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Perchè amare l'obedience

Ultimo Aggiornamento: 15/12/2006 18:17
15/12/2006 17:41
 
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Ovvero la mia storia... come avvicinarsi all'obedience per caso e come restare vittime e non poterne più fare a meno...
Lavoravo in un centro cinofilo a Lucca, in quel momento avevo Summer il whippet che faceva agility e Onice la malinois che faceva IPO.
I titolari erano molto aperti alle novità e scoprirono che in Italia era stata importata non ufficialmente una disciplina l'obedience molto in voga nei paesi nordici. Proviamo a cercare il regolamento e ne troviamo uno che in realtà era pure molto sbagliato con ad esempio il cono come primo esercizio anzichè il box... va beh...
Nel frattempo ci sono gli Europei a Genova io vado a vedere ma ho la sfortuna di vedere solo dei concorrenti francesi, con i loro cani lenti, demotivati, chiusi, mi allontano disgustata.
Cominciamo comunque a lavorare con Summer e la femmina di Pastore tedesco di una mia amica, Claudia Marchetti. Divertente, ma d'altra parte sia a me che a lei basta fare qualcosa con i cani...
Poi decidiamo di fare uno stage lì al campo con uno di quelli che ha importato l'obedience e che è nell'associazione D.O.G. (Dog obedience group) che cerca di sviluppare questa disciplina in Italia.
Capiamo qualcosa in più ma sinceramente non siamo ancora presi...
Poi arrivano i mondiali di obedience a Milano. E lì dopo la solita dose di sfortuna (altri cani francesi, dei cani olandesi) ho l'incredibile fortuna di vedere Mitzi, una cagna fantastica che dopo una condotta così e così esplode e mi fa vedere chiamate, box, direttivo, posizioni ad una velocità, con una brillantezza incredibile, tutta scodinzoli, occhi da pazza, uno spettacolo che non dimenticherò mai.
Nel frattempo Summer ha un nuovo attacco di leishmaniosi quindi gli allenamenti con lui si bloccano. Claudia nel frattempo decide di debuttare e mi convince ad iscrivere Onice in debuttanti per farle compagnia. In effetti penso, escluso la tenuta del riporto da fermo e le posizioni a distanza è come fare una debuttanti di IPO quindi...
Partiamo per Torino la gara è dai Giraudi, chiaramente non è ufficiale. Arriviamo il Sabato e senza soldi dormiamo in macchina (a Novembre!!!) e il giorno dopo siamo lì pinpanti pronti per gareggiare.
Claudia con Kira si comporta bene, entro io con Onice e sulla sociabilità parte il primo problema. All'allungare la mano del giudice verso di lei Onice gli fa sentire lo schiocco dei denti vicino, ne parlano, decidono, voto bassissimo ma mi fanno andare avanti !!!. Arriverò seconda dietro a Claudia (la cagna masticherà sulla tenuta e chiaramente non saprà fare dal terra al seduto sulle posizioni). Poi Claudia con Kira fa pure la classe uno vincendo pure quella. Non male per due principianti senza esperienza e con i cani fatti in casa!!!! I commenti sui due cani saranno però importanti. Ci fanno notare come Kira sia sbilanciata di peso e ci consigliano la lastra per la displasia, mi fanno notare come Onice sia un cane dalle potenzialità enormi che però vanno valorizzate aiutandola a vivere meglio il suo rapporto con le persone, diminuendone la dominanza...
Comincia però la classe tre.
E lì scocca la scintilla. Ho la fortuna di vedere praticamente tutti i cani della nazionale e resto estasiata. Non è l'esecuzione pulita ma la qualità, l'entusiasmo, la velocità, il rapporto, la simbiosi, il divertimento, la luce che vedi negli occhi dei cani.
Decido di provare a capire come ottenere ciò da Onice. Mi scontro subito con quelli del centro. Una cosa è usare Summer una cosa è usare Onice. Onice è la loro stella dell'IPO, non si può distoglierne l'attenzione. Immaginarsi poi usarla anche per l'agility!!!
Beh la fine sarà che lascerò il campo, ma da lì mi si spalancheranno tante di quelle prospettive, tante di quelle scoperte... mi viene la pelle d'oca a pensarci.
Mi allenerò nei giardinetti, sull'asfalto dei parcheggi...

