Si può accoppiare?

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franz_881
00mercoledì 3 luglio 2013 15:14
ciao a tutti,
ho un boxer maschio fulvo con pedigree di 13 mesi che vorrei far accoppiare, ma non so a quanti mesi poter iniziare a cercargli la ragazza :D anche perchè in molti mi hanno chiesto dei cuccioli perchè lui è proprio bello e soprattutto buono!
mi date qualche dritta?
in più vorrei chiedervi una piccola delucidazione. Non gli è sceso un testicolo, questo può portare problemi?intendo per un'eventuale monta.
Sia l'allevatrice da cui l'ho preso che il mio veterinario mi hanno detto di no, ma vorrei qualche altra opinione...
ROBERTO@Nestore
00mercoledì 3 luglio 2013 16:00
Mi sembra che, propio perchè ha solo un testicolo disceso, non dovresti perchè con molta probabilità potrebbe essere ereditario. preciso che mi sembra
aiscia8
00mercoledì 3 luglio 2013 17:01
in teoria i monorchidi non si dovrebbero far accoppiare perchè come ti hanno già detto è un difetto ereditario e può essere passato anche alle femmine che nelle loro future cucciolate potrebbero avere dei cuccioli con lo stesso difetto.
Opie2012
00mercoledì 3 luglio 2013 21:22
non puoi farlo accoppiare.. o meglio, nessuno te lo vieta, ma davvero non potresti.. se davvero ami questa razza contribuisci a migliorarla ed evita nuove generazioni di mono/criptorchidi...

cercagli una scopamica sterilizzata e fallo divertire ma superati i 15 mesi di età valuta la sterilizzazione!
ayca81
00mercoledì 3 luglio 2013 23:43
Mi meraviglio come l'allevatore ti abbia detto che puoi farlo accoppiare!!E' esatto tutto quello che gli altri ti hanno detto.Se sei amante della razza,non dovresti farlo accoppiare!Anzi,in questi casi,credo sia pure consigliabile la sterilizzazione,perchè il testicolo ritenuto va tolto...Aspetto i più esperti per conferma,ma sono quasi certa che sia così!
franz_881
00giovedì 4 luglio 2013 00:18
Scusate, ma essendo che ha il pedigree e la genealogia é buona non puó essere che sia successa solo a lui questa cosa? Mi hanno detto che puó succedere ai cani... non credo che in allevamento vendano cani "malati" o che li facciano accoppiare.

PS: sembrate tanti piccoli Hitler quando dite di amare la razza e di pensare alla sterilizzazione. Si ama il cane, la razza puó piacere!
@sia
00giovedì 4 luglio 2013 00:44
franz_881, 04/07/2013 00:18:

Scusate, ma essendo che ha il pedigree e la genealogia é buona non puó essere che sia successa solo a lui questa cosa? Mi hanno detto che puó succedere ai cani... non credo che in allevamento vendano cani "malati" o che li facciano accoppiare.come ti hanno già detto, anche la madre può trasmettere il mono/criptorchidismo e non è detto che l'allevatore ne fosse a conoscenza. Anche se nella cucciolata del tuo l'unico monorchide è capitato a te, non cambia niente, è lui che vuoi far accoppiare, non un altro

PS: sembrate tanti piccoli Hitler quando dite di amare la razza e di pensare alla sterilizzazione. Si ama il cane, la razza puó piacere!

Proprio perchè ami il cane lo devi far operare e (come minimo)togliere il testicolo ritenuto che, se lasciato in addome ha grosse possibilità di degenerare in tumore.Proprio perchè ami il cane, accetti di farlo accoppiare ed essere responsabile della nascita di altri cuccioli monorchidi?
Irresponsabili mi sembrano anche l'allevatore e il veterinario se ti hanno dato quella testuale risposta.
Deepfra
00giovedì 4 luglio 2013 00:48
La mia premessa è sempre la stessa: io sono neofita e quindi anche ignorante, specialmente se si parla di casi specifici come questi... Quello che vorrei dire però, senza sembrare presuntuosa ed offendere nessuno è: l'allevatore facciamolo fare agli allevatori veri!!!! Quelli che fanno della riproduzione della razza un lavoro e che quindi sono più esperti di chi magari un po' egoisticamente vuol fare riprodurre il proprio cane... Franz, la legge italiana non ti vieta la riproduzione, ma ci sarà pure un motivo se prima di fare accoppiare due cani un allevatore fa esami su esami no? Questo motivo è la selezione della razza, che non ha niente a che fare con sofismi nazisti ma serve semplicemente a garantire la salute delle generazioni future!
Anche a me sembra strano che l'allevatore ti abbia detto una cosa del genere! Se non sono indiscreta, in quale allevamento hai preso il tuo?
Opie2012
00giovedì 4 luglio 2013 01:04
Re:
franz_881, 04/07/2013 00:18:

Scusate, ma essendo che ha il pedigree e la genealogia é buona non puó essere che sia successa solo a lui questa cosa? Mi hanno detto che puó succedere ai cani... non credo che in allevamento vendano cani "malati" o che li facciano accoppiare.

PS: sembrate tanti piccoli Hitler quando dite di amare la razza e di pensare alla sterilizzazione. Si ama il cane, la razza puó piacere!



già il fatto che il cane te l'abbiano venduto è una truffa, i cani sani si vendono, quelli non sani e non completi al massimo si danno via per un rimborso spese..

poi piano coi termini, ciccio, ricorda che hitler te l'avrebbe ucciso il cane
luisella66
00giovedì 4 luglio 2013 08:18



Scusate, ma essendo che ha il pedigree e la genealogia é buona non puó essere che sia successa solo a lui questa cosa?


anche se è l'unico della cucciolata ad avere questa tara, è nel patrimonio genetico e può essere trasmessa.

Mi hanno detto che puó succedere ai cani... non credo che in allevamento vendano cani "malati" o che li facciano accoppiare.


può succedere anche agli umani.
Può accadere anche in un cane di allevamento (scusa il tuo non è di allevamento e non te l'anno venduto?)proprio perchè la tara non è detto che si trasmetta alla generazione successiva, può ripresentarsi anche dopo generazioni e se pur gli allevatori selezionano con cura (almeno quelli seri)a volte accade. E' davvero sconcertante che un allevatore e un veterinario ti abbiano dato l'ok alla riproduzione.
Per quello che so io il testicolo potrebbe essere ritenuto nell'inguine o nell'addome e in quest'ultimo caso va operato perchè, come ti hanno gia detto, rischi che degeneri in tumore. Il veterinario di questo non si preoccupa?

S: sembrate tanti piccoli Hitler quando dite di amare la razza e di pensare alla sterilizzazione. Si ama il cane, la razza puó piacere!


la tua battuta oltre che priva di significato, mi pare contraddittoria, come ti hanno ricordato Hitler non si sarebbe limitato a sterilizzarlo il cane.
Si amano i cani e si ama una tale razza nel particolare, perchè no? Dicendo che "la razza può piacere" mi fai pensare che la differenza tra razze è per te solo estetica. Ogni razza ha caratteristiche caratteriale proprie che si possono amare o meno. E' stano che tu non condivida questo pensiero vivendo da 13 mesi con un boxer.
lari.Roma
00giovedì 4 luglio 2013 10:19
è chiaro che il desiderio di farlo accoppiare prevale su ogni preoccupazione sulla salute dei futuri cuccioli, e, se si sa che andrebbe operato, anche sulla salute del proprio cane.
Quel che sarebbe da fare te lo hanno detto chiaramente, scegli tu.
Ti ricordo che malgrado io allevi,o anzi, a maggior ragione, il mio boxer fulvo Axel, nato con un testicolo ritenuto, ovviamente non si è riprodotto ma ho tolto il testicolo nell addome..poi a te a scelta se castrarlo o no!
franz_881
00giovedì 4 luglio 2013 10:20
Re:
mi sono espresso male, il veterinario e l'allevatrice mi hanno detto che il cane è fertile anche se ha solo un testicolo. Di conseguenza potrei farlo accoppiare.

