dominanza si relazione con esso diversamente che con un suo simile.
Entrambi sono doti genetiche, non a caso la docilità è maggiormente riscontrabile nei cani da conduzione greggi dove l'attitudine a collaborare con il padrone/pastore è stata oggetto di selezione, la docilità è anche più difficile da valutare geneticamente in quanto, più della tempra, modificabile dalle esperienze di crescita e dal rapporto instaurato con il padrone.
13/10/2008 16:10
 
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il glossario e la sua discutibilità è importante ma forse con un post a parte.
ho paura si stia rovinando la discussione di marisa.
13/10/2008 17:29
 
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Re:
Hai ragione [SM=g27818]
( anche perchè Marisa ha la gara domenica....è già sottosopra...infatti è partita a razzo con dubbi già di lunedi...) [SM=x1153456]

kor and geiserblack
13/10/2008 19:07
 
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Re:
animabella., 13/10/2008 12.40:

la collaborazione arriva in un secondo tempo, quando cioè si è creato il giusto rapporto col cane, il cane ha appreso quel che gli chiediamo e in perfetta sintonia noi chiediamo e lui esegue.

Il boxer non è un pastore tedeco anche quando ha assimilato perfettamente si sveglia e ti può dire oggi no, quindi è presumibile pensare che mai smetteremo di educare.

quindi per me il discorso da affrontare è solo sul metodo più efficace per conduttore e cane per arrivare all'obiettivo esercizio capito o condizionato.
partendo dal presupposto che si conosca il cane (allievo) in questione per tempra, temperamento, docilità si cercherà la soluzione più adatta.
quindi il metodo rispecchierà per forza di cose l'indole del nostro cane.
la punizione per il cane non esiste, è un vocabolo esclusivamente umano, nessun cane punirebbe un altro cane, come nessun cane addestra un altro cane, i cani tra loro arrivano alla rissa per qualcosa di proprio, per non perdere i propri vantaggi, non per punire l'altro.

Quando il cucciolo si comporta non bene ho letto che mamma cagna fa leggera pressione con la bocca (tipo morso) sul muso del cucciolo, non corrisponde ad una nostro lieve scappelloto che diamo a nistro figlio?

un buon cane per ud secondo me dovrebbe avere media tempra, medio temperamento e ottima docilità. un'utopia...e se qualcuno ha questo boxer non fa ud. della serie c'è chi ha il pane e non i denti e c'è chi ha i denti e non ha il pane.
comunque il lavoro più grosso per arrivare all'obiettivo ultimo della reciproca collaborazione, si fa a casa, nel quotidiano e no come pensano molti solo sul campo di addestramento.

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Quando non si può attaccare il ragionamento, si attacca il ragionatore.
(Paul Valery)
13/10/2008 19:15
 
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per collaborazione intendo fare insieme.
non deve collaborare solo il cane, ma anche tu conlui e per lui e qui il discorso della motivazione, il cane deve fare perchè vuole fare, no per far contenta te.
la mamma che pacca non punisce il cucciolo mette in chiaro delle regole. il cucciolo imparerà a rispettarle, ed eventualmente le riutilizzerà da grande a proprio vantaggio
13/10/2008 19:28
 
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Vogliamo sostituire il termine collaborazione con disciplina?

Disciplina=sottomissione alle regole del gruppo cui si appartiene (http://it.wikipedia.org/wiki/Disciplina)

Per il nostro cane sarebbe quindi la sottomissione alle regole che noi gli abbiamo dato.

Si manca la motivazione.

La motivazione è l'espressione dei motivi che inducono un individuo a una determinata azione. (http://it.wikipedia.org/wiki/Motivazione_(psicologia))

Quindi sarebbe la causa per cui il nostro boxer farebbe quello richiesto.

In addestramento la motivazione la creiamo noi, la costruiamo giorno per giorno, quindi non fa parte di quella coercisione che ha una valenza positiva?

Certo utilizzare questo temine con valenza positiva urta un pò con l'uso comune che ne facciamo .

Tuttavia in addestrameto dobbiamo piegare al nostro volere un altro essere.
Quindi tutto sommato l'addestrameto ha in se una valenza negativa visto in questo modo?






[Modificato da Marisa48 13/10/2008 19:32]

Quando non si può attaccare il ragionamento, si attacca il ragionatore.
(Paul Valery)
13/10/2008 19:53
 
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Tata un boxer a punteggio pieno in Ud te lo puoi sognare di notte! Deve avere docilità e temperamento dal medio all'alto e tempra media...sufficente per reggere il lavoro del figurante e le pressioni, sepur non spaventevoli, che il conduttore inevitabilmente provocherà sotto forma di stress. Visto che docilità e tempra sono inversamente proporzionali, il giusto mix è il difficile lavoro dell'allevamento


Amelia so benissimo che è un sogno e che soprattutto è un lavoro per voi.
Noi possiamo solo lavorare (sognare) su il "materiale" che ci date.
Vedete come è stretto il rapporto tra allevatore e chi si avvicina all'addestramento?
Sarbbe auspicabile sempre questo tipo di collaborazione.