Obedience... per me era inizialmente una serie di esercizi, più o meno complessi, uno sport come tanti, come l'IPO, come l'agility.
Ma frequentando stage con i nordici, con gli inglesi con gli italiani (con cui si istaurerà una grossa amicizia), mi rendo conto che è diverso, molto diverso. E' una filosofia vera e propria. Perchè per riuscire ad ottenere precisione, velocità, tenuta di una gara in tre ci vogliono tante tante cose, ci vuole rapporto, ci vuole armonia, ci vuole tecnica, ci vuole tenuta mentale di te e del tuo cane, ci vuole di conoscerci entrambi nel profondo, con i propri pregi e i propri difetti, ci vuole fantasia, è necessario mettersi continuamente in gioco, ci vuole attenzione ai minimi particolari, ci vuole di chiedersi costantemente il perchè, il come.
Improvvisamente io che mi sentivo appagata con Onice, io che pensavo risultati alla mano di avere un bel rapporto, di avere controllo, tecnica mi sento una nullità, mi devo rimettere in gioco. Ma la soddisfazione sarà grande e non è mai finita.
Perchè solo dopo capirò quanto io e Onice in realtà eravamo ancora distanti da capirci veramente, quanto la sua vita fosse distante dalla mia, quanto poteva migliorare nel suo rapporto con il mondo, restando la cagna determinata, decisa che è senza però avere stress.
Parto decisa, comincio a prepararla, ad insegnarle a gestire la sua carica nervosa, la sua dinamicità e la sua dominanza. Il rapporto aumenta, mi sento veramente insieme, lei comincia a cambiare, io pure.
Prima gara in uno sempre non ufficiale con la DOG ed è un primo posto eccellente. Ma comincio ad essere dentro veramente all'obedience, a capire quanto c'è da lavorare su di me, su di lei, sulla tecnica, sulla motivazione, sulla gestione della gara, dello stress. Prima gara in due ed è ancora primo ecc. così come la seconda e la terza. Sono gare in cui mi sento felice, pensare ai passi fatti, rivedere la gara, capire gli errori. Mi ricordo una due a Roma, io che sbraccio un box, lei che segue il movimento e fa fatica a trovarlo. Mi ricordo il rientro al piede sul richiamo malgrado la fermata a terra e Onice che arriva a mille e rischia di farmi cadere rientrando a scema, con la faccia allegrissima, felice, veramente felice. Mi ricordo il podio con Claudia accanto nella sua ultima gara con Kira che verrà ritirata per l'aumentare dei problemi con la displasia (ma arriveranno Scott obedience III e Mitch che in tre gare farà il campione italiano e vincendo due selezioni andrà al mondiale).
Tutte le gare fatte in poco tempo in pochi mesi.
Poi arriva l'ufficialità. L'obedience è una disciplina ENCI.
Prima della conferma mi faccio una gara in III in Francia per evitare di dover ricominciare da capo. E lì imparo a conoscere un altro lato di Onice. Siamo in simbiosi ? Eccome ma allora bisogna vedere la faccia buona e la faccia cattiva. C'è una stewart imbranata, nell'idiota mi posiziona prima della partenza duemila volte, sbaglia i tempi, insomma un disastro e io mentre faccio l'idiota penso a quanto mi piacerebbe strozzarla. Finisce l'idiota, non faccio in tempo a complimentarmi con Onice che lei parte sulla stewart, facendole un perfetto affronto e abbaio. La richiamo e mi vergogno profondamente. Ma siamo in Francia e lasciano correre. Ora so che devo ancora lavorare, Onice non deve permettersi, io devo controllarmi perchè ormai lei mi legge nel pensiero.
Faccio la prima gara in III in Italia, è di selezione, non siamo pronti, lo so, ci provo e va male. La cagna è troppo su di me, ora bisogna lavorare all'opposto. Deve cercare il box, il direttivo, i legnetti. Devo imparare a gestirmi e a gestirla. Dopo un primo momento di scoramento e di pianto, riparto ancora più motivata. Non farò gare per quasi un anno. Improvvisamente mi ripresento dal nulla. E' una gara di selezione. Vince Nicola con Shep, seconda Nicoletta con Eileen... terza a pochissimi punti (mi sembra 6-7) ci sono io con Onice. Sono entrata per prima, gara praticamente perfetta, punteggio eccellente e alto. Senza volere ho messo dietro tanti mostri sacri, tanti nazionali. La cagna era con me, veramente, mi sentivo una cosa sola. Sensazione stupenda perchè non è un attimo come in agility, dura mezz'ora e la soddisfazione di questo risultato la senti dentro per sempre.
Seconda gara di selezione. Siamo a Bologna e arrivo seconda a mezzo punto da Nicoletta. Ancora meglio, punteggio più alto, mi sento veramente ok e sono in Nazionale !!! Sono la terza selezionata per punteggio, ho mandato in individuale dei titolari.
E prima di Dortmund mi aspetta un altro mondiale di obedience quello di De Haan in Belgio riservato ai pastori belgi a distanza di solo due settimane (con il viaggio anche meno...) uno dall'altro.