Per quanto riguarda il testicolo che non è sceso il veterinario mi ha detto che può portare problemi dai 4 anni di vita in poi e che senza operarlo potremmo tenerlo sott'occhio con ecografie già dall'anno prossimo ...

si tutte le razze hanno le loro particolarità, ma alla fine sono sempre cani! ad esempio ho notato che caratterialmente i boxer (almeno il mio) sono molto simili ai labrador e che fra loro i boxer non sono tutti uguali è per questo che quando si parla di "razza" non mi trovi d'accordo...

cmq grazie per la risposta sei stata la più completa!

franz_881
00giovedì 4 luglio 2013 10:25
Re:
lari.Roma, 04/07/2013 10:19:

è chiaro che il desiderio di farlo accoppiare prevale su ogni preoccupazione sulla salute dei futuri cuccioli, e, se si sa che andrebbe operato, anche sulla salute del proprio cane.
Quel che sarebbe da fare te lo hanno detto chiaramente, scegli tu.
Ti ricordo che malgrado io allevi,o anzi, a maggior ragione, il mio boxer fulvo Axel, nato con un testicolo ritenuto, ovviamente non si è riprodotto ma ho tolto il testicolo nell addome..poi a te a scelta se castrarlo o no!




Non è detto che bisogna operarlo, su questo mi sono informato a lungo e basta tenere sott'occhio con ecografie il testicolo, poi se la situazione dovesse degenerare si opera.
@sia
00giovedì 4 luglio 2013 10:46
Re: Re:
franz_881, 04/07/2013 10:25:




Non è detto che bisogna operarlo, su questo mi sono informato a lungo e basta tenere sott'occhio con ecografie il testicolo, poi se la situazione dovesse degenerare si opera.




Franz purtroppo, e te lo dico per duplice esperienza... quando si parla di tumori, se si aspetta che la situazione "degeneri"... è troppo tardi
E scusami ancora se non sono d'accordo sulla tua negazione delle caratteristiche di razza, che è tale perchè accomuna soggetti che sono morfologicamente e caratterialmente rappresentativi di uno standard che ne descrive le peculiarità.
Le caratteristiche del Labrador non corrispondono a quelle del Boxer, anche se individualmente possono avere delle somiglianze caratteriali, perche sono due cani totalmente differenti, di razza totalmente differente
.
franz_881
00giovedì 4 luglio 2013 11:01
Re: Re: Re:
@sia, 04/07/2013 10:46:




Franz purtroppo, e te lo dico per duplice esperienza... quando si parla di tumori, se si aspetta che la situazione "degeneri"... è troppo tardi
E scusami ancora se non sono d'accordo sulla tua negazione delle caratteristiche di razza, che è tale perchè accomuna soggetti che sono morfologicamente e caratterialmente rappresentativi di uno standard che ne descrive le peculiarità.
Le caratteristiche del Labrador non corrispondono a quelle del Boxer, anche se individualmente possono avere delle somiglianze caratteriali, perche sono due cani totalmente differenti, di razza totalmente differente
.




quello che dici è giusto, ma non è neanche detto che gli venga il tumore! è una cosà che può succedere.... [SM=g1566593]

cmq ti faccio un piccolo esempio per cercare di spiegarmi al meglio:
io ho un boxer esteticamente perfetto (tranne il testicolo), caratterialmente è un amore gioca con qualunque cane e si è preso anche dei morsi per andare a giocare con chi non doveva, lo ha graffiato anche un gatto perchè lo scemo doveva giocare con lui. All'età di 3 mesi già non faceva più i bisogni in casa e non ha mai morso neanche un scarpa, al massimo se le prendeva per metterci dentro i suoi giochini.
Poi conosco un altro boxer, molto bello anche quello esteticamete, ma:
non ci puoi passeggiare perchè tira appena vede qualsiasi cosa, è sempre eccitatissimo e ne combina di tutti i colori e gioca solo con chi dice lui, ad esempio il mio prova sempre a morderlo.
Da questo ti dico che anche se sono della stessa razza fondamentalmente apparte l'aspetto estetico non centrano nulla i due boxer.
@sia
00giovedì 4 luglio 2013 11:51
Il tuo boxer ha 13 mesi, è un cucciolo e lo rimarrà ancora per quasi un annetto..POI sarà un cane adulto e essendo maschio potresti ritrovarti nell'arco di poco tempo tutto un altro tipo di cane: Potrebbe diventare rissoso, specie (o di sicuro , dipende dai punti di vista) con altri masch),non essere più così disponibile a farsi graffiare dal gatto ecc.. solo per citare i tuoi esempi. E' indubbiamente un cucciolo equilibrato e credo che fondamentalmente in casa rimarrà così, ma non puoi paragonarlo a un altro boxer di altra età. Tutti noi che abbiamo boxer e ne abbiamo avuti più di uno, riconosciamo in ognuno di loro una serie di comportamenti identici.. e altre caratteristiche comportamentali proprie di ogni individuo, perchè anche se di razza non sono macchine e a partire dal carattere dei genitori,al modo in cui sono stati tenuti in allevamento, alla quantità e buona qualità degli stimoli che hanno ricevuto,e a come vengono poi gestiti dal proprietario, si differenziano anche molto l'uno dall'altro, ma ti ripeto, se leggi lo standard di razza , sono sicura che ci riconoscerai anche il tuo... [SM=x1153431] e quello del tuo vicino
@sia
00giovedì 4 luglio 2013 11:58
TRATTO DA
TI PRESENTO IL CANE Cultura cinofila online
Il carattere del Boxer
Valeria Rossi | 3 aprile 2011

Il boxer origina da cani dal carattere molto forte e anche purtroppo aggressivo: infatti i detrattori della razza, all’inizio, definirono i boxer come “botoli ringhiosi”.
Per merito di un lavoro di selezione veramente di altissimo livello, però, da quei “botoli” originò il cane forse più equilibrato in assoluto, capace di abbinare doti di coraggio e combattività (richieste nel cane da difesa) ad una forte socievolezza e a un’elevata docilità (tipiche del cane da compagnia).
Oggi il boxer è un cane capace di difendere il padrone anche a costo della vita, ma di rivelarsi contemporaneamente uno splendido e sicuro compagno di giochi (con doti aggiuntive di baby-sitter) per i bambini di casa e per i loro amichetti, anche se sconosciuti.
L’estrema dolcezza con i bambini è insita nel carattere di tutti i molossoidi, ma sicuramente era molto più sviluppata della media già nei primissimi boxer.
Frau Stockmann, nel suo libro “Una vita con i boxer”, racconta questo aneddoto: “(Pluto) verso i bambini dimostrava la massima bonarietà e non era possibile pensare a qualcosa di meglio. Ci dovette pertanto meravigliare quando un giorno qualcuno cominciò a gridare “Ammazzano Pluto! Ammazzano Pluto!”. Questo si faceva fatica a crederlo. Il malfattore fu subito identificato. Pluto stava in piedi, con le orecchie pendenti e con il muso e la testa strettamente legati con una cinghia. Davanti a lui c’era un martello.
Liberato dalla cinghia, si osservò che aveva la bocca piena di sassi, e due giovani confessarono di aver riempito di sassi la bocca di Pluto e di averlo poi legato, perché volevano vedere cosa sarebbe successo picchiando sulla testa con il martello (…). Sembrava incredibile che Pluto in quelle circostanze fosse stato così stupido: aveva semplicemente scambiato i suoi aguzzini per dei Bambini”.

