Allora..sorvolando per ora sulla questione pedigree…
(e sulle informazioni un po' confuse in tuo possesso e di conseguenza in nostro possesso)..
Tornando alla questione colore, provo a spiegare in soldoni:
ogni cucciolo prende il 50% di corredo genetico da ogni genitore, quindi anche per quanto riguarda il colore prenderà 50% da mamma e 50% da papà..e dall’unione delle due metà è determinato il colore risultante, cioè quello che noi vedremo(fenotipo).
Il tigrato è un carattere dominante cioè, se presente anche solo nel 50% dei geni del cucciolo prevarrà sul carattere fulvo che invece è recessivo.
Quindi per manifestarsi il fulvo dovrà aver preso da entrambi i genitori il carattere fulvo, altrimenti prevarrà solo e sempre il tigrato, va da se quindi che due genitori fulvi, che hanno per forza entrambi i “50%” fulvo, non potranno mai dare cuccioli tigrati(perchè spovvisti del gene responsabile della tigratura) altrimenti non avrebbero a loro volta potuto essere fulvi.
Tra due genitori tigrati potranno invece nascere cuccioli fulvi perché, essendo il tigrato un carattere dominante, potrebbe nascondere un corredo genetico per metà fulvo, che, se presente in entrambi i genitori unendosi, potrebbe manifestarsi nei cuccioli.
Vitellozzo sarà omozigote per il carattere tigrato, cioè avrà entrambi i “50%” tigrati, quindi accoppiandosi con qualunque tipo di femmina (anche fulva cioè con entrambi i “50%”fulvi) trasmetterà solo e sempre il carattere tigrato che essendo dominante sarà sempre l’unico a manifestarsi.
Per avere conferma del suo essere omozigote per il carattere tigrato è di importanza assoluta il pedigree (per questo hector ti parlavano di "profondità del gene")che permetterà di ricostruire la “storia genetica” (genotipo) del cane in questione sondando nonni bisnonni nipoti figli...
Quindi tornando a bomba alla questione pedigree “prestato” da te descritta, oltre a dirti che è cosa che NON SI FA, rende assolutamente inattendibili i dati in esso riportati.
In questo caso specifico renderà impossibile un’indagine genotipica del cane per quanto riguarda il colore, ma la rende vana anche per altre questioni di gran lunga più “importanti”.
Spero di esser stata chiara, a volte volendo semplificare si rischia di fare l’esatto contrario!