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Allenamento, gara, stress del conduttore

Ultimo Aggiornamento: 04/02/2009 16:40
24/01/2009 14:08
 
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Odio quando ho scritto un papiro e poi lo perdo... va beh così imparo a copiare prima di inviare...

Abbiamo preparato il cane, gli esercizi sono perfetti, sappiamo le qualità del cane... però per me c'è sempre l'incognita gara ovvero come il cane reagisce allo stress del conduttore.
Questo è ancora più evidente in due casi :
cane con rapporto strettissimo con il conduttore, binomio che vive insieme al 100%, che si adorano e coccolano a vicenda.
cane lavorato totalmente in rinforzo positivo per cui l'approvazione del conduttore diventa importantissima

Per questo secondo me è fondamentale seguire il concetto di avere meno differenze possibili tra allenamento e gara, quindi niente aiuti evidenti, nessuna cosa in vista, atteggiamento del conduttore ed espressione dello stesso da gara.

Altra cosa basilare secondo me è l'atteggiamento positivo e soddisfatto del conduttore durante e dopo la gara. Non c'è niente di peggio secondo me per un cane di trovarsi in gara con un extraterrestre al posto del suo conduttore, non ricevere premi e sentirsi sempre che il suo amico è sempre arrabbiato ed insoddisfatto.

Ma resta comunque quella adrenalina che in allenamento per quanto simuliamo non possiamo mai riprodurre.
Allo stesso tempo se abbiamo lavorato bene c'è un momento magico per cui è proprio quell'adrenalina che aumenta le prestazioni in gara, un momento per cui il cane adora andare in gara, indipendentemente dalla mancanza di rinforzo tipo gioco, cibo, perchè diventa rinforzo lo stesso ambiente, l'eccitazione, gli applausi..
Quel momento è arrivato al 100% con Onice, tanto che adesso ad 11 anni quando si trova ad una gara vorrebbe gareggiare anche lei e salta letteralmente in campo. Al Trofeo Enci quando le ho fatto fare il cane in bianco non voleva neppure il cibo perchè per lei gara è gara e quindi il suo rinforzo era andare avanti negli esercizi, la tensione, gli applausi.

Con sua figlia credo che ancora non siamo arrivati a questo livello. In alcune gare è positiva, in altre gasata, in altre fuori di capa. Al mondiale ad esempio era allegrissima, felice ma veramente difficile da contenere. Evidentemente i due giorni di viaggio, lo stare in kennel per quasi tre giorni all'interno dell'expo con più di 20.000 cani e 50.000 spettatori avevano creato in lei tantissima adrenalina. Però è stato allo stesso tempo una sensazione esaltante, rendersi conto che se avessi potuto fare due gare invece di una sarebbe stata anche migliore... devo però capire come gestirla per evitare errori come quello sulle posizioni a distanza e sul resta in piedi e seduto, errori che in situazioni di gara "normale" non accadono. Certo che l'ordine degli esercizi decisi all'ultimo senza una bella condotta a stemperare...

www.youtube.com/watch?v=6FW7jGZAIuc

Altra cosa importantissima secondo me è non prestare attenzione se non al tuo cane, restare sempre con lui. In obedience non guardare i voti dei giudici, guardare il meno possibile lo stewart. Far sentire al cane che sei padrone della situazione, leader nell'ambiente.
Io per esempio ancora non ci riesco in ipo, soprattutto nell'ultima gara che per me è stata la prima così importante. Ed in effetti questo lo noto negli atteggiamenti di Velvet così diversi in pista, obbedienza ed attacchi. Poveretta pagherà un po' per me, spero di imparare alla svelta.

Non so se vi è successo di uscire da una gara magari con un punteggio non brillantissimo ma strafelice per l'atteggiamento vostro e soprattutto del vostro cane, insomma per la sensazione di essere un binomio, magari con errori tecnici ancora da risolvere ma essenzialmente una squadra.

Come sono le vostre esperienze tra gara ed allenamenti, le sensazioni, le vostre idee ??

Sono curiosa...





24/01/2009 15:14
 
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Risposta OT
Il filmato del mondiale di Obedience è emozionante....anche con i micro errorettini!

Stai stemperando l'ansia dell'attesa del parto di Velvet?

Non sarà peggio del mondiale...

Son poche le persone che possono dire ero al mondiale Obedience e alle selezioni del mondiale dell'Ipo 3 ed ora attendo che quella cagnina mi partorisca...
02/02/2009 13:06
 
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OT
Grazie !!! Soprattutto mi emoziona che quella fefettina è nata in mano a me !!!
Fine OT

Ma nessuno racconta la sue esperienze ???
Le sue emozioni in gara ???
Il vostro debutto ??

Io ho il filmato dell'esordienti in IPO con Onice... sono partita dal picchetto e avanti passo normale, dietrofront e mi sono resa conto di essere praticamente spostata lateralmente rispetto al picchetto di un buon venti metri.... una splendida linea retta....
02/02/2009 18:16
 