Il boxer è esattamente così, oggi come allora: è il classico cane “che si lascia fare di tutto” dai bambini, ancor più da quelli di famiglia: per questo non ci si dovrebbe preoccupare tanto dell’incolumità dei bambini, quando giocano con un boxer, quanto di quella del cane!
Gli unici danni che un boxer può fare ai piccoli umani sono quelli che derivano dalla sua esuberanza e gioia di vivere, specie quando lui è ancora un cucciolone.
Salti, spintoni e corse “senza freni” (letteralmente, nel senso che non riesce a frenare e ti sbatte contro a trecento all’ora) possono essere un filino troppo drastici per dei bambini piccoli; appena il cane raggiunge l’età adulta, però, impara benissimo a controllarsi e questi piccoli incidenti hanno fine (con i bambini: gli adulti continuerà immancabilmente ad “ammazzarli” a forza di feste, salti, baci e codate).

Dolcezza e docilità non sono sinonimi

Al giorno d’oggi, con i giornali pieni di cani in cronaca nera (anche se quasi sempre le responsabilità sono umane), la dolcezza verso i bambini è una dote talmente ricercata che molti miei conoscenti mi hanno confessato di aver scelto un boxer solo per questo motivo, pur ritenendolo – almeno all’inizio – decisamente brutto.
Dopo qualche mese di convivenza, però, queste persone hanno imparato a guardare il loro boxer con altri occhi (quasi stupendosi del fatto che a un certo punto lo trovavano “bellissimo”) e, soprattutto, hanno capito che la bontà nei confronti dei bambini non era che una goccia nel mare di doti caratteriali che distinguono la razza.
Di altre caratteristiche del boxer, infatti, si legge meno spesso su libri e riviste: è più facile scoprirle con la convivenza e, quando si scoprono, si resta felicemente sorpresi.
Parlo, per esempio, dello straordinario intuito che permette a questi cani di capire al volo se una persona è allegra, nervosa, tesa, o addirittura se sta mentendo.
Un aneddoto significativo mi è stato riferito da un’amica boxerista che aveva avuto un serio problema di salute: lei insisteva per sapere tutta la verità, ma temeva che il marito, d’accordo con i medici, gliela nascondesse.
Così, quando il marito le parlava dei risultati delle sue analisi, lei guardava in faccia il cane: l’espressione del boxer era un’impeccabile “macchina della verità”, come le venne confermato dal marito stesso alla conclusione (per fortuna felice) dell’intera vicenda.
In una sola dote il boxer non si può certo ritenere ai massimi livelli: la docilità, che da molti viene confusa con “dolcezza”, “bontà d’animo” e così via.
Ma “docilità”, in cinofilia, significa un’altra cosa: è la capacità del cane di accettare l’autorità dell’uomo, l’impulso che dispone il cane all’obbedienza, insomma l’arrendevolezza ai desideri del padrone.
La docilità del boxer, a differenza della dolcezza, che è altissima, sta tra il livello di “sufficiente” e quello di “buono”: difficile che vada oltre, mentre è abbastanza frequente che i maschi ottengano … una sufficienza risicata.
Quindi, ricordiamolo: il boxer è un compagno meraviglioso, dolcissimo, affettuosissimo, ma non è un allievo facile per chi vuole insegnargli l’obbedienza o dedicarsi con lui a discipline sportive.
Per ottenere buoni risultati con lui bisogna trovare la chiave giusta per accedere alla sua stima, alla sua fiducia incondizionata: è purtroppo una chiave diversa per ogni cane, quindi non posso fornirvi alcuna soluzione magica universale. Ognuno dovrà trovare la sua.
L’importante è ricordare che un cane disobbediente NON è un cane stupido: anzi, spesso è il cane di un umano stupido, o comunque di un umano con poca esperienza, che mostra scarsa conoscenza della razza e/o della psicologia canina in generale…e “boxerina” in particolare.

Il boxer è un po’ “meno cane” degli altri: è un mondo a parte.
Persone che in passato avevano addestrato fior di campioni passando da pastori tedeschi a pastori belgi o a border collie, quando si sono ritrovati un boxer tra le mani sono finite nel panico totale. Viceversa, ho visto boxer lavorare in modo impeccabile in mano a ragazzine di quindici anni che erano alla primissima esperienza con un cane.
Il motivo è sempre lo stesso: se si trova “la chiave”, tutto diventa facile. Se non si è capaci di trovarla, diventa tutto impossibile (e il cinofilo della domenica, ovviamente, ne deduce di avere “un cane scemo”. Invece dovrebbe farsi un serio esame di coscienza).
Il fatto che molto spesso siano le donne a trovarsi meglio con il boxer indica anche che riuscire a trovare la famosa “chiave” è, prima di tutto, un fatto di sensibilità: caratteristica della quale le donne sono sicuramente più fornite.

Un’infinita gioia di vivere

Un’altra caratteristica peculiare del boxer è l’inarrestabile gioia di vivere: questo è un fatto noto, ma non è altrettanto facile descrivere il modo in cui questa gioia si trasmette anche alla “parte umana” della famiglia.
L’allegria del boxer, infatti, è contagiosa: spesso basta che il cane ci corra incontro al nostro ritorno a casa per farci le feste e noi dimentichiamo di colpo le grane di lavoro (anche gravi) che magari ci avevano afflitto per tutta la mattinata.
Avere un boxer accanto è un po’ come avere qualcuno che ti ripete costantemente (e con profonda convinzione) “su col morale, non vale la pena di prendersela, a tutto c’è rimedio”: il suo amore per la vita e per tutti gli esseri viventi è talmente spontaneo, naturale, che è impossibile non lasciarsi coinvolgere.

Le attitudini naturali del boxer

Lasciando da parte il lato più emozionale (che nella vita con un boxer sarà sempre quello predominante, ma che è più facile vivere che raccontare), veniamo a un’analisi più scientifica delle caratteristiche tipiche della razza e delle sue attitudini naturali.

Doti da cane da difesa

La componente aggressiva, in questa razza, è medio-alta. Ma bisogna ricordare che l’aggressività, in senso etologico, non è l’impulso ad attaccare indiscriminatamente (magari senza motivo), ma la capacità di reagire fisicamente a un potenziale pericolo.
Una componente conseguente all’aggressività è la combattività, che rappresenta la capacità di continuare a lottare anche se arrivano stimoli spiacevoli o dolorosi.
Nel boxer la combattività è molto alta.
Si dice spesso che questo è un cane “coraggioso” o addirittura “eroico” ma è difficile dare una definizione precisa di questi termini in campo canino.
Non si può paragonarlo al significato umano, perché un uomo eroico, per esempio, è quello che si getta nelle fiamme per salvare una persona in pericolo, pur sapendo che rischia la vita.
Un cane non sa di rischiare la vita, perché non conosce il significato della parola “morte”.
Possiamo però affermare che il cane coraggioso è quello capace di affrontare una situazione pericolosa anche quando potrebbe evitarla con la fuga: in questo caso possiamo dire che al boxer il coraggio non manca.
Il boxer è un cane molto curioso e questa è una grande dote, perché spesso aiuta a ottenere i migliori risultati in addestramento.
Questi sono ottimi se la curiosità è unita ad una buona docilità (di cui abbiamo già parlato: la docilità è la facilità con cui un cane accetta di obbedire all’uomo, inteso come suo superiore gerarchico). Il boxer è un cane abbastanza docile, ma solo se il suo padrone è riuscito a ottenerne la stima e il rispetto: in caso contrario può sembrare un irriducibile testone, indifferente agli ordini e sordo ai richiami.
Infine, il boxer ha un’elevata possessività, intesa come la capacità di considerarsi “proprietario” di qualcosa o di qualcuno (dote fondamentale in varie fasi dell’addestramento: la stessa difesa del padrone è legata alla possessività, perché il cane non difende un uomo che non consideri “suo”).
La possessività va controllata per evitare, per esempio, che il cane diventi aggressivo per difendere i “suoi” bambini anche da persone che non avevano cattive intenzioni.

