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da standard "E' innocuo in famiglia ma diffidente verso gli estranei"

Ultimo Aggiornamento: 02/02/2009 09:43
26/07/2008 20:37
 
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..... mi manca un anello.
Parli di diffidenza e da sempre diciamo che la diffidenza è una cosa da far superare ai nostri boxer.
Ma:
"E' innocuo in famiglia ma diffidente verso gli estranei"
Tratto dallo standard fonte www.boxerclubitalia.it/menu1.aspx?id=Lo_standard.

E della diffidenza ne sento tanto parlare sui campi di lavoro, dove un cane troppo socievole verso gli estranei viene vissuto come una sua pecca caratteriale.

Probabilmente non ho le ideee chiare su questa cosa.

Chi me la chiarisce?
[Modificato da Marisa48 26/07/2008 18.15]

03/08/2008 09:13
 
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E' innocuo in famiglia ma diffidente verso gli estranei
Per me è molto interessante capire cosa significa questa frase.
In fondo si tratta di capire cosa chiede lo standard.
Boxer socievoli con tutti o solo con i familiari?
Ma cosa s'intende veramente con la parola diffidenza?
Si potrebbe cominciare a scambiarci opinioni cosa significa diffidenza.
Per me diffidenza non coincide con paura ma "ti do poco confidenza perchè non ti conosco". In pratica un atteggiamento prudente nei confronti di coloro che non fanno parte del branco. Lo stesso atteggiamento che dovremmo avere noi, quando entriamo in contatto con persone non ben conosciute, onde evitare guai.
[Modificato da Marisa48 03/08/2008 09:37]

Quando non si può attaccare il ragionamento, si attacca il ragionatore.
(Paul Valery)
03/08/2008 10:57
 
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a me viene in mente Blue da adulto, in città, lui all'ovvio guinzaglio, persona che chiede se può accarezzarlo, e al mio asenso vedo che il cane accetta in filo infastidito il contatto, guarda serio, non scodinzola.

Ovvio che il cane non aveva paura e non era in atteggiamento di vigilanza...era solo che non capiva perchè quello là si prendeva tante confidenze...chi era? avevano già diviso la ciotola insieme? Era il padrone di una cagnetta? Era o no un mio amico?

Per me la diffidenza è quella.....il non buttarsi festante simil cucciolo tra le braccia di chiunque.

Se poi così è un cucciolo..beh...non sò che dire!
03/08/2008 11:08
 
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Re:
amelialastrega, 03/08/2008 10.57:

a me viene in mente Blue da adulto, in città, lui all'ovvio guinzaglio, persona che chiede se può accarezzarlo, e al mio asenso vedo che il cane accetta in filo infastidito il contatto, guarda serio, non scodinzola.

Ovvio che il cane non aveva paura e non era in atteggiamento di vigilanza...era solo che non capiva perchè quello là si prendeva tante confidenze...chi era? avevano già diviso la ciotola insieme? Era il padrone di una cagnetta? Era o no un mio amico?

Per me la diffidenza è quella.....il non buttarsi festante simil cucciolo tra le braccia di chiunque.

Se poi così è un cucciolo..beh...non sò che dire!


OK piu' o meno condivido.
Per me la diffidenza può anche essere poca confidenza non conosco e rimango vigile perchè potrebbe esserci bisogno di me.

Ovviamente stiamo parlando di un ipotetico boxer!

Però anche tu amelia condividi che la diffidenza non è sinonimo di paura!

Un cucciolo che non ti si avvicina perchè non ti conosce ma non mostra segni di paura, semplicemente t'ingnora è un boxer dominante oppure con qualche problema caratteriale?

Per me è dominante

E rispetto allo standard come si porrebbe quest'ipotetico boxer?

Piu' ci penso e piu' credo che sia giusto quello che è previsto nello Standard se il ruolo del nostro cane è quello di difensore.

Non prendetemi per rompi è semplicemente che vorrei capire.

Con le domande e le relative risposte si cresce.

E questo forum non è nato per questo?




