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La filariosi cardio-polmonare

Ultimo Aggiornamento: 26/04/2009 22:04
27/06/2006 19:58
 
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Come la Leishmania la Filariosi provoca danni non indifferenti ... per fortuna esiste la prevenzione ... sono convinta che qualche info in più non fa mai male


Da: www.millenniumdogs.net/

Siamo in Aprile, cominciano i primi caldi, si vedono le prime zanzare ed inizia la prevenzione di una importante malattia parassitaria che ormai si sta largamente diffondendo anche in Italia (arrivando anche in quel di Rimini con diversi casi che mi hanno convinto ad effettuare una importante campagna di sensibilizzazione verso i miei clienti). Vorrei quindi parlare di questa malattia, darvi qualche informazione (come farei con un mio cliente, cercando di essere il più chiaro e semplice possibile) indispensabile per chi come noi tiene alla salute dei nostri amici cani.
La Filariosi cardio-polmonare del cane è una malattia parassitaria sostenuta da un nematode (Dirofilaria Immitis) e si trasmette ,da un cane malato ad uno sano ,semplicemente mediante la puntura di una zanzara. Il parassita da adulto vive all'interno del cuore e in altre importante arterie e vene, mentre nella sua forma giovanile ( forma larvale ) si localizza in tutto il sistema circolatorio ( deve girare il mondo si dice! Deve fare esperienza! In pratica deve maturare). Le forme adulte, maschi e femmine (visto che non c'è la televisione!) si accoppiano e nascono delle larve microscopiche che come ho detto vanno precocemente via di casa. A questo punto interviene la zanzara (vettore biologico, detto cosi perché al suo interno le larve subiscono delle mute ,in pratica acquistano la capacità di determinare la malattia) e il tutto si compie molto semplicemente, una zanzara punge un cane che ospita filarie, le larve vengono aspirate tramite l'apparato buccale e si sviluppano all'interno delle sue ghiandole salivari acquistando la capacità di infestare un altro cane nel momento in cui la zanzara andrà a pungerlo. Quindi le larve entrano in un altro cane e qui ricominciano a migrare andando prima nel tessuto sottocutaneo ( dove matureranno in forme giovanili) e poi via verso il cuore dove si stabiliranno permanentemente e dove, una volta adulte, si riprodurranno producendo nuove larve ricominciando cosi un nuovo ciclo. Tutto questo non avviene velocemente, come si potrebbe pensare, ma la larva per arrivare al cuore migra per 6-7 mesi!
Il vero problema della Filariosi cardio-polmonare del cane è che è subdola! Infatti inizialmente non da sintomi, il cane sta bene gioca e salta e intano la malattia determina sul cuore danni graduali e progressivi nel tempo, quel che si dice " lenta ed inesorabile!". Quali sono i sintomi più comuni di questa malattia?
Beh diciamo subito che la prima persona che si accorge che qualcosa non va è il proprietario. Si accorgerà che il suo cane " non è più quello di prima" ,facile se il cane pratica attività agonistiche oppure venatorie e quindi un cane sicuramente attivo dotato di inesauribile energia, difficile se il cane è da compagnia e magari si muove poco. Questi cani purtroppo sono i più pericolosi in quanto per loro la sintomatologia comparirà in ritardo ( anche di 2-3 mesi) e quindi fungeranno da serbatoi per l'infestazione di altri cani. Si possono avere anche altri sintomi come, gravi problemi renali , possono delle volte perdere anche conoscenza, emissione di sangue con la tosse ed altri ancora che vi risparmio. Veniamo ora alla diagnosi, come facciamo a sapere se il nostro cane ha contratto la malattia?
Si va dal veterinario che prenderà dal vostro cane due gocce di sangue ed effettuerà il test sierologico, la risposta ( positività o negatività) sarà rapida. Vorrei specificare che la malattia è legata alla zanzara quindi per i cuccioli che nascono in periodi freddi il test non è necessario e si inizia subito con la profilassi nel mese di aprile. Ma veniamo alla prevenzione visto che , come si dice, prevenire è meglio che curare!
La profilassi si effettua come ho già ricordato nei periodi in cui il vettore biologico è presente ed attivo, e basa tutta la sua efficacia partendo dal presupposto che l'animale possa essere infestato (ricordo che stanno nascendo nuovi prodotti di cui parlerò quando li avrò personalmente utilizzati!) e quindi agisce sulle forme larvali uccidendole cioè bloccando il loro ciclo evolutivo. Questo chiaramente presuppone che in quel cane non esistano forme adulte ( in pratica negativo al test) ecco perché prima si fa il test. Esistono diversi principi attivi idonei alla profilassi e tali prodotti devono essere somministarti una volta al mese per un periodo che va da Aprile/Maggio fino ad Ottobre/Novembre in pratica dipende dal clima e cioè se la zanzare ha un abitat ancora confortevole. La Filariosi cardio-polmonare non è una malattia inguaribile!
Esiste una cura per eliminare gli adulti che oltre che costosa è comunque estremamente pericolosa per il cane stesso, in ogni caso , se la permanenza degli adulti nel cuore è stata lunga il cane resterà cardiopatico per sempre in quanto i danni saranno irreversibili. Spero che questa poche precisazioni vi abbiano portato una conoscenza in più su questa complessa malattia che se conosciuta e controllata non porterà nessun danno al vostro amato cane. Un saluto e al prossimo mese

Dr. Fabio Vergoni

DA:http://mypage.bluewin.ch/dr_gabuzzi/cfilaria.html

LA FILARIOSI CARDIOPOLMONARE
La filariosi cardiopolmonare e' una malattia causata da un parassita, un nematode (verme tondo), chiamato Dirofilaria Immitis.

