in realtà, scusa se mi permetto Laura, credo non basti neanche quello. Da ciò che ho letto su pubblicazioni in merito su
www.pubmed.com (pubblicazioni di ricerche scientifiche) non è sufficiente un esemplare. O meglio. L'unica certezza la hai dall'accoppiamento di due boxer che non hanno alcuna pezzatura bianca, oppure se l'allele w sia recessivo in quello della coppia che ha il bianco in testa. MA potrei aver capito male, sicuramente Laura ne sa più di me. Comunque è complicato.
Il quesito che pone roberto è lo stesso analizzato per una domanda fatta al grande allevatore (e veterinario) Sioen il quale rispose dicendo che, come ai primordi della razza, è ancora necessario far accoppiare esemplari che possano dar vita a bianchi per permettere una maggiore estensione genetica, per continuare a migliorare la (giovane) razza sotto molti altri aspetti, e che allora, come oggi, il boxer bianco (pur degnissimo di tutti i diritti dei colorati) porta ancora con sè tratti genetici (quindi non fenotipici, non roba che si vede..) che non collimano con l'idea originale di boxer. Se ritrovo l'articolo ve lo posto o ve lo copio