00 13/10/2008 11:10
Il dobberman potrebbe essere un cane che trascorre il tempo tranquillamente e felicemente nel giardino di casa, viene accudito, nutrito e coccolato quotidianamente, non tutti hanno (bisogno di) un rapporto così intenso con il proprio cane, non tutti hanno velleità di addestramento o l'hobby delle discipline sportive, il rapporto si sviluppa entro i confini di casa, fuori poche volte all'anno, forse solo per andare dal veterinario a fare i richiami delle vaccinazioni.
Il padrone è una brava persona che tratta bene il suo cane ma, proprio per i motivi sopra esposti, quando lo mette al guinzagio per portarlo fuori non è certo del comportamento del cane e delle sue capacità di gestione, non è mai successo niente ma lui è abituato a gestirlo solo dentro i confini del giardino, fuori è insicuro, "ne succedono tante, i cani sono imprevedibili" ed accetta il consiglio, retorico dato dall'(in)esperto di turno e gli mette le punte.
Ed ecco che spunta l'integralista cinoanimalista che, avvertendo la presenza del demonio, al grido di: al rogo! al rogo! chiama le autorità che invece di accendere la pira e fare giustizia se la prendono con Lei lasciando ancora una volta che il diavolo scorazzi e destra ed a manca trascinandoci tutti nel baratro.