Quando non si può attaccare il ragionamento, si attacca il ragionatore.
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03/08/2008 17:41
 
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Da Teccani

diffidènte agg. [dal lat. diffidens -entis, part. pres. di diffidĕre “diffidare”]. – Che non si fida degli altri, sospettoso: è d. di tutti; per lo più usato assol.: persona, carattere d.; i gatti sono d. di (o per) natura; e con riferimento a determinati casi: perché sei così diffidente? Anticam. ebbe anche sign. passivo, che non ispira fiducia, di cui si diffida.

sociévole agg. [dal lat. sociabĭlis (v. sociabile), rifatto con la terminazione -evole]. – Che ama e ricerca la compagnia dei proprî simili: l'uomo è s. per natura; essere portato alla vita s., avere abitudini socievoli. Con sign. più ristretto, che sta volentieri, che si trova a proprio agio in compagnia di altre persone, anche nuove o da poco conosciute; quindi, affabile, gentile nei rapporti sociali: è gente poco s.; sono persone s. e simpatiche. ✦ Avv. socievolménte, in modo, in forma socievole: vivere, intrattenersi, conversare socievolmente.


Quello che è per me, ovviamente, è il boxer che non da confidenza al primo venuto, quello che lo studia e lo guarda e all'occorrenza diventa festoso.

Mi ricorderò sempre Tito quando lo portavo al fiume, lui puntava chiunque si avvicinasse troppo (secondo i suoi canoni), non faceva nulla, non abbaiava, non ringhiava ne niente, se poi questo riceveva un mio saluto allora si avvicinava ed eventualmente faceva amicizia se invece non facevo nulla lo guardava allontanarsi sempre puntandolo.



Paola con Swan e Dixie
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Re: Re:
Marisa48, 03/08/2008 11.08:


Un cucciolo che non ti si avvicina perchè non ti conosce ma non mostra segni di paura, semplicemente t'ingnora è un boxer dominante oppure con qualche problema caratteriale?

Per me è dominante




Per me un cucciolo che non ti si avvicina, dipende ovviamente dall'età del cucciolo, è solo mal socializzato (parlando di cuccioli fino agli 8 mesi)



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03/08/2008 17:49
 
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Non vedo nessun nesso tra la dominanza e la diffidenza....ci devo pensare, un capo è diffidente?
03/08/2008 18:31
 
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Re:
amelialastrega, 03/08/2008 17.49:

Non vedo nessun nesso tra la dominanza e la diffidenza....ci devo pensare, un capo è diffidente?


Ho letto da qualche parte che un cane dominante se ne sta per conto suo. E' lui che decide il modalità e quando dare confidenza al resto del branco.
Se ci pensate bene cosa facciamo quando abbiamo in casa un cane dominante?
La prima cosa gestiamo noi il gioco (momento di socializzazione), siamo noi che decidiamo quando iniziare e finire, o altre cose del genere , ad esempio no intralcio ai luoghi di passaggio , atte a stabilire quali sono i ruoli .
In poche parole mettiamo le cosidette distanze.
Di conseguenza un cucciolo che si dovesse comportare similmente, non dimostrando mai segni di timore, potrebbe essere giudicato asociale ed essere invece dominante.
Un boxer adulto che si comportasse in questo modo potrebbe essere giudicato diffidente ed essere semplicemente troppo dominante?
Un esempio di diffidenza a cui fa riferimento lo standard, secondo me, è il boxer descritto da Vega, è un atteggiamento che non può essere confuso con l'assocializzazione o il timore.
Ma se così dovrebbe essere il boxer, oggi difficilmente se ne trovano così.


[Modificato da Marisa48 03/08/2008 18:32]

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03/08/2008 18:38
 
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Re: Re:
Marisa48, 03/08/2008 18.31:


Di conseguenza un cucciolo che si dovesse comportare similmente, non dimostrando mai segni di timore, potrebbe essere giudicato asociale ed essere invece dominante.
Un boxer adulto che si comportasse in questo modo potrebbe essere giudicato diffidente ed essere semplicemente troppo dominante?




