Re:
zil84, 07/10/2013 12:46:
... io faccio fatica a credere ad un dio specifico. Credo invece che la vita non si fermi qui e sono convinta che in realtà i nostri cari non ci abbandonino mai.
...
Quest'anno mi son ritrovata spesso a riflettere sul senso della vita e della morte e son sempre più convinta che la vita debba essere vissuta intensamente ...
Ma perchè non riusciamo a capire il senso del destino?
Innanzitutto condoglianze, per la zia e per tutti gli altri lutti che non conosco.
Mi hai fatto venire in mente le parole di Etty Hillesum nel suo ormai celeberrimo Diario (se non l'hai letto te lo straconsiglio, è adatto a tutti, credenti e non credenti, uomini e donne, giovani e anziani):
" ... O tutto è casuale, o niente lo è. Se io credessi nella prima affermazione non potrei vivere, ma non sono ancora convinta della seconda ...
... Forse ogni vita ha il proprio senso, forse ci vuole una vita intera per riuscire a trovarlo. ...
... Prometto di vivere questa vita sino in fondo, di andare avanti ..."
Io sono stata cresciuta in una famiglia credente, e credo in un "aldilà" per noi, ma anche per tutte le creature, come sembrerebbe suggerire san Paolo.
Ma i dubbi e le domande esistenziali penso siano comuni a tutti gli uomini, credenti e non credenti, e sono una specie di deserto interiore che tutti gli uomini prima o poi provano, come esprime ovviamente benissimo, con la sua poesia adamantina, il poeta religioso D. M. Turoldo, nell'incipit dell' opera "Fratello ateo" :
"Fratello ateo nobilmente pensoso
alla ricerca di un Dio che io non so darti
attraversiamo insieme il deserto ..."