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concordo in tutto. in tutto quel che può essere umano.
il cane beh, abbiamo cani diversi, e anche qui scusatemi ma devo dire che boxer è altro.
è difficile trovare boxer che si gratifica perchè ti vede contento, lui è più opportunista di quel che sembra e se un giudice con cartellina in mano è più invitante di te ..beh sceglie lui!..e tu ci rimani di emme.
quando dico che boxer è bello è perchè puoi aspettarti di tutto è bello sì, ma in gara preferirei un'altro cane proprio per lo sato d'animo con cui si entra..
se parlo di esperienza personale sono andata in gara pensando di farcela, tranquilla e il mio cane mi ha espresso la sua curiosità in tutto ciò che non ero io. ogni gara è un'incognita, non per il mio stato d'animo, ma per quello del cane! ho fatto invece gare pensando di non tirar fuori nulla rimanendo sorpresa alla fine, come se mi dicesse..non ci credevi eh????
quindi alla fine prendiamoci quel che abbiamo, divertiamoci e poi quel che sarà sarà. l'importante e chiaro come dici tu non far trasparire al cane che disapprovi......lo uccidiamo poi in allenamento...
04/02/2009 08:35
 
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Certo Animabella che tu i proprietari di boxer li incoraggi proprio, descrivi in gara un cane di m..da e lo spacci fatto di crema chantilly.
Se non sei in grado di essere interessante per il tuo cane è un probblema tuo non della razza Boxer.
04/02/2009 12:28
 
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Animabella, prima che ti arrabbi più del dovuto, preciso che il termine " di m..da " non era naturalmente riferito al tuo cane ma ad uno ipotetico che così si comporta in gara e più precisamente non al cane in quanto tale ma al tipo di addestramento ed al rapporto che ha con il conduttore. Apprezzo comunque lo spirito con il quale vai in gara ma, ripeto, se il tuo cane si comporta così non è perchè è un boxer.
04/02/2009 12:50
 
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Anche secondo me il boxer è assolutamente in grado di dare attenzione, anzi penso che sia un ottimo soggetto in questo campo se lavorato nel giusto modo. Penso che il boxer però sia tra i cani più scafati nel senso che se viene lavorato in chiusura appena scopre che in quel momento non si può praticare "sgama" e giustamente si fa i fatti suoi. Se lavorato invece in un rapporto fatto di gioco "con regole" può esprimere la sua esuberanza e gioia di vivere.

Spesso ci si lamenta del boxer del suo temperamento e della sua vivacità. Invece per me sono solo doti da sfruttare. Diverso è invece il caso di cani molto indocili ma devo dire che ne ho visti veramente pochi, anche in quel caso comunque ci si può lavorare.

All'estero (e in qualche caso anche in Italia) portano a gare di obedience (non i mondiali ma nazionali) cani di tutte le razze compresi terrier, nordici, primitivi.

Come volevo spiegare nel post può essere un problema invece il cane lavorato molto sul rapporto e sulla gioia del lavoro stesso che quando si trova in gara accanto a sè un essere molto strano che non somiglia minimamente al proprio amico solito a due zampe, va giustamente in crisi.

Nell'UD poi viene quasi costantemente poco lavorata la generalizzazione. Ovvero si cambiano pochi campi ed in ogni caso si lavora in ambienti "sterili" molto lontani poi dalla situazione ambientale di una gara. Invece si dovrebbe prendere l'abitudine di non lavorare solo al campo magari solo al proprio ma ovunque e quando dico ovunque intendo stazioni, piazze, giardini pubblici, fiere, expo.
Chiaramente piano piano, cominciando da posti semplici e chiedendo cose semplici al cane, spezzando ancora di più gli esercizi. Quando riesce a fare perfettamente tutto in quella situazione si passa ad una più complicata. Questo dovrebbe portare il cane a pensare che la situazione di gara è quasi semplice.
L'unico neo come dicevo è lo stato d'animo del conduttore.
Anche a quello si potrebbe ovviare (e ho intenzione appena finita la cucciolata) facendo spesso delle simulazioni in posti diversi, magari con una piccola classifica che metta "pressione" sul conduttore.

04/02/2009 16:40
 
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Re:
zagor65., 04/02/2009 12.28:

Animabella, prima che ti arrabbi più del dovuto, preciso che il termine " di m..da " non era naturalmente riferito al tuo cane ma ad uno ipotetico che così si comporta in gara e più precisamente non al cane in quanto tale ma al tipo di addestramento ed al rapporto che ha con il conduttore. Apprezzo comunque lo spirito con il quale vai in gara ma, ripeto, se il tuo cane si comporta così non è perchè è un boxer.




io non mi arrabbio mai..o quasi [SM=x1153383] [SM=x1153396] scherzo!

io comque non ho mai detto cane di emme, ho detto che io ci rimango di emme.
è diverso!
ammetto che non ho tantissima esperienza, io non sono affatto un FENOMENO. ho visto tanti boxer in allenamento e in gare ho partecipato a gare con altro boxer e mi sono sempre divertita tanto, ma se si parla di stato d'animo, io avevo dentro la paura della sorpresa. sapere che il tuo cane te la può combinare è conoscere il proprio cane.
come dice summer l'alto temperamento può essere una risorsa, e io la sto sfruttando al max con la mia femmina in allenamento, però finisce che prende lo cose quasi per niente sul serio.
il maschio invece è fortemente capoccione e quando si mette in testa una cosa diventa sordo.
questi due cani sono in allenamento, non sono ancora mai usciti in gara a parte cal 3.
ci si allena in 4 campi diversi e con persone diverse.
il rapporto? probabile che sbaglio o ho sbagliato qsa ma non è qsto il post dove parlarne, magari ne apriamo uno adatto.
io persisto comunque nel dire che il boxer è un cane in grado di fare tutto quel che richiede UD, però poi continuo a dire che è sempre una sorpresa. ma a me piace soprattutto per questo, da continuamente spunto di ricerche e lavoro, e qsto è bene. Però è anche vero che davanti a un giudice e con qsta consapevolezza lo stato d'animo non è dei migliori.
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