Partendo da un altro forum(parlava di cavalli), potremmo iniziare una riflessione su questi tre argomenti.
Sul forum faceva tre esempi che sono adatti anche ai nostri boxer.
Parafrasando..
Prima cosa da puntualizzare, gli esempi sottostanti sono riferiti a un cane che sa cosa vogliamo, o a cui stiamo insegnando un esercizio? ( i primi 2 esempi possono essere interpretati nei 2 modi)
Ammettiamo che sappia fare le cose
1) il cane deve saltare l'ostacolo e non lo vuole fare, il conduttore utilizza il guinzaglione e il collare a punte per farlo saltare.
Se sa, perchè non lo vuole fare?
2)IL cane segue perfettamente il riporto con aiuti precisi e gentili del conduttore.
Se sa perchè ha bisogno di aiuti?
3) Il cane esegue perfettamete una condotta in piena sintonia con il conduttore.
Nel primo esempio il conduttore trasmette al cane o lo fai o uso la forza (coercizione)
Nel secondo caso è "te lo chiedo e lo fai" (sottomissione)
Sono esempi identici, la coercizione provoca sottomissione, le prime volte s enon fa costringi, le volte successive per evitare la costrizione il cane farà in modo sottomesso, e le volte che tornerà a non fare sarà ripunito.
Nel terzo caso "lo facciamo insieme" (collaborazione).
Il cane lo fa per avere qualcosa, per la sua "paga", nella condotta non vedo collaborazione, se la fa e ottiene boccone ad esempio, o pallina, o contatto sociale..è lui che si mangia il boccone, non stiamo collaborando come a caccia per uno scopo comune !
Iniziamo dalla collaborazione.
Possiamo parlare di collaborazione in addestramento?
In teoria si può parlare di collaborazione se gli individui coinvolti siano sullo stesso piano.
No, in natura esiste spessissimo collaborazione tra soggetti non sullo stesso piano, i lupi cacciano in branco collaborando, ma non sono tutti sullo stesso piano, anzi.
Sappiamo anche che questo è impossibile, il conduttore deve essere riconosciuto leader dal cane.
Ma come appena spiegato può esserci collaborazione col leader, i cani da caccia collaborano, i cani da pastore collaborano= lavorano insieme al conduttore per uno stesso scopo, questo è il significato letterale di "collaborare"...solo che si può collaborare anche lavorando in sottomissione !
Dove possiamo trovare una fase dove il cane collabori?
Forse in difesa, visto che il maggior lavoro lo fa lui, ma anche li deve sottostare ai nostri voleri, quindi piu' di collaborazione si può parlare di sottomissione.
Una sottomissione vicino alla collaborazione questo si.
E' sottomissione se usi la coercizione, se invece il cane sa che l'unico modo per ottenere ciò che vuole è "seguire le regole", farà senza essere sottomesso, in entrambi i casi è un lavoro di collaborazione.
La Coercizione è sempre negativa?
Per coercizione intendiamo costringere a fare con la forza o il dolore fisico, e qs per me è sbagliato, perchè implica che non sono in grado di spiegargli cosa deve fare in altro modo. Punire un comportamento è cosa diversa = far smettere un comportamento, qui hanno più senso i discorsi di cosa fanno i cani tra loro, l'educazione dei figli ecc, e in qs discorso rientrano l'educazione tradizionale o rimettere il cane in macchina...ma anche nella punizione si può arrivare al dolore. C'è chi usa sempre la correzione, chi non la vuole usare mai in nessun frangente, chi usa punizioni diverse...qui entra in gioco l'etica di ognuno di noi.
Voglio dire ha sempre una valenza negativa?
Se per ipotesi spostiamo l'educazione del cane ai nostri figli.
E' coercisivo punire un bambino e non fargli vedere la tv perchè non ha studiato?
E' una punizione, e la sua "potenza" è direttamente proporzionale alla motivazione che ha il bambino per la tv. Come giustamente ha detto animabella, la motivazione è importante perchè sposta gli equilibri. Se un cane non vuole fare(= non ha la motivazione per farlo), come fatto notare da strega, metterlo in macchina è un premio !...Se il cane vuole fare, ma lo fa male, metterlo in macchina può essere una punizione !
Per similitudine è coercizione sospendere il lavoro e metterlo nel box se il cane decide di non fare l'esercizio?
E se si, esiste altro modo di educare/addestrare?
Esistono solo 2 modi, dopo che il cane sa cosa deve fare, o costringerlo, o fare in modo che voglia farlo perchè sa che è l'unico mezzo per ottenere qualcosa che lui vuole. Allora non è più io dico e lui fa perchè lo dico io, ma lui non vede l'ora di fare e aspetta solo mio permesso.
Infine quanta percentuale di docilità e quanta di "durezza" deve avere il cane per poter superare a pieno punteggio, una prova di UD?
Non esiste ricetta esatta, ma bravura del conduttore che deve compensare le esagerazioni o le mancanze, che però non può creare dal nulla caratteristiche che non ci sono. Leggendo
le definizioni di mago merlino
si trova la risposta.
Cosa ne pensate?