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OCD [Era:Ha bisogno di calcio?]

Ultimo Aggiornamento: 01/07/2011 14:05
09/01/2009 15:30
 
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OCD - Osteocondrite Dissecante - Learn more
Tratto da un articolo visualizzabile sul sito dell'Enci a cura di
Dr. Marco De Lorenzi, Medico Veterinario
Dr. Andrea Corbari, Medico Veterinario
Dr. Aldo Vezzoni, Medico Veterinario FSA




L'OCD è una malattia che colpisce la cartilagine articolare durante la fase di accrescimento. Durante la prima parte della vita fetale, infatti, lo scheletro è costituito unicamente da cartilagine, solamente durante la seconda fase della gravidanza inizia la trasformazione in tessuto osseo. Alla nascita il cucciolo ha ancora all'interno delle proprie ossa delle porzioni cartilaginee che permettono la crescita dell'osso stesso. Quando, ad un'età variabile a seconda delle razze, questa cartilagine viene definitivamente sostituita da tessuto osseo, la crescita scheletrica si arresta definitivamente.

LA MALATTIA DEI CANI DI GROSSA TAGLIA

Nel cane in accrescimento la cartilagine articolare è responsabile della crescita delle estremità delle ossa che compongono l'articolazione: nel processo di crescita lo strato profondo della cartilagine si trasforma continuamente in tessuto osseo, contribuendo così alla crescita delle ossa e mantenendo nello stesso tempo costante lo strato cartilagineo superficiale che riveste la superficie articolare. Può succedere che questo processo di trasformazione si inceppi e che la produzione di tessuto osseo rallenti: in questo caso la cartillagine si inspessisce e perde elasticità e resistenza a causa del ridotto apporto nutritivo da parte del liquido sinoviale. Questa patologia è la osteocondrite, che produce, come conseguenza alle continue sollecitazioni meccaniche provocate dall'attività e dalla vivacità del cucciolo, il distacco dall'osso sottostante delle parti di cartilagine ispessita più esposte alle sollecitazioni durante il movimento ed alla formazione di crepe profonde nello spessore della cartilagine. In seguito a queste fessure si sollevano dei veri e propri lembi di cartilagine, staccata dall'osso, che vengono definite osteocondrite dissecante.
L'OCD è una patologia che procura dolore al cane per cui la zoppicatura è solitamente evidente e il proprietario la nota precocemente, salvo quando riguarda contemporaneamente entrambi gli arti anteriori o posteriori, nel qual caso la sintomatologia è più subdola, con il cane che tende a sedersi spesso ed assume un'andatura impacciata. Il dolore è solitamente più marcato al mattino, dopo un periodo di riposo o dopo un esercizio fisico prolungato. Il cane presenta spesso un'andatura rigida sull'arto colpito ed a riposo può assumere delle posture particolari, dette antalgiche, perché gli consentono una minor pressione sulle parti ammalate: quando sono colpiti i gomiti, ad esempio, il cane mantiene gli arti anteriori ruotati verso l'esterno, quando è colpito il garretto l'articolazione viene tenuta eccessivamente estesa oppure quando è colpito il ginocchio il cane tende ad incurvare la groppa per portare il baricentro sugli arti anteriori ed alleviare il carico su quelli posteriori. Tutti questi atteggiamenti indicano che l'animale sente dolore, ma non sono specifici solo dell'OCD.

L'OCD colpisce principalmente cani di media e grossa taglia e si manifesta ad un'età compresa tra i 4 e i 10 mesi, anche se talvolta può manifestarsi clinicamente più tardi.
La componente genetica sembra essere un elemento fondamentale per lo sviluppo della malattia. Altri fattori sono sicuramente coinvolti in questa malattia, uno di questi è l'alimentazione, in particolar modo la sovralimentazione con una spinta di crescita troppo rapida e l'eccessiva integrazione con calcio che possono favorire lo sviluppo dell'OCD.

Le localizzazioni più frequenti dell'OCD nel cane sono a carico della spalla, del gomito, del ginocchio e del garretto, ma altre regioni possono essere colpite, anche contemporaneamente.
Solitamente la diagnosi di OCD si effettua con un esame radiografico. E' importante sottolineare che la patologia può colpire contemporaneamente più articolazioni, quindi è sempre bene controllare, nella stessa seduta, tutte le articolazioni a rischio per quella razza, anche se l'animale manifesta una zoppia evidente solo in una zampa. L'aspetto radiografico consiste in un difetto del profilo della superficie articolare nelle sedi predisposte ad OCD, con evidenziazione, talvolta, del lembo di cartilagine staccata Quando si hanno dei dubbi perché non sono ancora presenti alterazioni visibili con la radiografia, l'indagine di scelta è l'artroscopia in quanto ci permette nella stessa seduta di confermare la diagnosi e di trattare il problema con la minima invasività possibile.
La precocità della diagnosi è molto importante, bisogna infatti intervenire prima che l'articolazione vada incontro a quelle alterazioni artrosiche che non sono reversibili e potrebbero invalidare anche seriamente il cane per tutta la sua vita.

DUE METODI DI TRATTAMENTO

L'intervento chirurgico è indicato solo nei cani giovani dove non si siano ancora instaurati dei fenomeni artrosici avanzati. Il trattamento medico-conservativo, a base di farmaci antiinfiammatori e terapia fisica, è riservato ai cani già adulti nei quali non è stata effettuata una diagnosi precoce e dove le alterazioni articolari provocate dalla malattia sono talmente avanzate che anche un intervento non darebbe alcun giovamento. L'OCD di spalla a volte può essere trattata senza ricorrere alla chirurgia. Se la lesione non è di grosse dimensioni e non coinvolge l'osso sottostante, si può attendere e vedere con controlli radiografici ripetuti se si ha una guarigione spontanea della lesione od un suo aggravamento. In questa fase il cane va tenuto più a riposo possibile e sottoposto a trattamenti antinfiammatori dosati nel modo corretto. Viceversa, quando la lesione interessa un'ampia porzione della superficie articolare o si ha il sollevamento di un lembo cartilagineo, è necessario ricorrere all'intervento chirurgico classico o all'artroscopia.
Qualsiasi sia la tecnica chirurgica utilizzata, lo scopo è quello di rimuovere la porzione di cartilagine staccata, ravvivare l'osso sottostante per favorire la formazione di fibrocartilagine che ripara la lesione, irrigare e lavare abbondantemente l'articolazione per rimuovere tutti i possibili frammenti rimasti al suo interno, oltre al liquido sinoviale infiammato. E' un intervento piuttosto rapido, da 30 a 60 minuti, e viene ben tollerato dal cane. Nel periodo post operatorio è necessario osservare un periodo di convalescenza di circa 3-4 settimane in cui il cane non deve svolgere un'attività eccessiva e libera, cioè niente corse o giochi con altri cani, ma solo qualche passeggiata al guinzaglio per mantenere in movimento l'articolazione e le masse muscolari senza eccessive sollecitazioni.
Se non trattata adeguatamente l'OCD esita sempre in un'artrosi dell'articolazione la cui gravità dipende dall'entità della lesione. L'intervento chirurgico non sempre riesce a prevenire l'instaurarsi di questa artrosi, ma generalmente ne limita grandemente la progressione. Questo dipende dalla sede anatomica colpita dalla malattia e dalla precocità dell'intervento. In caso di OCD della spalla si ottiene quasi sempre una guarigione completa, mentre quando sono interessati gomiti o garretti la prognosi è meno favorevole, in quanto permane sempre un certo grado d'artrosi.


Patty, Kira & Oliver
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