Facciamo chiarezza, quanti mesi ha il cucciolo???
Come dicevo sopra un cucciolo di 3/4/5 mesi che non si avvicina, rimango dell'idea che non sia dominante, ma o estremamente diffidente che può solo creargli paure da adulto, o mal socializzato (che poi alla fine sono la stessa cosa)

Un boxer ad 8 mesi è nella fase adolescenziale è può tentare di mostrare dominanza, ma la dominanza con l'uomo ...bha mi lascia perplessa parlando di boxer.


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03/08/2008 18:46
 
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veramente volevo capire se ho interpetrato bene lo standard.
Cioè il boxer non deve essere socievole con gli estranei, e poi individuare i "sintomi" in una cucciolata all'atto dell'acquisto del cucciolo.
Per te Vega prima degli otto mesi non è possibile?

PS. Vega ti sbagli boxer che tentano la dominanza sull'uomo ci sono, ne conosco un paio.
[Modificato da Marisa48 03/08/2008 18:48]

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03/08/2008 18:55
 
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Secondo me un cucciolo cresciuto con tutti i crismi non sarà mai diffidente con l'uomo fino alla maturità. Magari mi sbaglio, ma di cuccioli diffidenti non ne ho mai visti, secondo me per queste cose devi aspettare la maturità del cane
Per scegliere un cucciolo con cui lavorare devi guardare altre cose, combattività che vedi con i fratelli, possessività, ma personalmente nella scelta del cucciolo preferisco il cucciolo socievole

So che esistono Boxer dominanti con l'uomo, fortunatamente non ne ho mai incontrati

[Modificato da Vega boxer 03/08/2008 18:55]

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03/08/2008 19:27
 
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In effetti il comportamento del cucciolo che sarà un dominante si vede da subito...con fratelli però, non con l'uomo!


Anche io di problemi da dominanza tra boxer e umani non ne conosco, tra boxer sani di mente e umani normali.


No persevero a non vedere nessuna connessione tra dominanza e diffidenza, anche alla luce di quello che scrive Marisa, è vero il cane dominante se ne stà per i fatti suoi...e sono gli altri cani che vanno da lui a invitarlo, blandirlo, invitarlo, ma lo stesso boxer è festoso ed arruffone con gli umani.


E poi, se proseguissimo nella lettura dello standar e leggessimo il fatto che per la sua naturale sottomissione è facilmente addestrabile...che diciamo?

Preso dal sito del BCI....
"Il Boxer deve essere saldo di nervi, consapevole di se, tranquillo ed equilibrato. Il suo carattere é di massima importanza e richiede una avveduta cura. Il suo attaccamento e la sua fedeltà al suo padrone e a tutta la casa, la sua vigilanza e il suo coraggio quale difensore sono da tempo famosi. E' innocuo in famiglia ma diffidente verso gli estranei, é allegro e cordiale nel gioco ma é impavido in situazioni gravi. Si addestra facilmente grazie alla sua disponibilità alla sottomissione, al suo slancio e coraggio, alla sua naturale tempra e al suo fiuto. Dato che non ha pretese ed é pulito, é piacevole e prezioso sia in famiglia che come difensore, accompagnatore o cane di servizio. Il suo carattere é leale senza falsità e perfidia anche in età avanzata.
Difetti: aggressività, malignità, insidia, inaffidabilità, mancanza di temperamento, vigliaccheria."

Che invece nel cucciolo la diffidenza ...quella che noi chiamiamo diffidenza, fosse il germe del "consapevole di se"?

Io sono piccolo...non capisco...fammi studiare un secondo poi vediamo....

In realtà io non ho mai visto cucciolo diffidenti e senza paura..la verità è questa! La prima di cui sento è la crucchetta di Spyryt...e se lei dice che la cucciola non è paurosa o timorosa o timida...le credo senza dubbio alcuno!


