A pochi giorni da quello che sarebbestato il suo compleanno,ed a poco più di un mese dal suo ritorno sul Ponte dell'Arcobaleno, mi sembra doveroso ricordare un grande compagno,un amico inseparabile che ha lasciato un solco indelebile nella mia vita. A Rocky sono grato di aver saputo tenere unita la famiglia in un momento difficile Ricordare i momenti più belli passati con lui, non è facile, sicuramenti tutti i giorni di questi 11 anni sono stati bellissimi. Ricordeò sempre quando entrò in casa, era uno scricciolo tutta testa, e quando nei momenti in cui magari c'è qualche discussione in famiglia, specialmente con i figli, lui si intrometteva sempre per fare da pacere. Mi sento però un pò in colpa con lui, gli ultimi mesi, quando dopo un edema polmonare fu diagnosticata una miocardiopatia dilatativa, con una prognosi infausta, i medici gli davano poco tempo di vita, ma lui reagì bene alle terapie,nonostante fosse dimagrito di 10 chili si riprese un pò, certo non gli facevo più fare sforzi, lo prendevo in braccio per salire le scale, fino a quella tremenda sera, quando gli vidi gonfiare l'addome in pochi minuti e lui che si rotolava in terra di nascosto,perchè non voleva farsi vedere. Capii subito di cosa si trattava e corsi in clinica.
Torsione dello stomaco, viste le condizioni cardiache i medici mi proposero l'eutanasia, noi scegliemmo l'intervento. Superò anche quello, ricordo che nella terapia intensiva si rifiutava di mangiare e voleva cibo solo da noi. Tornammo a casa, ma quello era solo l'inizio della fine, dopo 4 giorni mi ritrovai con l'intestino di Rocky in mano per uno sventramento. Ma come si faceva a sopprimere un amico che ti guarda con quegli occhioni e sebrava che ti chiedesse di non abbandonarlo. Rocky con lo stupore di tutti è uscito vivo anche da questo secondo intervento, ma non è bastato,per mettere il catetere vescicale c'è stata la rottura dell'uretra che lo ha portato dopo un terzo intervento ad una gravissima insufficenza renale. A quel punto ho visto che Rocky non ne voleva più, sono stato con lui fino al momento della prima iniezione, quella che l'ha fatto addormentare, poi non ce l'ho fatta più , sono uscito ed ho pianto. Adesso le sue ceneri sono sempre con noiin casa ,nel posto dove stava sempre lui.
Ecco, il rimorso che mi torna sempre alla mente, è quello di sentirmi un pò egoista, di essermi accanito e forse , per il troppo bene, averlo fatto soffrire più del necessario. Ma tutte le volte che lo guardavo e lui mi guardava con quei suoi occhioni,non ho mai avuto la forza di fare quel passo.
Adesso è arrivato Orazio,spero che piano piano ci attenui un pò il ricordo di questo grande amico.