amelialastrega, 14/10/2008 14.50:
Allora, mi spiego, ogni volta che c'è in ballo un argomento che riguarda l'educazione o l'addestramento, entrano in scena le mamme che sgridano, reprimono, cazziano! Come esempio del fatto che noi dobbiamo essere uguali, imporci con serietà e severità per far da subito riconoscere loro che sono sottoposti e noi capi branco.
E questo mi infastidisce non poco.
Iniziamo con le precisazioni: mamma non si impone a prescindere, mamma non reprime.
Io sono certa di ciò che dico, (a parte due eccezioni) gli adulti boxer, mamme in primis, sono di un paziente mai visto, si spostano da ciotole del loro cibo, si fanno camminare addosso, mordere, stritolare e non dicono una mazza di tambuto fritto.
La mamma però non si fa mancare di rispetto, non subisce pasivamente goni cosa in quanto mamma ma permette.
Questa è una sostanziale differenza
L'inizio di regole è attorno ai 6/7 mesi, età che io considero adolescenza e non più cucciolo.
A quell'età le regole stando in un branco le hanno già molto chiare secondo me...tuttalpiù più avanti tenteranno una scalata gerarchica.
Solo con i coetanei ho visto rivedere le posizioni a quell'età...con gli adulti le loro regole le conoscono già bene e gli vengono rimarcate di continuo (questo non vuo dire che le prendano eh? Il modo di imporre la propria supremazia non necessariamente vuol dire "ti picchio" anzi, nella maggior parte dei casi se c'è uno che non ne ha proprio bisogno è il capobranco piuttosto che il superiore effettivo)
Ale, se mi parli di branco intero che intergaisce è una cosa, se parliamo di madre sola con figli...beh, ti assicuro che è diverso!
Io credo che una madre con cuccioli di un mese a zonzo per la casa con branchetto..beh, sia anche un filetto sotto stress(magari non visibile) e quindi un filo più reattiva.
Forse capisco male ma non vedo perchè una madre sotto stress per la preoccupazione dei suoi figli dovrebbe sgridare loro al posto degli altri adulti visti come minaccia.
Comunque, sia chiaro che non è che io a 30 gg spalanchi le porte di casa costringendo tutta la famiglia a stare in mezzo ad un branco eh?
L'inserimento avviene più avanti e non con una scadenza prestabilita,ma nella fase in cui si creano le circostanze per cui:
- i cuccioli sono belli sicuri nei movimenti
- hanno conosciuto tutto ciò che li circonda e spingono per andare oltre alla stanza in cui si trovano
- la mamma non è contenta di stare in stanza con loro e vuole rientrare nel branco ma allo stesso tempo ha un certo disagio per non essere con loro
...diciamo che l'inserimento avviene nella fase in cui non si parla più di pause che si prende la mamma, ma di quando il suo atteggiamento cambia proprio e si capisce chiaramente che li vorrebbe al seguito tanto che a volte è lei stessa ad invitarli ad uscire per esplorare.
Quando li faccio uscire e si inseriscono nel branco con mamma, i cuccioli hanno già avuto modo prima di conoscere singolarmente ogni singolo membro e quindi hanno un atteggiamento di totale tranquillità nei confronti del resto del branco e il loro primo compito è quello della scoperta dell'ambiente.
Anche la mamma prima ha permesso che incontrassero uno alla volta ogni membro con cui poi si ritroverà a condividerne lo spazio con i suoi cuccioli e questo avviene in una zona circoscritta fuori dalla stanza cuccioli.
Prima che lei decida nessuno può avvicinarsi nemmeno in quella zona che lo fa a striscie....è lei che mi dà l'OK.
Questo per dire, che limitandomi a seguire i suoi segnali, non credo che entri in stress quando finalmente tutta la casa è di libero accesso a tutti...o almeno io non ho mai visto nessun segnale che mi abbia fatto pensare a stress, anzi tutt'altro.
E non è richesta pazienza da adulti esterni dopo l'età dell'infanzia più assoluta.
Gli adulti esterni (sempre parlando dei miei) hanno molta più pazienza quando si rapportano con dei cuccioli di 50 gg.
Anche loro permettono, non usano la forza neol giocare, invitano e subiscono cose che a cuccioloni non permetterebbero.
Certo, nulla a che vedere con la pazienza di mamma che è ineguagliabile.
Da guardare e riguardare i filmatini di Mariangela.....
Li ho riguardati e li ho riguardati anche pensando a questa discussione e non ho visto nulla di diverso di quello che vedo in casa mia.
Attenzione però che quando dico mamma educa, sgrida, cazzia, non bisogna pensare ad una mamma che una mattina si sveglia e che decide che è arrivato il giorno di andare a scuola e si mette all'improvviso a bacchettare i figli.
Dico solo che raggiunta una certa età del cucciolo, si può creare una situazione per cui mamma dice "ora no" piuttosto che "questo no" cosa che prima non avrebbe fatto nemmeno in una circostanza analoga.
Questo atteggiamento però, non essendo una costante (nel senso di continuo), lo si può notare quando mamma e cuccioli sono sempre insieme in totale naturalezza(quindi con adeguati spazi per una convivenza continua)
Se io una volta che sono svezzati, tolgo mamma e faccio incontrare solo saltuariamente, non sono in una situazione naturale;
se io tengo divisi mamma e cuccioli (parliamo sempre a svezzamento avvenuto) e faccio incontrare per le libere uscite e i giochi all'aria aperta piuttosto che per l'esplorazione del mondo, non è una situazione naturale,
se io non vivo con loro e entro nella camera in cui sono mamma e figli, quel momento non è una situazione naturale o meglio normale.
Credo si abbia più possibilità di cogliere certi dettagli quando noi e loro facciamo parte della stessa quotidianità, quando la nostra presenza è normale e non una variante.
A volte capita che un cucciolo nei suoi 60 gg di vita in famiglia abbia ricevuto una sola sgridata da mamma (sgridata che da più piccino non avrebbe ricevuto) e che se non fossi stata presente in quel momento non avrei visto.
Ho visto mamme intervenire anche quando tra fratellini il gioco si fa troppo duro.
Non intervenire pestando, anzi, ma quasi un modo per controllare piuttosto che distrarli infilando il muso tra loro (non so se riesco a far capire esattamente il meccanismo e la situazione)..cosa che da più piccini non fa.
Altro esempio.
Se l'allattamento non siamo noi a decidere quando farlo finire, anche per questo mamma interviene.
La prima cosa che fa in questo caso è non rimanere ferma quando si attaccano e quindi liberarsi delle "sanguisughe" facendoli scivolare camminando, ma se qualcuno più tenace rimane attaccato, ecco che la sgridata arriva.
Fatte le cose al naturale, è sempre mamma che dice gradualmente basta all'allattamento.
P.S. in questa discussione
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=6343705 aperta sul forum tempo fa, già si era fatto accenno sugli atteggiamenti di mamma e nessuno allora ha detto non è vero...sfuggito?