Per me l'obedience è diventata un droga, di cui non poterne fare a meno.
Nel frattempo per capire cosa anche altri pensino dell'obedience vi mando a questo indirizzo :

www.gruppocinofilomonzese.it/obedience.html

Vi ho annoiato abbastanza ????



15/12/2006 17:43
 
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Allora provo ad andare con la terza puntata.
I primi tre mondiali/europei...
Quando sei lì vi assicuro che l'idea è "ma chi cavolo me lo ha fatto fare ???" poi ti passa, sarò sentimentale ma i colori azzurri, la presentazione, la bandiera per me sono importanti.

Primo mondiale : quello dei pastori belgi a De Haan (Belgio). In capo al mondo, a 100 metri dal mare, sulla punta del Belgio. Ambiente stupendo, emozioni tante, immaginatevi di essere costantemente circondati da belgi impegnati a fare sport di tutti i tipi. Veramente bellissimo. Il rammarico della descriminazione ma la sensazione di essere INSIEME ad Onice anche lì. La difficoltà che mi sembrava immensa di gareggiare accanto all'agility separati da una sola striscia di nylon bianco-rossa, il tubo lì accostato, le urla di incitamento e io lì con Onice che di solito pazza per l'agility riesce a fare condotta e tutti gli esercizi senza mai distrarsi minimamente.
www.canisportivi.com/canisportivi/obedience/articoli/mondialebelga03/mondobelg...
Secondo mondiale a meno di due settimane dall'altro. Siamo a Dortmund (Germania). Questa volta le sensazioni sono più forti, siamo all'interno di una expo mondiale, tanta gente, tanta confusione. Stranamente questo mondiale significherà molto anche per l'IPO, parlando nel lungo viaggio con Clemente Grosso di rinforzo positivo, uscirò con un'osservazione tipo : "Certo che ci fosse un figurante che lavora così ricomincerei a fare IPO per fargliela vedere ai super coercizionisti !!!". La risposta sarà : "C'è e te lo farò conoscere". E da lì è rinato il mio lavoro in IPO con il bravissimo Andrea Bardelli... ma questa è un'altra storia...
Se devo pensare a quel mondiale provo tutt'ora una grande amarezza. Onice è stata fantastica forse ha fatto il suo più bel mondiale.
Mi rivedo lì mentre l'olandese mi piomba addosso, io che non capisco niente di quello che dice, vedo smontare il box, capisco il motivo, cerco di spiegarmi nel mio inglese maccheronico, la rabbia perchè nessuno mi ha detto che non lo potevo fare, io che mi alzo le maniche e Onice che pensa di andare dal giudice, io che la fermo, il box fatto poi invece da Onice da urlo, forse il più bel box di sempre.
E poi quel direttivo. Io che urlo un CONO di rabbia e frustrazione, Onice che risponde come sa lei, a duemila. E supera il cono. La richiamo tranquilla e lei si risistema e poi un direttivo bellissimo.
Il voto lo saprò solo dopo, per la prima e ULTIMA volta un richiamo sul cono porta l'intero esercizio a zero, quando nei mondiali e europei successivi sarà semplicemente penalizzato di un punto.