Ciclo vitale.
Questo verme richiede non solo un ospite definitivo, dove vive l' adulto che si riproduce, ma anche un ospite intermedio che diffonde la malattia e nel quale il parassita si sviluppa.
Possono venire colpiti in generale tutti i carnivori: quindi i cani, i gatti, i furetti ecc. ecc (ospite definitivo).
I parassiti adulti vivono di regola nel cuore destro e nell' arteria polmonare; altre localizzazioni possono essere la vena epatica, l' arteria aorta, le arterie iliache o le femorali, i testicoli, il cervello o l' occhio.
I soggetti parassitati presentano nel cuore ed areee viciniori da 5 a 30 parassiti, in altri casi si sono potuti rilevare sino a 100 vermi.
Il maschio del parassita adulto ha un diametro di circa 0,8 mm. ed una lunghezza di 15 cm.; la femmina e' piu' grande, ha un diametro di circa 1,2 mm. ed una lunghezza che puo' raggiungere i 30 cm..
La femmina, dopo la fecondazione, emette direttamente nel circolo sanguigno le microfilarie (larve di prima eta'- L1 -) che permangono per lungo tempo nel torrente sanguigno (anche due anni).
Prima di diventare adulti le larve subiscono quattro mute.
Non sempre i soggetti parassitati presentano forme larvali in circolo, puo' capitare ad esempio che un ospite abbia nel suo organismo solo parassiti di un unico sesso o che in seguito a trattamenti farmacologici i parassiti siano divenuti sterili.
Le larve di prima eta' per svilupparsi e mutare devono venire "succhiate" da una zanzara (un dittero ematofago del genere culex) che assolve al ruolo di ospite intermedio.
Nella zanzara le larve di prima eta' subiscono due mute (da L1 a L2 e quindi da L2 a L3).
Le larve di terza eta' (L3) penetrano nell' organismo dell' ospite definitivo mediante il pungiglione della zanzara quando questa decide di fare un pasto.
Rapidamente le L3 mutano in larve di quarta eta' (L4) che penetrano nel circolo sanguigno, queste successivamente subiscono una nuova muta e divengono larve di quinta eta' (L5) e raggiungono il cuore dove si fissano e divengono parassiti adulti.
Dal momento in cui le L3 penetrano nell' organismo dell' ospite definitivo al momento in cui i parassiti divengono adulti ed iniziano a riprodursi occorrono circa sei mesi.
Il parassita adulto puo' vivere fino a cinque anni.

Diagnosi.
La sintomatologia e' non specifica, ma riferibile genericamente ad un danno cardiaco.
In un primo tempo il soggetto colpito da filariosi manifesta un quadro che si definisce come "sindrome da minor rendimento" abbiamo malessere, minor vivacita' e minor resistenza allo sforzo fisico; tale situazione risulta piu' evidente in un soggetto sportivo, cane da caccia o corridore, in un soggetto da compagnia o sedentario la sintomatologia puo' risultare non evidente.
Col tempo si vengono a determinare delle alterazioni cardiache anche imponenti con grave compromissione dello stato fisico del paziente. La mortalita', specie nel gatto, puo' essere elevata .
La diagnosi specifica si effettua:

* evidenziando le larve (L1) del parassita in una goccia di sangue;
* ricorrendo a test immunoenzimatici specifici.

La prima metodica non e' sempre sicura poiche', come detto, vi possono essere parassiti adulti sterili o le larve possono non essere presenti nella goccia di sangue prelevata; il secondo metodo e' invece probatorio.

Profilassi.
Non esiste un vaccino, pertanto nelle zone a rischio si deve effettuare una profilassi imperniata su due capisaldi:

* vitando le punture delle zanzare (vi sono appositi prodotti che esercitano tale azione);
* facendo assumere ai soggetti specifici prodotti atti ad uccidere le forme lavali (L3 ed L4) eventualmente trasmesse dai vettori (zanzare).

Si ribadisce che il trattamento farmacologico non e' una vaccinazione ma una terapia vera e propria che parte dal concetto di eliminare le forme larvali eventualmente presenti.
Questo trattamento si effettua quindi quando sono presenti le zanzare, in genere da maggio ad ottobre, somministrando l' ultima dose DOPO la scomparsa degli insetti.
A seconda della situazione possono venire somministrati prodotti per iniezione, per bocca o spot-on (quelle pipettine il cui contenuto viene depositato tra le scapole alla base del collo).
Prima di effettuare la profilassi e' buona norma effettuare un test per vedere se il soggetto ha comunque contratto la malattia. La frequenza con cui va ripetuto questo test e' in relazione al tipo di profilassi effettuata: si effettua sempre la prima volta che si effettua la profilassi, ogni due-tre anni se la profilassi avviene con prodotti per bocca (possono venire sputati, vomitati o in seguito a problemi diarroici venire eliminati prima di un sufficiente assorbimento intestinale); ogni 4-6 anni con prodotti spot-on e per iniezione (la non risposta ad una somministrazione corretta di un farmaco e' sempre possibile).

Terapia.
Il soggetto affetto da filariosi puo' essere curato somministrando un apposito prodotto in due riprese a distanza di 24 ore.
Nel periodo che precede e segue il trattamento terapeutico specifico di norma si soministrano dei farmaci di "sostegno".
La terapia e' pesante, non scevra da effetti collaterali e purtroppo non offre una garanzia di guarigione totale.




Modificato da Vega boxer 27/06/2006 20.04
Modificato da Adminsoloboxer 04/07/2006 2.14

Paola con Swan e Dixie
http://www.tequyla.it/
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