Breave, 19/08/2009 20.45:
wow pensavo di essere rimasto l'unico a sostenere questo!!! abbiamo Boxer che devono lavorare cm Boxer nn cm Pastori o Malin...i Boxer buoni ci sn, sta a noi trovare il giusto metodo
Allora siamo in due!
Sono una semplice neofita al suo primo cane, ma sono innamorata di questa razza e mi incappero come una bestia quando sento che i boxer non possono in UD perchè non adatti (qualcuno stamane mi ha ascoltato per ore mentre ribadivo questo concetto) .
Ormai ho visto lavorare diverse razze ed ogniuno ha i suoi pregi e i suoi difettti, sta a noi conoscerli e trovare la strada giusta per arrivare all'obbiettivo.
E' errato anche pretendere che ci siano persone specializzate per i boxer, bisogna PRETENDERE che conoscano la razza.
Un buon boxer non ha problemi ne in pista e neppure in difesa il nostro problema e l'ubbidienza.
Una parte è causata anche dalla cattiva interpretazione dei regolamenti, ad esempio la velocità.
Tutti pensano alla velocità di eseucuzione di un malinois ma non è scritto da nessuna parte.
Per volocità di esecuzione s'intende nessuna indecisione da parte del cane nel fare l'esercizio,
Il resto è spettacolo, senza contare che proprio nell'introduzione del regolameto IPO è specificato che il giudice è chiamato a giudicare secondo le caratteristiche di razza.
L'altra parte è legata proprio al metodo di preparazione.
Si sa che i nostri sono testoni, anzi meglio dei grandi opportunisti.
A me capita spesso di vedere Thor che non vuole fare l'esercizio pure conoscendolo perfettamente.
E' un discorso di obbedienza? Giusto
Ma l'intero addestramento è un continuo equilibrio tra premio e punizione( poi è da vedere cosa s'intende), ho visto che piu' conveniente evitare i contrasti (ovviamente dove è possibile), quindi meglio prevenire che curare.
Per questo sono ormai convintissima che bisogna inizare con cani giovanissimi in modo che arrivino già formati (o quasi) all'adolescenza per evitare al massimo i motivi di tensione.
Thor è a fine carriera con il prossimo (sarà una boxerotta) inizierò partendo da queste convinzioni.
Quando non si può attaccare il ragionamento, si attacca il ragionatore.
(Paul Valery)