Amelia mi ha incuriosito e quindi ecco qui.
Dormitor®
Farmaco a base di Medetomidina, appartiene ad una classe di farmaci conosciuti come “alfa-2 adrenoricettori agonisti”. Si tratta di un sedativo che produce sollievo dal dolore e rilassamento muscolare.
I farmaci alfa-2 adenoricettori agonisti sono utilizzati, specialmente nel cane e nel gatto, come sedativi e analgesici , anche se sono dotati di altre caratteristiche fisiologiche. Il loro utilizzo è legato anche alla capacità di ridurre l’tilizzo, fino all’80% , di farmaci anestetici.
Dopo la somministrazione per via intramuscolare (IM) del farmaco, gli effetti della Medetomidina sono apprezzabili entro 10 / 15 minuti, mentre per via endovenosa (EV) gli effetti sono riscontrabili dopo 5 min. E’ possibile aumentare l’anagesia, utilizzando farmaci come la Ketamina.
L'analgesia provocata con Medetomidina dura solo 15 / 30 minuti, ma la sedazione può durare da 1 a 2 ore. Recupero completo può richiedere da 2 a 4 ore.
Entro i primi 3 / 5 minuti dopo l'iniezione IM, può verificarsi vomito.
Quando la Medetomidina viene somministrata per via endovenosa, procuce una reazione cardiaca bifasica: all’inizio si riscontra una aumento della pressione sanguigna che poi diminuisce per l’induzione di una ridotta gittata cardiaca. Da rimarcare che gli effetti cardiovascolari sono direttamente proporzionali alla dose utilizzata.
L’effetto bradicardico prodotto dal farmaco, deve essere attentamente monitorato. Inoltre, sebbene venga consigliato l’utilizzo contemporaneo con anticolinergici (farmaci impiegati soprattutto per ridurre le contrazioni muscolari), è stato riscontrato che questi ultimi inducono un aumento della pressione sanguigna, con interessamento del cuore e quindi a tutti gli effetti sconsigliato.
Altra caratteristica della medetomidina è la ridistribuzione del flusso ematico: quello diretto ad organi vitali (cuore, reni, encefalo) è preseravato a scapito di organi meno vitali (pelle, intestino, muscolatura)
Gli effetti di medetomidina possono essere fatti regredire con l'uso di atipamezole. L’antidoto può ridurre in modo significativo la quantità di tempo necessario per il recupero, anche se più volte è stato riscontrato una temporanea ipertensione.
In base a quanto sopra descritto, sebbene l’utilizzo di questo farmaco comporti benefici in termine di sedazione e di risparmio di anestetici, non bisogna sottovalutare le azioni collaterali che producono. Particolare attenzione quindi per gli effetti sul sistema cardiovascolare come la ridotta ossigenazione di alcuni tessuti, sconsigliandola quindi su pazienti non sani o a rischio di eventi negativi a livello cardiaco.
Liberamente tratto da un trattato di B. Pypendop - Dipartment of Surgery and Radiological Sciences
School of Veterinari Medicine – University of California