Doti da cane da guardia

Due caratteri, legati fra loro e importanti per valutare l’attitudine alla vita sociale, sono la reattività e la vigilanza.
La prima si misura dalla prontezza con cui il soggetto risponde a uno stimolo esterno, positivo o negativo che sia: il boxer ha reattività media.
La seconda fa particolare riferimento alla prontezza con cui il cane risponde a uno stimolo che rappresenta un potenziale pericolo per lui o per il suo padrone.
La vigilanza è una dote indispensabile per un cane da guardia: anche in questo caso la risposta del boxer è media.

Doti da cane da compagnia

La dote più importante in un compagno di vita a quattro zampe è la socievolezza, che permette l’inserimento senza problemi in qualsiasi ambiente, umano o canino.
Nel boxer la socievolezza è altissima nei confronti delle specie diverse dalla sua (uomo in primis, ma anche gatti e altri animali): quella intraspecifica, ovvero la socievolezza con altri cani, dipende invece da come il soggetto è stato allevato da cucciolo.
Se è stato socializzato correttamente, e se è sempre vissuto a contatto con altri cani, giocherà volentieri con tutti anche da adulto.
Ovviamente, se l’altro cane è del suo stesso sesso e se il suo atteggiamento è diffidente o ringhioso, le cose cambiano: il boxer sa litigare con lo stesso entusiasmo che mette nel gioco… ma con risultati assai meno divertenti.

Nota importante sulla socievolezza interspecifica: il boxer è amichevole con gli animali che conosce bene e adora letteralmente quelli con cui convive. Questo non significa che la cosa valga anche per gatti o altri animali sconosciuti, che magari scappano davanti a lui. In questo caso apparirà sempre l’istinto predatorio, che comunque può essere imbrigliato con l’addestramento.

Nota importante sulla socievolezza intraspecifica: spesso il boxer “crea” involontariamente certi atteggiamente nell’altro cane che si è rotto di essere preso a spallate, musate, zampate e borbottiii simil ringhi… perchè il boxer è così che ama giocare, ma l’altro cane non sempre lo sa! (a meno che non sia un boxer pure lui).
Quindi, se è vero che se ben allevato e socializzato è un socievolissimo giocherellone….è altrettanto vero che il suo tipo di gioco spesso sta parecchio sulle scatole agli altri cani: o perchè il suo modo di porsi non viene capito da cani caratterialmente molto diversi da lui, o perchè si sono rotti e gradirebbero un gioco più “normale”, tipo rincorrersi semplicemente. Per questo è frequente che, pur partendo dal gioco, si finisca ad una vera rissa… dato che, oltre ad essere decisamente ingombrante e pesante nel suo gioco corporale, il signorino boxer non accetta nemmeno che ad un altro possano girare le scatole: ed ecco che avviene il patatrac!
Così, spesso, il povero proprietario di “boxer da parchetto” viene guardato malissimo dai proprietari degli altri cani, che vedono questo “coso” massiccio e scomposto (perchè la sua eccitazione tutto è tranne che elegante!) entrare in un ‘area cani “modello” buttandosi a corpo morto sui, poveri semplici cani, riuscendo pure a centrarli in pieno!
Per cui, tra le frequenti facce spaventate e quasi disgustate dei proprietari degli altri cani, il rischio di contusioni varie s(empre ai proprietari degli altri cani, che però agli occhi del boxer diventano TUTTI suoi!) e le eventuali risse che può essere in grado di scatenare… è piuttosto difficile che il boxer sia un meraviglioso “cane socievole da parchetto”!
@sia
00giovedì 4 luglio 2013 12:13
Lo so che sto andando un po' fuori tema... ma questo articolo di VALERIA ROSSI, sempre tratto da "TI PRESENTO IL CANE", mi fa troppo ridere...e chiedendo scusa in anticipo per la lunghezza...lo Copio/incollo



Il VERO Standard del… Boxer
Valeria Rossi | 1 giugno 2011 |

ASPETTO GENERALE – E’ un cane di media grandezza, di costruzione quadrata, dai movimenti vivaci, pieni di forza e assolutamente imprevedibili.
Quanto ti si scaraventa addosso a trecento all’ora per farti le feste puoi apprezzarne la forte ossatura e la muscolatura asciutta, fortemente sviluppata e plasticamente rilevata. Subito dopo che hai apprezzato puoi anche dire “Ahio!” e andarti a mettere il ghiaccio sui lividi freschi di giornata.
I movimenti sono pieni di forza e di nobiltà.
Commento allo Standard: sì, quando il cane sta facendo il figo in expo.
In condizioni normali è più facile vedere movimenti sempre pienissimi di forza, ma un filino meno nobili: salti a canguro, coda che gira tipo pale di elicottero (ma le pale di un elicottero di solito non ti sbattono sulle gambe: la coda del boxer sì) e soprattutto zampe in spalla e giri di valzer con chiunque stia giocando con lui, altro cane o umano che sia.

Risultati della passione maniacale del boxer per il ballo:

1 – Se il partner è un altro boxer, il valzer potrà continuare felicemente per ore ed ore;

2 – Se il partner è un cane diverso, potrà:
a) finire dal veterinario con ecchimosi e/o fratture varie (caso frequente, se l’altro cane è piccoletto);
b) scappare a zampe levate urlando “cain cain cain!” (traduzione: “ma tu sei tutto scemo!”);
b) incazzarsi di brutto, scatenando risse epocali.
Nei casi b) e c) il boxer, avendo capito perfettamente il concetto, al prossimo incontro gli metterà nuovamente le zampe in spalla invitandolo a ballare il valzer.
Nel caso a) il problema non si pone più perché il proprietario del cane lo terrà lontanissimo dal tuo: però, nel frattempo, ti avrà fatto causa chiedendoti miliardi di danni;

3- Se il partner è un umano, se non è alto almeno un metro e ottanta e non pesa almeno novanta chili, il giro di valzer si concluderà con lo spetasciamento al suolo del danzatore a due zampe, mentre quello a quattro zampe lo guarderà perplesso: “Come mai ti sei sdraiato per terra? Non giochi più? Perché?”

Se non dispone di alcun partner per un giro di valzer, il boxer balla la rhumba, agitando forsennatamente il posteriore.
Quando? Sempre.
Nei tempi passati, quando gli veniva mozzata la coda, si pensava che sculinzolasse non potendo scodinzolare. Adesso che ha la coda integra, sculinzola esattamente come prima: però adesso, quando balla la rhumba, riesce ad abbattere con la coda qualsiasi suppellettile nel giro di sei metri.
NOTA IMPORTANTISSIMA: il Boxer è forte, muscoloso, robusto, plastico eccetera eccetera…ma non lo sa.

Il boxer, secondo lo Standard, dovrebbe essere diffidente con gli estranei.
Commento allo Standard: MA QUANDO MAI.
A meno che non gli stai proprio sul culo a prima vista (caso raro), ti amerà svisceratamente e vorrà assolutamente ballare il valzer con te anche se non ti ha mai visto in vita sua.
L’unico caso in cui riuscirà a fermare un ladro sarà quello in cui il ladro fuggirà ululando a mettersi il ghiaccio sui lividi dopo che il cane gli avrà fatto le feste.