Io in tutta sincerità....davvero...son sincera...se pure fosse richiesto espressamente da Dio in persona, non vorrei un cucciolo di boxer diffidente...un adulto si..per me son passi di crescita, ad un bambino non chiedo di essere adulto...

Sono molto curiosa di vedere come evolverà la piccola Akù...pronta a rimangiarmi tutto.
[Modificato da amelialastrega 03/08/2008 19:32]
03/08/2008 19:33
 
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a proposito...mazza l'interesse ed entusiasmo eh???? [SM=x1153409]
03/08/2008 19:57
 
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OK credo di essermi spiegata male
o aver fatto casino nelle risposte.
Non volevo dire diffidenza=dominanza, ma che la dominanza potrebbe essere scambiata per diffidenza?
Allora che il boxer sia facilmente addestrabile ho qualche dubbio, che sia docile verso il padrone questo si anche se tenta a fare un pò di testa propria.
Ma la diffidenza è cosa diversa dalla docilità.
Vorrei lasciar fuori il discorso aku, vorrei parlare in generale di boxer.
Spesso nel cucciolo la diffidenza viene associata a paura, o sbaglio?
Nel senso che il cucciolo che sta per conto suo e non ti si avvicina sarebbe da scartare perchè pauroso. Se invece fosse il germe di quella consapevolezza di se che poi da adulto si trasformerà in diffidenza verso gli estranei?
Mi spiego meglio
Sono consapevole chi sono, cosa devo fare e quindi poca confidenza a chi non conosco.
E se così fosse come si potrebbe distinguere questa consapevolezza dal timore?
Uffa che lavoro mentale ragazzi [SM=g7363] !
Ma trovo tanto interessante che nonostante questo caldo il cervello non frigge ancora [SM=x1153409]


Quando non si può attaccare il ragionamento, si attacca il ragionatore.
(Paul Valery)
03/08/2008 20:07
 
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Tratto dal libro "una Vita con i Boxer" di Frau Friederun Stockmann, interamente tradotto dal Dott. Tomaso Bosi.
Il Carattere

Il carattere del Boxer è di grandissima importanza e abbisogna di particolari cure. L'attaccamento e la fedeltà al suo padrone e a tutta la casa l'attitudine alla guardia e al coraggio intrepido come custode e come difensore sono un carattere trasmesso dagli antenati e fortemente radicato. Nella famiglia il boxer è del tutto innocuo, è un grande amico dei bambini, è tranquillo ed affidabile anche verso gli estranei. Il Boxer per essere educato ha bisogno di una mano esperta e salda. Per quanto duro ed intrepido per i nemici (anche i duri colpi non lo condizionano) egli resta nei confronti del suo padrone sensibile e dolce come un bambino. Questo comportamento viene indicato come sottomesso al padrone . Ma proprio per questo il boxer ha bisogno di influenze salde e tuttavia molto amichevoli.

Altro materiale su cui meditare

Le parti in neretto mi sembrano in contrasto con lo standard.
Una descrizione piu' vicina ai boxer che conosciamo



Quando non si può attaccare il ragionamento, si attacca il ragionatore.
(Paul Valery)
03/08/2008 21:00
 
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Purtroppo Bosi parla di boxer d'altri tempi.

Affidabile verso gli estranei

affidàbile agg. [der. di affidare]. – 1. Che può essere affidato: non è un incarico (o un segreto) a. a chiunque. 2. Nel linguaggio tecn. (come traduz. dell'ingl. reliable), di strumento, impianto o sim. che dà affidamento, che dà cioè garanzia di funzionare bene, o anche di metodo, sistema, tecnologia, programma operativo che abbia buone probabilità di condurre a risultati positivi; con sign. più ampio e recente, anche di attività e imprese varie, di gruppi o di persone singole (v. affidabilità).

