Re: Re: Re:
expoman, 04/07/2012 13.28:
Premesso che bisognerebbe avere certezze sulle leggi in materia da un avvocato (ecco perchè ho consigliato per chi avesse problemi di consultare la LAV)io penso che in un condominio non sia possibile vietare l'accesso alle aree comuni ad animali domestici,a meno che arrechino pericolo (accertato)alle persone,ed in questo caso il proprietario dovrebbe adottare la misure del caso,oppure danni alle cose,ed in questo caso il proprietario dovrà accollarsi le spese relative.
Guardate che la gente fa presto a parlare e a scrivere,ma dato che le leggi e i cavilli ben pochi le conoscono a fondo risulta che ci sono tantissimi casi di veri e proprii soprusi accettati ingiustamente.
sono d'acordo su quello che dici, ossia che bisogna aver certezza di quanto dice la legge.
in ogni caso, almeno per quella che è la mia competenza in materia, pur avendo espresso alcuni concetti solo sommariamente solo perchè ci si trova su un forum posso, meno sommariamente, dire con certezza che:
- le clausole possono essere inserite in atti di compravendita dalle parti in causa ed eventualmente fossero successivamente contestate solo il Giudice può stabilirne la legittimità;
- riguardo ai divieti in condominio sulla detenzione di animali in genere o di cani (che è la più frequente) pur trattandosi di un argomento di rilievo e molto frequente, la giurisprudenza è ancora controversa ma sostanzialmente ferma ad indirizzi risalenti al 2001 (anche se vi sono sentenze della Cassazione del 2011 (...se non erro). comunque in breve la faccenda è questa:
le clausole che regolano il godimento delle aree comuni in un condominio possono innanzi tutto essere approvate SOLO ALL'UNANIMITA'(proprio in ragione dle fatto che si limita il godimento del diritto di proprietà esclusiva) inoltre devono essere GIUSTIFICATE non dal pericolo (così come hai scritto) ma dal disagio che un determinato comportamento può provocare nei confronti dei restanti condomini. questo significa, per esempio, che si fa divieto di condurre il cane in ascensore perchè sporca (perde il pelo o altro...);
- poi vi sono le ragioni riscontrabili nei casi in cui l'amimale è tollerato in genere ma ce n'è magari uno che da fastidio (il famoso disturbo elle persone...): della serie se il mio cane stressa la gente per 5/6 ore quando io sono assente, anche se nel condominio non c'è divieto di avere animali o cani, l'assemblea (sempre all'unanimità e provando il disagio) può disporre che il cane venga allontanato.
ALTRA cosa importante è che spesso tali divieti sono poco chiari o lasciano spazio ad equivoci e quindi a controversie, per esempio: il divieto di denenere animali in genere. E' legittimo? o se voglio tenere un pesciolino rosso a CASA MIA nessuno me lo può vietare? secondo quanto dice la Cassazione qualora il divieto sia approvato all'unanimità e sia CHIARO io non posso avere un pesciolino rosso. questo orientamento, però, può essere contestato a sua volta qualora non sia stato stabilito (magari dal costruttore nella fase di vendita con le famose clausole di cui dicevo prima) anche rivendicando quelli che sono i diritti irrinunciabili della persona contemplati nella Costituzione (avere la libertà di vivere un affetto anche se con un animale).
come vedi se ne può parlare quasi all'infinito, perciò avevo concluso dicendo che talvolta i limiti imposti da un condominio (magari abituato a tali controversie e abile nell'imporre quei divieti riconosciuti dalla legge) conduce alla rinuncia di chi vuole avere un cane che (purtroppo a ragion veduta)evita di intraprendere vie legali per far valere i propri diritti accettando un sopruso che però potrebbe essere letto come "regola" preesistente all'arrivo del nuovo inquilino che vuole avere un cane, stabilità da chi non lli sopporta. Ogni medaglia ha sempre due facce.
spero di essermi espresso bene ma il fine del mio discorso è che, secondo me, è sempre meglio usare il buon senso evitando i contrasti, soprattutto in un condominio, dove le scaramucce possono diventare grossi problemi e la legge (soprattutto quando si parla di privati) peggiora le cose a causa della sua lungaggine e (forse) essessiva "larghezza di vedute".