www.canisportivi.com/canisportivi/obedience/articoli/mondialefci03/mondialefc...

Europeo 2004
Per ora indubbiamente il ricordo più bello. Essere in Italia, nella splendida cornice di Stupinigi. L'atmosfera di amicizia, i risultati. Sì c'è anche amarezza per essere arrivati ad un millimetro da un risultato pazzesco. Cani fantastici, tutti insieme, una generazione incredibile. Sia io che Nicola abbiamo sottovalutato l'effetto pubblico. Non ci siamo accorti che nella simbiosi cane-conduttore stava influendo il tifo, che due tipette come Shep e Onice si stavano caricando a molla rispondendo con entusiasmo alla carica nostra e degli spalti. Ed ecco per entrambe il patatrac sui legnetti della descriminazione. A parziale discolpa di Onice c'è il riposizionamento di un legnetto sbagliato (guarda caso proprio quello che prenderà..) con le pinzette. Scoprirò dopo un po' che lei in realtà quando è eccitata o ha fretta usa la testa e non il naso e va a prendere inizialemente quello posato con le pinzette sicuro che sia quello giusto.
Comunque mi ricordo la festa dopo la gara, le foto insieme, i giochi, l'unione... veramente bellissimo.

www.canisportivi.com/canisportivi/obedience/articoli/europeo04/europeo0...
Decido poi di far fare una cucciolata ad Onice. Ha sei anni e mezzo, ora o mai più e io voglio qualcosa di lei, so quanto vale a dispetto delle mie incapacità, voglio un erede da portare in IPO e obedience. Nascono i rospetti, sei maschi e una femmina. La femmina deve andare all'allevatrice di Onice che vuole anche lei un po' di sangue oniciano. Passano i giorni, io inizialmente non sopporto la femmina. Non è mai zitta, a 14 gg. ha già gli occhi aperti e riesce a scalare la cassa parto e a lanciarsi fuori, rovescia la ciotola dell'acqua e se la porta in giro, non è mai ferma... io non vedo l'ora che vada via e mi valuto i maschi. Alcuni sono strepitosi ma uno è troppo fisicamente simile al papà (gambe corte petto largo, detto il cinghiale, poco adatto all'obedience), l'altro è un Onice più alta (e io voglio qualcosa di simile ma non di uguale per non fare paragoni), l'altro ha troppi nervi, uno è troppo dominante e ho paura per gli altri maschi di casa. Per decidermi comincio anche a lavorarli, mi innamoro di tre e della femmina, hanno tempi di attenzione infiniti, temperamento, intelligenza... Piano piano però la rospetta chiamata dall'allevatrice Velvetgun mi entra nel cuore. Troppo pazza, troppo affettuosa, solare, sempre allegra, sempre felice. Mi piace come lavora e a forza di incensarla alla fine l'allevatrice mi fa : "ma vuoi lei ??" E io : "Non so, posso ?" La risposta scioglie gli ultimi dubbi : "Non ti preoccupare dammi un maschio, quello forte e dominante". E Velvet resta.
Destino vorrà poi che il maschio Vulcan muoia a quasi quattro mesi per un'infezione malgrado la clinica universitaria, che il cinghiale Vento che era dal proprietario del papà muoia massacrato dai ladri nel giardino di casa. E che un altro maschio che la proprietaria non ha saputo gestire ritorni all'allevatrice e venga usato come cane di punta e come riproduttore...