[Modificato da Marisa48 13/10/2008 19:53]

Quando non si può attaccare il ragionamento, si attacca il ragionatore.
(Paul Valery)
13/10/2008 21:08
 
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Re:
Marisa48, 13/10/2008 19.28:

Vogliamo sostituire il termine collaborazione con disciplina?

Disciplina=sottomissione alle regole del gruppo cui si appartiene (http://it.wikipedia.org/wiki/Disciplina)

Per il nostro cane sarebbe quindi la sottomissione alle regole che noi gli abbiamo dato.

Si manca la motivazione.

La motivazione è l'espressione dei motivi che inducono un individuo a una determinata azione. (http://it.wikipedia.org/wiki/Motivazione_(psicologia))

Quindi sarebbe la causa per cui il nostro boxer farebbe quello richiesto.

In addestramento la motivazione la creiamo noi, la costruiamo giorno per giorno, quindi non fa parte di quella coercisione che ha una valenza positiva?

Certo utilizzare questo temine con valenza positiva urta un pò con l'uso comune che ne facciamo .

Tuttavia in addestrameto dobbiamo piegare al nostro volere un altro essere.
Quindi tutto sommato l'addestrameto ha in se una valenza negativa visto in questo modo?









Senti Marisa...perchè mi vuoi deprimere in questo modo?
Perchè ridurre tutto a "io comando, tu ti sottometti"?

Messa in questi termini è davvero una gran brutta cosa, non colgo neppure un briciolo di soddisfazione all'idea di aver piegato un essere vivente ai miei voleri.

Vista in questo modo non è neppure necessario tentare di mascherare il nostro puro desiderio di "potere" con metodi non facilmente assimilabili alla pura violenza, possiamo pure essere violenti.

Il rapporto con i cani è un "do ut des"....io dò una cosa a te, e tu la dai a me...è uno scambio continuo e reciproco...altrimenti..al diavolo tutto!

Mamma se mi hai depressa!!!!!
13/10/2008 21:32
 
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No Marina non deprimerti
L'UD ( o qualsiasi altra disciplina) aumenta il rapporto con il proprio amico, si crea affiatamento, lui ti capisce (e ti frega) e tu capisci lui con un unico sguardo.
L'addestramento è cmunque sottomissione (altrimenti non conosco altro termine per indicare che il cane debba fare una cosa anche se non vuole, ma per il semplice fatto che l'umano l'abbia chiesto) , anche se è uno scambio tra conduttore e cane, ma non uno scambio alla pari.
La motivazione la costruiamo, ma nell'addestramento è fianlizzato ad un obbiettivo.
Qui sto parlando di addestramento sportivo, diverso è quello che succede a casa.
A casa la motivazione è fatto di gioco coccole è finalizzata solo al reciproco piacere.
Ma quando si lavora per una gara, quando sei nel campo con il preparatore, qualunque metodo utilizzi, tutto è finalizzato a Quel obiettivo, conseguire il cal, il brevetto o qual si voglia cosa.
E' una parentesi della vita che hai con il cane, vedila un pò come la scuola per un bambino, li il dovere, lo studio, anche se mascherato da giochi e canzoncine, a casa la mamma con coccole e giochi finalizzati solo al piacere di stare insieme.
Non possiamo negare che sia così
Metti i bocconcini in pista perchè vuoi guidare il cane a fare pista, lo invogli con bocconi, non li metti li per il solo piacere di farglieli trovare.
Questo NON significa ridurre tutto a una cosa deprimente, non significa POTERE sul cane (se ci pensi anche lui ha potere su di noi, modifichiamo il nostro comportamento per raggiungere il nostro scopo), semplicemente in quel momento il nostro boxer si comporta come cane da lavoro (anche se solo sportivo), cane utile, ma è 10 minuti della sua vita fatta poi di coccole e cure, di divano letto del conduttore e monellerie varie.
Chi fa questo sport per hobby come me, cura tantissimo il proprio amico, non perchè lo deve portare in gara, ma semplicemete lo sente un suo collaborare e qindi è molto sensibile alle esigenze del suo amico a 4 zampe.

Per il resto del mio intervento precedente sto cercando solo di analizzare cosa significa addestramento, coercizione (sempre nell'addestramento) , sono arrivata alla conclusione (forse sbagliata) che non esiste collaborazione ma dsciplina.
Per me collaborazione significa ad esempio parlare con te spiegarti le mie ragioni e cercare di convincerti ad esempio di aprire insieme una lavanderia o a fare un qualsiasi altro lavoro.
Sarebbe bello se domenica prima della gara potessi chiedere a thor di collaborare a non farmi fare figuracce in cambio ad esempio di una bistecca.
Non posso semplicemente perchè, pur essendo il cane piu' intelligente di questa terra, rimane un cane ed ha nella migliore delle ipotesi, un'inteliggenza di un bimbo di tre anni con l'aggravante di un linguaggio diverso.
Quindi Marina non deprmerti, sto solo cercando di capire, prendile come mie riflessioni rese pubbliche a tutti.
[Modificato da Marisa48 13/10/2008 21:41]

Quando non si può attaccare il ragionamento, si attacca il ragionatore.
(Paul Valery)
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