PROPORZIONI IMPORTANTI: deve stare nel quadrato, così il suo baricentro diventa solidissimo e il cane diventa assolutamente inamovibile da qualsiasi posizione tu voglia smuoverlo. Che sia sdraiato sul divano su cui vorresti svaccarti tu, o che si sia posizionato di traverso in corridoio ad annusare un interessantissimo centimetro quadrato di battiscopa proprio quando tu dovresti correre in bagno perché ti scappa, non- lo-spo-sti.
Conviene scavalcarlo, ma attenzione: nel preciso momento in cui lo scavalchi, lui deciderà di spostarsi da solo facendoti inciampare e spetasciare al suolo.
La lunghezza della canna nasale equivale alla metà della lunghezza del cranio: ovvero, il boxer ha il muso schiscio.
Ovvero, non ha tanto un muso quanto una faccia. Ovvero, è lì che ti frega: perché appena ti guarda con quella faccia lì tu ti innamori e te lo porti a casa, pensando di aver preso un cane.
Invece no, hai preso un boxer. Che è tutta un’altra cosa.

COMPORTAMENTO E CARATTERE: il Boxer deve essere saldo di nervi, consapevole di se, tranquillo ed equilibrato.
Commento allo Standard: qualsiasi proprietario di Boxer, leggendo queste parole, pensa: “sì, vero” alla prima frase; “sì, verissimo” alla seconda; “AHAHAHAHAHAHAH!” alla terza.
Il boxer è tranquillo quando dorme. Fine.
Equilibrato, in realtà, lo è, se la cosa si intende in senso cinofilo: ovvero, non è mai inutilmente aggressivo, praticamente mai timido (“magari lo fosse un po’!”, pensano otto boxeristi su dieci), è vigile e attento e soprattutto “leale senza falsità e perfidia”, bellissima frase dello Standard che però si addice un po’ a tutti i cani.
Se invece il termine “equilibrato” lo intendiamo come “carattere pacato, che ragiona prima di agire, che non fa cose troppo impulsive” e così via… allora il boxer è uno squilibrato totale fino ai 2-3 anni di età.
Dopo si calma un po’ (N.B.: “un po’“).
Secondo lo Standard il boxer è “docile e facilmente addestrabile”.
Questo dimostra che lo Standard è stato redatto l’ultimo giorno dell’Oktoberfest da signori tedeschi ubriachi marci di birra, che si erano pure fumati qualcosa di molto illecito.

TESTA: la bellezza della testa del boxer dipende dall’armonica proporzione fra sviluppo del muso e del cranio.
La salute mentale del proprietario di boxer dipende dall’armonica proporzione tra pazienza, amore per il martirio e senso dell’umorismo.
Il cranio dev’essere il più possibile stretto e angoloso: così, quando ti centra in pieno naso, fa più male. Ma non centra solo il naso.
Gli zigomi sono un altro target particolarmente gradito. I testicoli maschili sono IL target per eccellenza.
Gli umani testicolomuniti, quando il cane gli corre incontro per fargli le feste, si parano con le mani come i calciatori prima di una punizione dal limite (però, a giudicare dalle facce, una pallonata nei cosiddetti fa danni molto inferiori ad una capocciata di boxer felice di vederti).
Le donne, non avendo timori di questo genere, attendono solitamente l’assalto del cane con un sorrisone sulle labbra. E con un cuscino legato al sedere, perché vengono solitamente scagliate a due metri di distanza.
Con i bambini il boxer è buonissimo, tanto da essersi meritato la fama di “cane baby sitter”. Però fa le feste anche a loro.
Il risultato è che molti figli di boxeristi, da grandi, decidono di lavorare in un circo facendosi sparare da un cannone (una sciocchezzuola in confronto alla loro infanzia col boxer).
La testa non deve mostrare rughe, che si formano invece, sul cranio, quando il cane è in attenzione. E anche quando si sforza di capire quello che gli stai dicendo.
Tipo: tu gli lanci il riportello, gli dici “porta” e lo vedi proprio concentratissimo, con le rughine sulla fronte, che ti fissa proprio bramando di afferrare ogni singolo concetto. Dopodiché gli si illumina come una lampadina in fronte, un EUREKA al neon…e lui si alza in piedi, ti mette le zampe in spalla e ti consuma la faccia a forza di leccate mentre ballate il valzer.
In alternativa può correre a prendere il riportello e andarselo a rosicchiare sotto il cespuglio più vicino. O ancora: può cominciare a lanciarlo in aria e a riprenderlo, lanciarlo in aria e riprenderlo, correndo in tondo a cento all’ora, fino al momento in cui si sarà stufato di correre (attenzione: NON “stancato”, ma “stufato”. Il boxer NON si stanca mai e poi mai) e deciderà di lanciarti il riportello dritto in faccia.

MUSO: dev’essere fortemente sviluppato nelle tre dimensioni. Quando il muso è ben costruito, il boxer NON sbava.
La diceria secondo cui i boxer sbavano è dovuta esclusivamente alla diffusione di cani male allevati, non in Standard, con teste approssimative e dentature sbagliate. Un boxer perfettamente in Standard, con una testa corretta, non sbava MAI…a meno che non stia bevendo, correndo, giocando, lavorando, masticando qualcosa, facendo le feste a qualcuno, non abbia molto caldo, non abbia fame o non sia agitato. (NOTA: il boxer è sempre e solo agitato).
Il muso è solcato da pieghe nelle quali viene sistematicamente inserito almeno un quarto della pappa quotidiana.

LINGUA: di lunghezza paragonabile a quella di un formichiere, ma larga sedici volte tanto.
Solitamente non sta nella bocca del cane, ma nella tua: baciare gli umani in bocca è la seconda cosa che il boxer ama di più al mondo, dopo il valzer.

NASO: il naso é largo e nero, leggermente rivolto all’insù, con narici ampie. La conformazione ideale per russare come una motosega. Non tutti i boxer russano, in realtà, ma quelli che lo fanno ci danno dentro che è un piacere. Non russano come un mastino napoletano, unico cane al mondo che può competere con mio marito, ma per chi ha il sonno leggero è consigliabile piazzare la cuccia del cane ad almeno due stanze di distanza (con mio marito non basta, col boxer medio sì).

OCCHI: scuri, con contorno scuro, umani.
No, di più: molto PIU’ che umani. Hanno una gamma di espressioni che l’umano medio se le scorda proprio. Il suo sguardo, secondo lo Standard, “esprime energia e intelligenza”.
Commento allo Standard: in realtà lo sguardo di un boxer può esprimere di tutto e di più: dalla suprema tontolonaggine (“cos’è che devo smettere di fare? Non capisco…no, proprio non riesco a capire…non ci arrivo proprio!”) alla spudoratissima presa per il culo (“Masticato il tappeto persiano da millemila euro? Sbattuto per terra vaso cinese? CHI, IO?”), all’ancor più spudorata richiesta di perdono/pietà: “Noooo! Non mi sgridare! Sono solo un piccolo cucciolo indifeso!” (40 chili di cane) a molto, ma MOLTO altro.
Quando gli piace fare quello che sta facendo, gli occhi gli ridono. Anche quando ti zompa addosso a trecento all’ora perché è felice di rivederti dopo che sei stato via un’eternità (tipo dodici minuti).
In quei casi gli occhi dell’umano ridono un po’ meno, ma dopo che si è rialzato da terra spesso ride anche lui, perché si sente molto amato. Ed è vero.

ORECCHIE: un tempo venivano amputate, ora – grazie al cielo – non più. In posizione di riposo aderiscono alle guance. Se il cane non è a riposo possono assumere le forme più svariate: a rosa, a tulipano, a Dumbo, a orecchiacapottata (spesso in versione “una sì e una no”) e così via.
NOTA: non-è-vero che ai cani con le orecchie integre viene l’otite: se il cane non ti caga quando lo chiami non è perché non ci senta, ma perché non ha la minima intenzione di venire.



