Io non sono l'illuminata purtroppo ma dico la mia.
Un cane secondo me trova sempre gratificazione dall'usare l'olfatto. E' il senso più potente che la natura gli abbia dato.
Però posso anche immaginare che un cane che per esempio ha avuto qualche conflitto nel momento in cui pistava, oppure ha qualche problema con il conduttore, oppure percepisce dal conduttore che qualcosa non va... beh il cane potrebbe collegare il lavoro olfattivo con queste sensazioni spiacevoli e quindi il lavoro potrebbe pesargli di più, potrebbe trarre meno gratificazione.
Dico questo perchè in parte ho vissuto questa cosa. Quando mi veniva detto di sgridare i cani se non stavano in pista, se volevano giocare, se facevano gli stupidi. E io provavo a fare come mi dicevano e in cuor mio ero triste e combattuta
perchè non era il mio modo di fare, perchè le cose non miglioravano e mi pareva di danneggiare qualcosa tra me e i cani. E loro faticavano a capire il lavoro, a fiutare concentrati, a ignorare tutto quello che c'era intorno perchè "rapiti" da una scia odorosa.
Poi uno stage mi ha illuminato
. E allora piste in silenzio, senza interventi sul cane ma un sacco di feste alla fine (al di là degli accorgeimenti tecnici tipo settere di pestare come se stessi schiacciando un insetto e dosare per bene i progressi). E io e i miei tesori abbiamo trovato un nuova sintonia nel fare piste insieme loro si concentrano come mai prima!
Magari ho descritto delle cose che non calzano con l'esempio di partenza di questa discussione... ma magari possono essere uno spunto.
[Modificato da veraprilia 18/11/2008 23:32]
_______________________
Vera, Harry & Berenice!