In questo periodo sto leggendo una serie di libri per un corso che dovrò fare. Così, anche se le cose un po' si ripetono, mi servono a riflettere un po'.
Oggi leggendo in pausa pranzo qualche pagina ho deciso di provare a scrivermi che parole uso per comunicare al mio cane cosa voglio che faccia e poi analizzerò bene il tono di voce.
Ora, a una prima riflessione mi sono segnata queste:
- seduto = quando voglio che appoggi il culetto a terra
- no = interrompi subito quello che stai facendo
- vieni = interrompi quello che stai facendo e vieni da me
- fuori = esci dalla stanza
- fermo = (dato mentre si sta muovendo) blocca il movimento, non andare + in quella direzione
- terra = posizione a sfinge
- su = sali (camminando, tipo se voglio che salga le scale)
- hop = salta (quindi anche per salire in auto)
- piano = rallenta
- libero = sei libero di muoverti come vuoi
- guarda = voglio che mi guardi negli occhi, voglio la sua attenzione
- piede = siediti alla mia sinistra con il musetto vicino vicino alle mie gambe e i suoi occhi nei miei occhi
, e quando io parto a camminare... parti anche tu
- resta = mantieni la posizione (seduto o terra)
- zampa = porgimi la zampa (lo usavo all'inizio ma lui se lo ricorda bene e quindi se glielo chiedo lo fa. Ma non lo uso +. Ora mi porge lui la zampa come saluto quando arrivo a casa dal lavoro in attesa che depositi borsa etc...e lo coccoli un po' o giochi con lui)
Per ora mi sono venuti in mente questi e cercando di scrivere la descrizione di cosa significa per me il comando, mi sono accorta di alcune sfumature a cui spesso non bado. Mi sembra tutto sommato un bell'esercizio per focalizzarci su come communichiamo con il nostro cane.
Una cosa che magari a volote diamo per scontato e che proprio per questo a volte mi sa che usiamo male e portiamo il cane in confusione.
LA TONALITA' e IL MODO DI PARLARE
Sul libro che sto leggendo ora, l'autrice parla di come cambia il comando a seconda di come lo diciamo e ho pensato: sì lo so. E invece ci sono anche qui sfumature che poi nella vita quotidiana a volte ci sfuggono.
Ad esempio, se voglio che il cane rallenti, è diverso dire "piano... piano... PIANOOO - ripetendo + volte il comando e con un crescendo di tonalità" e invece dire "Harry piaaanoooo" prolungando il suono, anteponendo il nome e dando una sola volta il comando. A questa cosa per esempio non sono probabilmente sempre stata attenta. Ora giuro che sarà una cosa su cui mi concentrerò in questi giorni, per "affinare la tecnica".
Voi che ne dite? A volte diamo alcune cose per scontato ma poi riflettendoci e facendoci maggiore attenzione, ci accorgiamo che alcune sfumature cambiano il significato per il nostri cuccioloni. Voi l'avete mai fatta questa cosa di segnarvi analiticamente i comandi e analizzare per benino il valore che gli date? Magari qualcuno usa un comando per indicare una sequenza di cose. Magari proprio il fatto di includere in un comando + cose fa si che qualche volta non ci siamo fatti capire. (Ora che si penso mi è venuto in mente un altro comando da aggiungere alla lista...)
[Modificato da veraprilia 11/09/2006 14.41]
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Vera, Harry & Berenice!