COLLO: taurino.
NOTA: portarsi sempre dietro il cane quando si va a comprare un collare: altrimenti, qualsiasi immane misura si sia scelta “a occhio”, risulterà sempre troppo piccola.

TRONCO: quadrato, con garrese marcato e costole ben cerchiate.
Il tronco è occupato per nove ottavi da uno stomaco senza fondo che rende il cane costantemente morto-di-fame, tranne quando cerchi di convincerlo a lavorare utilizzando i bocconcini, che guarderà schifato.
Dopo averlo pregato in ginocchio di eseguire un esercizio, se l’avrai premiato con il bocconcino che lui si sarà degnato di accettare giusto per farti un favore, scoprirai che era intollerante a qualche misterioso ingrediente di quel bocconcino, che gli ha fatto venire un cagotto di dimensioni bibliche. Inutile cambiare marca e tipo di bocconcini: il boxer sarà sempre intollerante a qualcosa.
NOTA 1: sorge il lecito dubbio che il boxer, in realtà, sia intollerante al concetto di “obbedire a un comando”, ma la cosa non è ancora stata scientificamente dimostrata.
NOTA 2: il boxer NON sarà affatto intollerante a ciò che decide di mangiarsi in proprio: per esempio scatole di cioccolatini intere, sacchi di patate da dieci chili, una noce di cocco intera o la poltrona della nonna, intera pure questa (la poltrona, non la nonna. Gli umani di solito non li mangia).
In questi casi starà benissimo, se vogliamo escludere i peti rumorissimi e tragicamente puzzolenti che emetterà per i due-tre giorni successivi, spesso arrivando a svegliarsi da solo per il rumore e poi annusandosi il didietro con gli occhi sbarrati e il fumetto sulla testa che dice “Ma DAVVERO sono riuscito a fare ciò?”.
Se pensate che all’apparizione del fumetto segua un’espressione di vergogna e rammarico, sbagliate di grosso.
L’espressione successiva è estatica, di pura soddisfazione: se appare un po’ perplesso è solo perché sta pensando di impegnarsi al massimo per fare di meglio la volta successiva.

ARTI: diritti, paralleli, con ossa forti. Piedi piccoli e rotondi, secondo i signori tedeschi ubriachi. IMMANI secondo il resto del mondo. Sulle “suole dure”, invece, siamo tutti perfettamente d’accordo con i signori tedeschi.

CODA: devastante. Lunga da due a quattro metri, costruita in puro acciaio inox.

ANDATURA – MOVIMENTO: Vivace, pieno di forza e nobiltà.
Commento allo Standard: nuovamente, AHAHAHAHAHAHAH! (e abbiamo già ampiamente spiegato il perché.



PELLE E PELO: pelle asciutta, elastica, priva di pieghe, coperta di pelo corto duro, lucido e aderente, di colore fulvo o tigrato.
Commento allo Standard: aderente un corno.
Il pelo aderisce al cane solo per il sottilissimo strato necessario a non farlo sembrare un cane nudo del Messico.
TUTTO il resto del pelo se ne va a spasso per tutta la casa, incastrandosi in modo inamovibile in qualsiasi tipo di tessuto, dal rivestimento del divano ai maglioni degli umani. Prendere un boxer sperando di non trovarsi peli in giro è pura illusione DOC..
NOTA: oltre che di pelo, il boxer è spesso coperto di forfora, specie quando il mangime che avete scelto per lui non è quello giusto e lui è intollerante a qualche ingrediente (cioè, sempre).

ALTEZZA: al garrese, maschi cm. 57-63; femmine cm. 53-59.
Commento allo standard: l’altezza al garrese in realtà è ininfluente, visto che il cane sta sempre e solo su due zampe (appoggiando le altre due sulle tue spalle, perché vuole ballare il valzer).

PESO: lo Standard, intelligentemente, dice solo “maschi, oltre i 30 chili”. Sappiate che a quell’”oltre” non c’è limite.

Annotazione: i maschi devono presentare due testicoli di evidente sviluppo normale, completamente alloggiati nello scroto.
Poiché il boxer ha l’adorabile abitudine di saltarti in braccio e poi di girarsi piazzandoti il culo in faccia, gli umani potranno ammirare MOLTO da vicino “l’evidente sviluppo” dei testicoli.
Ma tu ringrazia il cielo se dovrai ammirare “solo” quelli…perché spesso, dopo aver effettuato la manovra salto-in-braccio-e- culo-in-faccia, il boxer si sente molto felice ed appagato. E di solito festeggia con sonori squilli di tromba. [SM=g7405]
lari.Roma
00giovedì 4 luglio 2013 12:33
Re: Re:
franz_881, 04/07/2013 10:25:




Non è detto che bisogna operarlo, su questo mi sono informato a lungo e basta tenere sott'occhio con ecografie il testicolo, poi se la situazione dovesse degenerare si opera.




sono punti di vista, il tumore se si forma può sviluppare in fretta, io non ho voluto rischiare, a volte i 6 mesi o l'anno fra un eco e l'altra possono influire negativamente.
Per l'ereditarietà del monorchidismo, è cosa ben nota che un soggetto che presenta il problema, può farlo ereditare ai figli, e visto che abbiamo già tanti cuccioli e cani in cerca di casa, presumo sarebbe giusto cercare di accoppiare solamente i soggetti sani che possono contribuire ad un miglioramento della razza.
lari.Roma
00giovedì 4 luglio 2013 12:34
Re:
@sia, 04/07/2013 11:51:

Il tuo boxer ha 13 mesi, è un cucciolo e lo rimarrà ancora per quasi un annetto..POI sarà un cane adulto e essendo maschio potresti ritrovarti nell'arco di poco tempo tutto un altro tipo di cane: Potrebbe diventare rissoso, specie (o di sicuro , dipende dai punti di vista) con altri masch),non essere più così disponibile a farsi graffiare dal gatto ecc.. solo per citare i tuoi esempi. E' indubbiamente un cucciolo equilibrato e credo che fondamentalmente in casa rimarrà così, ma non puoi paragonarlo a un altro boxer di altra età. Tutti noi che abbiamo boxer e ne abbiamo avuti più di uno, riconosciamo in ognuno di loro una serie di comportamenti identici.. e altre caratteristiche comportamentali proprie di ogni individuo, perchè anche se di razza non sono macchine e a partire dal carattere dei genitori,al modo in cui sono stati tenuti in allevamento, alla quantità e buona qualità degli stimoli che hanno ricevuto,e a come vengono poi gestiti dal proprietario, si differenziano anche molto l'uno dall'altro, ma ti ripeto, se leggi lo standard di razza , sono sicura che ci riconoscerai anche il tuo... [SM=x1153431] e quello del tuo vicino


[SM=g27811]

Deepfra
00giovedì 4 luglio 2013 18:23
Re:
@sia, 04/07/2013 12:13:

Lo so che sto andando un po' fuori tema... ma questo articolo di VALERIA ROSSI, sempre tratto da "TI PRESENTO IL CANE", mi fa troppo ridere...e chiedendo scusa in anticipo per la lunghezza...lo Copio/incollo



Il VERO Standard del… Boxer
Valeria Rossi | 1 giugno 2011 |

ASPETTO GENERALE – E’ un cane di media grandezza, di costruzione quadrata, dai movimenti vivaci, pieni di forza e assolutamente imprevedibili.
Quanto ti si scaraventa addosso a trecento all’ora per farti le feste puoi apprezzarne la forte ossatura e la muscolatura asciutta, fortemente sviluppata e plasticamente rilevata. Subito dopo che hai apprezzato puoi anche dire “Ahio!” e andarti a mettere il ghiaccio sui lividi freschi di giornata.
I movimenti sono pieni di forza e di nobiltà.
Commento allo Standard: sì, quando il cane sta facendo il figo in expo.
In condizioni normali è più facile vedere movimenti sempre pienissimi di forza, ma un filino meno nobili: salti a canguro, coda che gira tipo pale di elicottero (ma le pale di un elicottero di solito non ti sbattono sulle gambe: la coda del boxer sì) e soprattutto zampe in spalla e giri di valzer con chiunque stia giocando con lui, altro cane o umano che sia.

