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Perchè amare l'obedience

Ultimo Aggiornamento: 15/12/2006 18:17
15/12/2006 17:41
 
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Ovvero la mia storia... come avvicinarsi all'obedience per caso e come restare vittime e non poterne più fare a meno...
Lavoravo in un centro cinofilo a Lucca, in quel momento avevo Summer il whippet che faceva agility e Onice la malinois che faceva IPO.
I titolari erano molto aperti alle novità e scoprirono che in Italia era stata importata non ufficialmente una disciplina l'obedience molto in voga nei paesi nordici. Proviamo a cercare il regolamento e ne troviamo uno che in realtà era pure molto sbagliato con ad esempio il cono come primo esercizio anzichè il box... va beh...
Nel frattempo ci sono gli Europei a Genova io vado a vedere ma ho la sfortuna di vedere solo dei concorrenti francesi, con i loro cani lenti, demotivati, chiusi, mi allontano disgustata.
Cominciamo comunque a lavorare con Summer e la femmina di Pastore tedesco di una mia amica, Claudia Marchetti. Divertente, ma d'altra parte sia a me che a lei basta fare qualcosa con i cani...
Poi decidiamo di fare uno stage lì al campo con uno di quelli che ha importato l'obedience e che è nell'associazione D.O.G. (Dog obedience group) che cerca di sviluppare questa disciplina in Italia.
Capiamo qualcosa in più ma sinceramente non siamo ancora presi...
Poi arrivano i mondiali di obedience a Milano. E lì dopo la solita dose di sfortuna (altri cani francesi, dei cani olandesi) ho l'incredibile fortuna di vedere Mitzi, una cagna fantastica che dopo una condotta così e così esplode e mi fa vedere chiamate, box, direttivo, posizioni ad una velocità, con una brillantezza incredibile, tutta scodinzoli, occhi da pazza, uno spettacolo che non dimenticherò mai.
Nel frattempo Summer ha un nuovo attacco di leishmaniosi quindi gli allenamenti con lui si bloccano. Claudia nel frattempo decide di debuttare e mi convince ad iscrivere Onice in debuttanti per farle compagnia. In effetti penso, escluso la tenuta del riporto da fermo e le posizioni a distanza è come fare una debuttanti di IPO quindi...
Partiamo per Torino la gara è dai Giraudi, chiaramente non è ufficiale. Arriviamo il Sabato e senza soldi dormiamo in macchina (a Novembre!!!) e il giorno dopo siamo lì pinpanti pronti per gareggiare.
Claudia con Kira si comporta bene, entro io con Onice e sulla sociabilità parte il primo problema. All'allungare la mano del giudice verso di lei Onice gli fa sentire lo schiocco dei denti vicino, ne parlano, decidono, voto bassissimo ma mi fanno andare avanti !!!. Arriverò seconda dietro a Claudia (la cagna masticherà sulla tenuta e chiaramente non saprà fare dal terra al seduto sulle posizioni). Poi Claudia con Kira fa pure la classe uno vincendo pure quella. Non male per due principianti senza esperienza e con i cani fatti in casa!!!! I commenti sui due cani saranno però importanti. Ci fanno notare come Kira sia sbilanciata di peso e ci consigliano la lastra per la displasia, mi fanno notare come Onice sia un cane dalle potenzialità enormi che però vanno valorizzate aiutandola a vivere meglio il suo rapporto con le persone, diminuendone la dominanza...
Comincia però la classe tre.
E lì scocca la scintilla. Ho la fortuna di vedere praticamente tutti i cani della nazionale e resto estasiata. Non è l'esecuzione pulita ma la qualità, l'entusiasmo, la velocità, il rapporto, la simbiosi, il divertimento, la luce che vedi negli occhi dei cani.
Decido di provare a capire come ottenere ciò da Onice. Mi scontro subito con quelli del centro. Una cosa è usare Summer una cosa è usare Onice. Onice è la loro stella dell'IPO, non si può distoglierne l'attenzione. Immaginarsi poi usarla anche per l'agility!!!
Beh la fine sarà che lascerò il campo, ma da lì mi si spalancheranno tante di quelle prospettive, tante di quelle scoperte... mi viene la pelle d'oca a pensarci.
Mi allenerò nei giardinetti, sull'asfalto dei parcheggi...