I cuccioli hanno tre mesi e mezzo e c'è la selezione per la nazionale a Modena. Onice ha due allenamenti, pochi muscoli, decido di provare lo stesso ma la mostrilla mi stupisce ancora una volta vincendo la selezione e acquisendo l'ultimo CAC per diventare campione italiano di obedience. Sono emozionata, niente ha incrinato il nostro rapporto, confido in lei per il prossimo europeo. Chissà che non venga il botto...

Conosco a queste selezioni Silvia Cacciatori. Una persona squisita, con una cagna non facile ma tanta tecnica, tanta pazienza, tanta volontà da parte sua di tirare fuori il massimo. Prenderò il coraggio a due mani chiamandola e decidendo di prepararci insieme. Nascerà una bella amicizia e una collaborazione.

Europei in Austria. Il lunedì della settimana della gara decido di far lavorare Velvet, lasciando a casa Onice. Non ha senso provare, quello che conosce, conosce, posso solo rovinare il lavoro. Onice la prende male, quando torno ha fatto uno di quei due-tre danni della sua vita. Peccato che questo lo pagherò caro. Si è mangiato delle schifezze personali mie, non posso scrivere cosa ma diciamo che sono di cotone...e tanti... Il giovedì notte in Austria la cagna non dorme, ha la respirazione accellerata. Venerdì comincia ad ingrossare, dopo poco ha i fianchi come fosse incinta. La portiamo dalla vet dell'europeo che ci fa andare subito nello studio. Lastre, analisi... La cagna ha una semi-ostruzione mi dà dei prodotti, mi dice che non passerò una bella serata e nottata.
Intanto si studiano soluzioni se Onice non ce la facesse.
Non ci sono, le altre squadre possono solo accettare un cambio tra due concorrenti ma nessuno se la sente. La mattina siamo cotte io e Onice, ma lei visitata è a posto. Decido di provare, per la squadra, non si sa mai. Sono dopo la pausa pranzo e addirittura mi assopisco. Onice è in kennel e dorme anche lei. Avevo chiesto che mi chiamassero poco prima di entrare ma quando mi chiamano e io faccio per andare in campo prova non posso. Sono tutti già lì che mi aspettano giudici, stewart. Non faccio nemmeno in tempo a caricarla con il salamotto ed entro. Onice va benino fino al box. Tutti mi hanno detto di non dire niente, di fidarmi del cane. Lo faccio ed è il disastro. Onice è al cono ma non riesce a trovare il box. E' zero. Tutto bello dopo fino alle posizioni. E' strana, non la sento più con me, come fosse in un mondo suo. Mi sembra di ricordare che sia di nuovo zero ma anch'io sono grog. Malgrado ciò riesco a restare in qualifica, grazie al resto. Esco preoccupata, perplessa. A cosa dare la colpa ? Ai problemi dei giorni prima, al non aver ascoltato me stessa nel box, ad aver voluto cambiare le posizione per prendere 10. Avrò creato stress ? Cosa c'è dietro ? Non capisco e vi assicuro che per chi fa obedience è una grossa sconfitta, ti senti male dentro, ti viene da piangere, hai paura di aver rovinato qualcosa tra te e lei.