Risultati della passione maniacale del boxer per il ballo:

1 – Se il partner è un altro boxer, il valzer potrà continuare felicemente per ore ed ore;

2 – Se il partner è un cane diverso, potrà:
a) finire dal veterinario con ecchimosi e/o fratture varie (caso frequente, se l’altro cane è piccoletto);
b) scappare a zampe levate urlando “cain cain cain!” (traduzione: “ma tu sei tutto scemo!”);
b) incazzarsi di brutto, scatenando risse epocali.
Nei casi b) e c) il boxer, avendo capito perfettamente il concetto, al prossimo incontro gli metterà nuovamente le zampe in spalla invitandolo a ballare il valzer.
Nel caso a) il problema non si pone più perché il proprietario del cane lo terrà lontanissimo dal tuo: però, nel frattempo, ti avrà fatto causa chiedendoti miliardi di danni;

3- Se il partner è un umano, se non è alto almeno un metro e ottanta e non pesa almeno novanta chili, il giro di valzer si concluderà con lo spetasciamento al suolo del danzatore a due zampe, mentre quello a quattro zampe lo guarderà perplesso: “Come mai ti sei sdraiato per terra? Non giochi più? Perché?”

Se non dispone di alcun partner per un giro di valzer, il boxer balla la rhumba, agitando forsennatamente il posteriore.
Quando? Sempre.
Nei tempi passati, quando gli veniva mozzata la coda, si pensava che sculinzolasse non potendo scodinzolare. Adesso che ha la coda integra, sculinzola esattamente come prima: però adesso, quando balla la rhumba, riesce ad abbattere con la coda qualsiasi suppellettile nel giro di sei metri.
NOTA IMPORTANTISSIMA: il Boxer è forte, muscoloso, robusto, plastico eccetera eccetera…ma non lo sa.

Il boxer, secondo lo Standard, dovrebbe essere diffidente con gli estranei.
Commento allo Standard: MA QUANDO MAI.
A meno che non gli stai proprio sul culo a prima vista (caso raro), ti amerà svisceratamente e vorrà assolutamente ballare il valzer con te anche se non ti ha mai visto in vita sua.
L’unico caso in cui riuscirà a fermare un ladro sarà quello in cui il ladro fuggirà ululando a mettersi il ghiaccio sui lividi dopo che il cane gli avrà fatto le feste.

PROPORZIONI IMPORTANTI: deve stare nel quadrato, così il suo baricentro diventa solidissimo e il cane diventa assolutamente inamovibile da qualsiasi posizione tu voglia smuoverlo. Che sia sdraiato sul divano su cui vorresti svaccarti tu, o che si sia posizionato di traverso in corridoio ad annusare un interessantissimo centimetro quadrato di battiscopa proprio quando tu dovresti correre in bagno perché ti scappa, non- lo-spo-sti.
Conviene scavalcarlo, ma attenzione: nel preciso momento in cui lo scavalchi, lui deciderà di spostarsi da solo facendoti inciampare e spetasciare al suolo.
La lunghezza della canna nasale equivale alla metà della lunghezza del cranio: ovvero, il boxer ha il muso schiscio.
Ovvero, non ha tanto un muso quanto una faccia. Ovvero, è lì che ti frega: perché appena ti guarda con quella faccia lì tu ti innamori e te lo porti a casa, pensando di aver preso un cane.
Invece no, hai preso un boxer. Che è tutta un’altra cosa.

COMPORTAMENTO E CARATTERE: il Boxer deve essere saldo di nervi, consapevole di se, tranquillo ed equilibrato.
Commento allo Standard: qualsiasi proprietario di Boxer, leggendo queste parole, pensa: “sì, vero” alla prima frase; “sì, verissimo” alla seconda; “AHAHAHAHAHAHAH!” alla terza.
Il boxer è tranquillo quando dorme. Fine.
Equilibrato, in realtà, lo è, se la cosa si intende in senso cinofilo: ovvero, non è mai inutilmente aggressivo, praticamente mai timido (“magari lo fosse un po’!”, pensano otto boxeristi su dieci), è vigile e attento e soprattutto “leale senza falsità e perfidia”, bellissima frase dello Standard che però si addice un po’ a tutti i cani.
Se invece il termine “equilibrato” lo intendiamo come “carattere pacato, che ragiona prima di agire, che non fa cose troppo impulsive” e così via… allora il boxer è uno squilibrato totale fino ai 2-3 anni di età.
Dopo si calma un po’ (N.B.: “un po’“).
Secondo lo Standard il boxer è “docile e facilmente addestrabile”.
Questo dimostra che lo Standard è stato redatto l’ultimo giorno dell’Oktoberfest da signori tedeschi ubriachi marci di birra, che si erano pure fumati qualcosa di molto illecito.

TESTA: la bellezza della testa del boxer dipende dall’armonica proporzione fra sviluppo del muso e del cranio.
La salute mentale del proprietario di boxer dipende dall’armonica proporzione tra pazienza, amore per il martirio e senso dell’umorismo.
Il cranio dev’essere il più possibile stretto e angoloso: così, quando ti centra in pieno naso, fa più male. Ma non centra solo il naso.
Gli zigomi sono un altro target particolarmente gradito. I testicoli maschili sono IL target per eccellenza.
Gli umani testicolomuniti, quando il cane gli corre incontro per fargli le feste, si parano con le mani come i calciatori prima di una punizione dal limite (però, a giudicare dalle facce, una pallonata nei cosiddetti fa danni molto inferiori ad una capocciata di boxer felice di vederti).
Le donne, non avendo timori di questo genere, attendono solitamente l’assalto del cane con un sorrisone sulle labbra. E con un cuscino legato al sedere, perché vengono solitamente scagliate a due metri di distanza.
Con i bambini il boxer è buonissimo, tanto da essersi meritato la fama di “cane baby sitter”. Però fa le feste anche a loro.
Il risultato è che molti figli di boxeristi, da grandi, decidono di lavorare in un circo facendosi sparare da un cannone (una sciocchezzuola in confronto alla loro infanzia col boxer).
La testa non deve mostrare rughe, che si formano invece, sul cranio, quando il cane è in attenzione. E anche quando si sforza di capire quello che gli stai dicendo.
Tipo: tu gli lanci il riportello, gli dici “porta” e lo vedi proprio concentratissimo, con le rughine sulla fronte, che ti fissa proprio bramando di afferrare ogni singolo concetto. Dopodiché gli si illumina come una lampadina in fronte, un EUREKA al neon…e lui si alza in piedi, ti mette le zampe in spalla e ti consuma la faccia a forza di leccate mentre ballate il valzer.
In alternativa può correre a prendere il riportello e andarselo a rosicchiare sotto il cespuglio più vicino. O ancora: può cominciare a lanciarlo in aria e a riprenderlo, lanciarlo in aria e riprenderlo, correndo in tondo a cento all’ora, fino al momento in cui si sarà stufato di correre (attenzione: NON “stancato”, ma “stufato”. Il boxer NON si stanca mai e poi mai) e deciderà di lanciarti il riportello dritto in faccia.