Per me non contrasta con lo standard, perchè l'essere diffidente non vuol dire essere inaffidabile è difficile da spiegare [SM=x1153398]



Paola con Swan e Dixie
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03/08/2008 21:09
 
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Marisa, dal basso della mia poca esperienza, io personalmente un cucciolo boxer che si isola o non si avvicina festoso non lo prenderei mai!
é nella natura del cucciolo la curiosità , e per me la curiosità è sintomo d'intelligenza e di equillibrio..un boxer cucciolo non è un adulto, non ha la consapevolezza di sè, non sente la sua forza(neanche ne ha poi tanta in fin dei conti).. è tutto una scoperta, un gioco, una festa.. e se non è cosi, per me è un cucciolo timoroso, e da adulto avrà delle difficoltà..
Io ho notato in effetti che il boxer da adulto, verso i 2-3 anni, diventa meno socievole con li estranei, fà le feste solo ad amici di famiglia oppure qualche volta ad estranei, ma solo se loro si propongono follemente festosi tanto da saper coinvolgere imediatamente.. però la diffidenza che mostra da adulto è solo per meglio valutare chi si avvicina al proprio padrone, visto che in lui si è ben svegliato l'instinto di difesa del padrone per il quale è stato selezionato!

03/08/2008 21:11
 
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Re:
Vega boxer, 03/08/2008 21.00:

Purtroppo Bosi parla di boxer d'altri tempi.

Affidabile verso gli estranei

affidàbile agg. [der. di affidare]. – 1. Che può essere affidato: non è un incarico (o un segreto) a. a chiunque. 2. Nel linguaggio tecn. (come traduz. dell'ingl. reliable), di strumento, impianto o sim. che dà affidamento, che dà cioè garanzia di funzionare bene, o anche di metodo, sistema, tecnologia, programma operativo che abbia buone probabilità di condurre a risultati positivi; con sign. più ampio e recente, anche di attività e imprese varie, di gruppi o di persone singole (v. affidabilità).

Per me non contrasta con lo standard, perchè l'essere diffidente non vuol dire essere inaffidabile è difficile da spiegare [SM=x1153398]




no, anzi, direi tutto il contrario, la diffidenza da adulto lo rende più afidabile, perchè esita solamente per valutare la persona che ha di fronte al fine di difendere, se si rende necessario, il proprio padrone..ciò ci dimostra che quel boxer è un Boxer, e fà ciò per cosa è stato selezionato.



03/08/2008 21:17
 
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Frau Friederun Stockmann non parla di diffidenza

Quando non si può attaccare il ragionamento, si attacca il ragionatore.
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03/08/2008 21:19
 
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Ma Marisa...il boxer da standard è AFFIDABILE verso gli estranei...è pee me il più affidabile dei cani da difesa!
Io traduco il termine affidabile del grand eBosi come 2sicuro"..nel senso che non attacca a vuto, non aggredisce a sproposito...capisce se deve intervenire o no..è insomma affidabile in ogni occasione.


Marisa, se un cucciolo ha paura, è timido...non lo definisci diffidente, ti assicuro che è ben diverso!

Mi spiego, arrivano persone in visita cuccioli, io apro porta della loro stanza..si fiondano fuori, uno però si accorge della gente e torna indietro oppure si ferma.
Già i due comportamenti sono diversi, se si ferma solo...può essere diffidenza, se torna nella sua stanza...è timidezza/fifa.
Ma se lo stesso cucciolo è l'ultimo a esplorare posti nuovi, quando alla fine si decide lo fà solo in gruppo con fratellini o mamma o umano di fiducia, quando al primo passaggio di automobile fugge, quando si spaventa e si nasconde per un rumore improvviso...beh...ecco che di colpo dici che è timido, fifonchio e simili brutte cosette.
E io i comportamenti li ho visti sempre in associazione.

Mai visto cucciolo esplorativo, saldo di nervetti(sempre ragionando da cucciolo e non da adulto ovvio)tranquillo, fermarsi più di un secondo davati ad etranei.
Ammetto che un secondo di stop l'ho visto....ma dopo erano a mordere stringhe, attaccare caviglie e stappare orecchini alle signore.
E quindi.....quel secondo non lo rimarchi, non definisci il cucciolo diffidente...ma da adulto forse lo sarà...in modo affidabile come da standard.
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