Passa un po' e faccio altre gare. Non male, anzi, seconda, prima, ma continuo ad avvertire qualcosa in Onice. E' una sensazione e non so dare una risposta. Passo per mezza matta, per qualcuno che vuole trovare i problemi per forza. Hai risolto i problemi del box e ora che vuoi cercare ?
Poi arriva la gara a Roma. Onice mi crolla letteralmente a mezza gara, è un incredibile NQ, a me pare che si muova strana, diversa. Ci fermiamo poi a parlare tutti insieme. Si parla delle diverse possibili cause, forse è stanca, forse ci sono conflitti sulle posizioni, forse... io comincio a dubitare di lei fisicamente. Ogni tanto non mi piace come si muove, non è zoppa, ma non capisco.
Vado da Vezzoni ma anche lui non ci capisce niente, lastre ok, mi manda da un neurologo, TAC, tutto ok, anzi perfetta. Non so che pesci prendere. Poi Onice peggiora e improvvisamente appare davvero la zoppia, ogni tanto ma c'è. Vado da omeopati, osteopati, niente... ritorno da Vezzoni. Lui si scusa, adesso c'è davvero un problema, pare che siano saltati i legamenti del crociato del posteriore. La cosa è vecchia ma non si vedeva prima. Operazione.
Ma durante l'operazione altra tegola. Non è il legamento, Onice per qualche movimento strano e continuo si è mangiata tutta la cartilagine del ginocchio, arrivando a graffiare l'osso. Il legamento è lento perchè c'è meno spessore. Ruota il tutto e ricostruisce un po' di cartilagine ma non sappiamo quanto e se potrà ricominciare a fare attività sportiva. Vezzoni è scioccato, non capisce come abbia fatto Onice a non zoppicare, a non manifestare dolore, a continuare a fare sport e passeggiate. Io lo so, semplicemente Onice è Onice.
Dopo due mesi il responso. E' andata meglio del previsto, con calma ci possiamo provare. Seconda gara di selezione (ho saltato la prima). Onice fa una buona gara non è ancora lei, in fondo non si siede praticamente più, la vedo stanca e in fondo le tremano le gambe posteriori.E' buono e io mi sento in colpa, mi sento una m.... Eppure in allenamento facciamo il doppio del lavoro !!! Ma Onice in gara ci mette testa e nervi ed evidentemente consuma di più. Terza gara di selezione. Sono contenta, bellissima gara, veramente all'altezza delle precedenti. Sulle posizioni tiene, si sposta un po' fa ancora fatica a gestire il nuovo ginocchio e le nuove posizioni che stiamo imparando per aiutarla. E' un MB quarta.
Adesso il dubbio. Provo, spingo per andare al Mondiale ? Non me la sento, vorrebbe dire sforzare, allenare spesso per dare garanzie di tenuta per la squadra. Decido di lasciar stare. Se vedo miglioramenti sarà per il prossimo anno, altrimenti... toccherà a Velvet provarci. Parlo con i vari vet e allevatori e decido però di provare ad avere un altro dono da Onice. Un nuovo erede. L'idea è quella poi di specializzare i due figli su una disciplina, anche se entrambi lavoreranno su tutte e due.
E siamo ad ora...a Boheme e Blues..