MUSO: dev’essere fortemente sviluppato nelle tre dimensioni. Quando il muso è ben costruito, il boxer NON sbava.
La diceria secondo cui i boxer sbavano è dovuta esclusivamente alla diffusione di cani male allevati, non in Standard, con teste approssimative e dentature sbagliate. Un boxer perfettamente in Standard, con una testa corretta, non sbava MAI…a meno che non stia bevendo, correndo, giocando, lavorando, masticando qualcosa, facendo le feste a qualcuno, non abbia molto caldo, non abbia fame o non sia agitato. (NOTA: il boxer è sempre e solo agitato).
Il muso è solcato da pieghe nelle quali viene sistematicamente inserito almeno un quarto della pappa quotidiana.

LINGUA: di lunghezza paragonabile a quella di un formichiere, ma larga sedici volte tanto.
Solitamente non sta nella bocca del cane, ma nella tua: baciare gli umani in bocca è la seconda cosa che il boxer ama di più al mondo, dopo il valzer.

NASO: il naso é largo e nero, leggermente rivolto all’insù, con narici ampie. La conformazione ideale per russare come una motosega. Non tutti i boxer russano, in realtà, ma quelli che lo fanno ci danno dentro che è un piacere. Non russano come un mastino napoletano, unico cane al mondo che può competere con mio marito, ma per chi ha il sonno leggero è consigliabile piazzare la cuccia del cane ad almeno due stanze di distanza (con mio marito non basta, col boxer medio sì).

OCCHI: scuri, con contorno scuro, umani.
No, di più: molto PIU’ che umani. Hanno una gamma di espressioni che l’umano medio se le scorda proprio. Il suo sguardo, secondo lo Standard, “esprime energia e intelligenza”.
Commento allo Standard: in realtà lo sguardo di un boxer può esprimere di tutto e di più: dalla suprema tontolonaggine (“cos’è che devo smettere di fare? Non capisco…no, proprio non riesco a capire…non ci arrivo proprio!”) alla spudoratissima presa per il culo (“Masticato il tappeto persiano da millemila euro? Sbattuto per terra vaso cinese? CHI, IO?”), all’ancor più spudorata richiesta di perdono/pietà: “Noooo! Non mi sgridare! Sono solo un piccolo cucciolo indifeso!” (40 chili di cane) a molto, ma MOLTO altro.
Quando gli piace fare quello che sta facendo, gli occhi gli ridono. Anche quando ti zompa addosso a trecento all’ora perché è felice di rivederti dopo che sei stato via un’eternità (tipo dodici minuti).
In quei casi gli occhi dell’umano ridono un po’ meno, ma dopo che si è rialzato da terra spesso ride anche lui, perché si sente molto amato. Ed è vero.

ORECCHIE: un tempo venivano amputate, ora – grazie al cielo – non più. In posizione di riposo aderiscono alle guance. Se il cane non è a riposo possono assumere le forme più svariate: a rosa, a tulipano, a Dumbo, a orecchiacapottata (spesso in versione “una sì e una no”) e così via.
NOTA: non-è-vero che ai cani con le orecchie integre viene l’otite: se il cane non ti caga quando lo chiami non è perché non ci senta, ma perché non ha la minima intenzione di venire.



COLLO: taurino.
NOTA: portarsi sempre dietro il cane quando si va a comprare un collare: altrimenti, qualsiasi immane misura si sia scelta “a occhio”, risulterà sempre troppo piccola.

TRONCO: quadrato, con garrese marcato e costole ben cerchiate.
Il tronco è occupato per nove ottavi da uno stomaco senza fondo che rende il cane costantemente morto-di-fame, tranne quando cerchi di convincerlo a lavorare utilizzando i bocconcini, che guarderà schifato.
Dopo averlo pregato in ginocchio di eseguire un esercizio, se l’avrai premiato con il bocconcino che lui si sarà degnato di accettare giusto per farti un favore, scoprirai che era intollerante a qualche misterioso ingrediente di quel bocconcino, che gli ha fatto venire un cagotto di dimensioni bibliche. Inutile cambiare marca e tipo di bocconcini: il boxer sarà sempre intollerante a qualcosa.
NOTA 1: sorge il lecito dubbio che il boxer, in realtà, sia intollerante al concetto di “obbedire a un comando”, ma la cosa non è ancora stata scientificamente dimostrata.
NOTA 2: il boxer NON sarà affatto intollerante a ciò che decide di mangiarsi in proprio: per esempio scatole di cioccolatini intere, sacchi di patate da dieci chili, una noce di cocco intera o la poltrona della nonna, intera pure questa (la poltrona, non la nonna. Gli umani di solito non li mangia).
In questi casi starà benissimo, se vogliamo escludere i peti rumorissimi e tragicamente puzzolenti che emetterà per i due-tre giorni successivi, spesso arrivando a svegliarsi da solo per il rumore e poi annusandosi il didietro con gli occhi sbarrati e il fumetto sulla testa che dice “Ma DAVVERO sono riuscito a fare ciò?”.
Se pensate che all’apparizione del fumetto segua un’espressione di vergogna e rammarico, sbagliate di grosso.
L’espressione successiva è estatica, di pura soddisfazione: se appare un po’ perplesso è solo perché sta pensando di impegnarsi al massimo per fare di meglio la volta successiva.

ARTI: diritti, paralleli, con ossa forti. Piedi piccoli e rotondi, secondo i signori tedeschi ubriachi. IMMANI secondo il resto del mondo. Sulle “suole dure”, invece, siamo tutti perfettamente d’accordo con i signori tedeschi.

CODA: devastante. Lunga da due a quattro metri, costruita in puro acciaio inox.

ANDATURA – MOVIMENTO: Vivace, pieno di forza e nobiltà.
Commento allo Standard: nuovamente, AHAHAHAHAHAHAH! (e abbiamo già ampiamente spiegato il perché.



PELLE E PELO: pelle asciutta, elastica, priva di pieghe, coperta di pelo corto duro, lucido e aderente, di colore fulvo o tigrato.
Commento allo Standard: aderente un corno.
Il pelo aderisce al cane solo per il sottilissimo strato necessario a non farlo sembrare un cane nudo del Messico.
TUTTO il resto del pelo se ne va a spasso per tutta la casa, incastrandosi in modo inamovibile in qualsiasi tipo di tessuto, dal rivestimento del divano ai maglioni degli umani. Prendere un boxer sperando di non trovarsi peli in giro è pura illusione DOC..
NOTA: oltre che di pelo, il boxer è spesso coperto di forfora, specie quando il mangime che avete scelto per lui non è quello giusto e lui è intollerante a qualche ingrediente (cioè, sempre).

ALTEZZA: al garrese, maschi cm. 57-63; femmine cm. 53-59.
Commento allo standard: l’altezza al garrese in realtà è ininfluente, visto che il cane sta sempre e solo su due zampe (appoggiando le altre due sulle tue spalle, perché vuole ballare il valzer).

PESO: lo Standard, intelligentemente, dice solo “maschi, oltre i 30 chili”. Sappiate che a quell’”oltre” non c’è limite.

Annotazione: i maschi devono presentare due testicoli di evidente sviluppo normale, completamente alloggiati nello scroto.
Poiché il boxer ha l’adorabile abitudine di saltarti in braccio e poi di girarsi piazzandoti il culo in faccia, gli umani potranno ammirare MOLTO da vicino “l’evidente sviluppo” dei testicoli.
Ma tu ringrazia il cielo se dovrai ammirare “solo” quelli…perché spesso, dopo aver effettuato la manovra salto-in-braccio-e- culo-in-faccia, il boxer si sente molto felice ed appagato. E di solito festeggia con sonori squilli di tromba. [SM=g7405]



Fantastico!!! Sia sei grande, pubblichi sempre risposte dettagliate ed interessantissime!
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