Obedience... per me era inizialmente una serie di esercizi, più o meno complessi, uno sport come tanti, come l'IPO, come l'agility.
Ma frequentando stage con i nordici, con gli inglesi con gli italiani (con cui si istaurerà una grossa amicizia), mi rendo conto che è diverso, molto diverso. E' una filosofia vera e propria. Perchè per riuscire ad ottenere precisione, velocità, tenuta di una gara in tre ci vogliono tante tante cose, ci vuole rapporto, ci vuole armonia, ci vuole tecnica, ci vuole tenuta mentale di te e del tuo cane, ci vuole di conoscerci entrambi nel profondo, con i propri pregi e i propri difetti, ci vuole fantasia, è necessario mettersi continuamente in gioco, ci vuole attenzione ai minimi particolari, ci vuole di chiedersi costantemente il perchè, il come.
Improvvisamente io che mi sentivo appagata con Onice, io che pensavo risultati alla mano di avere un bel rapporto, di avere controllo, tecnica mi sento una nullità, mi devo rimettere in gioco. Ma la soddisfazione sarà grande e non è mai finita.
Perchè solo dopo capirò quanto io e Onice in realtà eravamo ancora distanti da capirci veramente, quanto la sua vita fosse distante dalla mia, quanto poteva migliorare nel suo rapporto con il mondo, restando la cagna determinata, decisa che è senza però avere stress.
Parto decisa, comincio a prepararla, ad insegnarle a gestire la sua carica nervosa, la sua dinamicità e la sua dominanza. Il rapporto aumenta, mi sento veramente insieme, lei comincia a cambiare, io pure.
Prima gara in uno sempre non ufficiale con la DOG ed è un primo posto eccellente. Ma comincio ad essere dentro veramente all'obedience, a capire quanto c'è da lavorare su di me, su di lei, sulla tecnica, sulla motivazione, sulla gestione della gara, dello stress. Prima gara in due ed è ancora primo ecc. così come la seconda e la terza. Sono gare in cui mi sento felice, pensare ai passi fatti, rivedere la gara, capire gli errori. Mi ricordo una due a Roma, io che sbraccio un box, lei che segue il movimento e fa fatica a trovarlo. Mi ricordo il rientro al piede sul richiamo malgrado la fermata a terra e Onice che arriva a mille e rischia di farmi cadere rientrando a scema, con la faccia allegrissima, felice, veramente felice. Mi ricordo il podio con Claudia accanto nella sua ultima gara con Kira che verrà ritirata per l'aumentare dei problemi con la displasia (ma arriveranno Scott obedience III e Mitch che in tre gare farà il campione italiano e vincendo due selezioni andrà al mondiale).
Tutte le gare fatte in poco tempo in pochi mesi.
Poi arriva l'ufficialità. L'obedience è una disciplina ENCI.
Prima della conferma mi faccio una gara in III in Francia per evitare di dover ricominciare da capo. E lì imparo a conoscere un altro lato di Onice. Siamo in simbiosi ? Eccome ma allora bisogna vedere la faccia buona e la faccia cattiva. C'è una stewart imbranata, nell'idiota mi posiziona prima della partenza duemila volte, sbaglia i tempi, insomma un disastro e io mentre faccio l'idiota penso a quanto mi piacerebbe strozzarla. Finisce l'idiota, non faccio in tempo a complimentarmi con Onice che lei parte sulla stewart, facendole un perfetto affronto e abbaio. La richiamo e mi vergogno profondamente. Ma siamo in Francia e lasciano correre. Ora so che devo ancora lavorare, Onice non deve permettersi, io devo controllarmi perchè ormai lei mi legge nel pensiero.
Faccio la prima gara in III in Italia, è di selezione, non siamo pronti, lo so, ci provo e va male. La cagna è troppo su di me, ora bisogna lavorare all'opposto. Deve cercare il box, il direttivo, i legnetti. Devo imparare a gestirmi e a gestirla. Dopo un primo momento di scoramento e di pianto, riparto ancora più motivata. Non farò gare per quasi un anno. Improvvisamente mi ripresento dal nulla. E' una gara di selezione. Vince Nicola con Shep, seconda Nicoletta con Eileen... terza a pochissimi punti (mi sembra 6-7) ci sono io con Onice. Sono entrata per prima, gara praticamente perfetta, punteggio eccellente e alto. Senza volere ho messo dietro tanti mostri sacri, tanti nazionali. La cagna era con me, veramente, mi sentivo una cosa sola. Sensazione stupenda perchè non è un attimo come in agility, dura mezz'ora e la soddisfazione di questo risultato la senti dentro per sempre.
Seconda gara di selezione. Siamo a Bologna e arrivo seconda a mezzo punto da Nicoletta. Ancora meglio, punteggio più alto, mi sento veramente ok e sono in Nazionale !!! Sono la terza selezionata per punteggio, ho mandato in individuale dei titolari.
E prima di Dortmund mi aspetta un altro mondiale di obedience quello di De Haan in Belgio riservato ai pastori belgi a distanza di solo due settimane (con il viaggio anche meno...) uno dall'altro.

Per me l'obedience è diventata un droga, di cui non poterne fare a meno.
Nel frattempo per capire cosa anche altri pensino dell'obedience vi mando a questo indirizzo :

www.gruppocinofilomonzese.it/obedience.html

Vi ho annoiato abbastanza ????



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