Finisco con Velvet detta fefi, fefettina, vulvettina, la pazza...
Gli inizi non sono facili. Ho una specie di blocco, ho paura di rovinare qualcosa, vado dietro a questo e quello, seguo la kay lawrence ad uno stage, provo a casa, la piccetta però mi sembra poco motivata, senza cuore ed entusiasmo per quello che faccio. Ha 5 mesi, temperamento e nervi a mille ma io non riesco a trasferire la sua gioia di vivere sul lavoro. Poi un giorno sono lì che faccio lavorare alcuni cani del campo. Li guardo soddisfatta perchè nel rispetto delle loro possibilità stanno rendendo tanto se non tutto. Soprattutto le condotte... improvvisamente mi si accende dentro qualcosa. Perchè non seguire istinto e tecnica, perchè non seguire le mie sensazioni, il rapporto con Velvet così come ho fatto con loro ? Mi si scioglie dentro qualcosa e comincio. E Velvet fiorisce davanti ai miei occhi, crescendo nel rapporto, nell'esecuzione degli esercizi. E' sensibilissima peggio di sua madre, è da sempre con me e mi conosce come nessuno. La adoro e delle volte me la mangerei. Rispetto a sua madre ha meno sicurezze, è meno leader, più gioia di vivere, ti rende felice solo a guardarla nei suoi occhi birichini e sempre lucidi, nella sua voglia di fare continua. E' sempre bambina mentre Onice è sempre stata adulta anche da piccola.
Ad un anno il debutto in classe uno, tanto stress, non so come la rospetta reagirà ad una gara. Invece mi piace un sacco, non c'è ancora intesa perfetta, ma sono contenta. Poi la scema ne combina una delle sue. Salta e torna e mentre è al front si rende conto guardandomi che non sono contenta (è leggermente storta) allora prima che la stewart possa dire qualcosa, riparte, risalta e torna al front perfetta con l'espressione impertinente e soddisfatta. Non vi dico le risate !!! Chiaramente è zero ma malgrado ciò riesco a vincere su 14-15 concorrenti.
Poi le due. Tante cose ancora da rifinire, soprattutto in questi giorni mi sono rivista in video e la conduco veramente male. Rigida, credo di aiutarla invece faccio schifezze, non siamo proprio ancora un binomio, devo imparare di più a fidarmi di lei.
Comunque a 20 mesi è in tre. Adesso stiamo preparandoci contemporaneamente al debutto in tre e in IPO1. Difficile gestire pista, obbedienza per l'IPO, obedience, attacchi, controlli, ma lei è rimasta una spugna in grado di capire in zero secondi e di mantenere ciò che ha appreso. Ho scioccato diverse persone quando mi chiedono di fare shaping con lei. E' micidiale per velocità e intuito.
Nel frattempo siamo anche riuscite a fare il CANT su pecore (10 su 11 valutazioni al massimo) e il primo ecc. alla speciale di bellezza dove credo che abbia ottenuto il risultato grazie alla sua ruffianaggine (si è messa a "fare la corte" alla giudice e darle baci mentre le guardava i denti!!!) e un po' alla mia furbizia visto che per fare il giro ho usato la condotta migliore da obedience, angoli e dietrofront compresi. E ho visto la faccia della giudice...


15/12/2006 17:48
 
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L'obedience è....
provo a scrivere sensazioni... l'obedience è lavorare ogni giorno su un piccolo particolare, leggere nella testa del cane per cercare di capire e farsi capire, inventarsi mille soluzioni e scegliere quella più adatta al tuo cane, credere in lui e diventare credibili per lui, parlare come idioti al telefono con altri matti come te, per risolvere quel leggero avanzamento, quell'allargamento sul cono, cercando di capire perchè, quando e dove hai sbagliato TU ad insegnare, come rimediare, cosa reinsegnare...
Capisco che l'obedience possa non affascinare a primo acchito a chi guarda, ma per me non è stato così quando mi sono vista una gara di selezione in tre. Venendo dall'ipo vedere quella precisione, quella velocità, quell'intesa mi sembrava quasi impossibile da ottenere. E' diventata una sfida, e il bello che è una sfida che non pensi mai di aver vinto.
Un'altra cosa affascinante dell'obedience è che non hai bisogno di attrezzi, di figuranti, bastano 4 coni e ogni tanto un salto (una mia amica usa un brandina per cani !!!). Puoi preparare il cane per tanti esercizi in una stanza, nel garage, mentre sei in cucina e aspetti che l'acqua bolla...
Come detto nella presentazione ho fatto tanti sport cinofili ma ad oggi se mi dicessero : ok puoi farne solo uno sceglierei l'obedience, senza ombra di dubbio.

15/12/2006 18:17
 
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Brava SummerOnice ... i tuoi racconti sono sempre bellissimi da leggere [SM=x1153385]

Paola con Swan e Dixie
http://www.tequyla.it/
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